Esarcabizantino (sec. 7º); fu inviato al governo d'Italia, alla morte dell'esarca Olimpio (653), da Costante II, perché continuasse la lotta contro il clero cattolico che non accettava gli editti imperiali [...] sul monotelismo; recatosi a Roma, dichiarò deposto il papa Martino I, lo arrestò in Laterano e lo condusse a Costantinopoli, dove questi fu processato e condannato all'esilio ...
Leggi Tutto
CALLINICO
Vera von Falkenhausen
Fu esarcabizantino d'Italia, con sede a Ravenna, dal 597 al 602-603. Paolo Diacono lo chiama Gallicinus, e Agnello, che a quanto pare fraintende le sue fonti, ne fa [...] Franchi - nel 585 Childeberto II era stato sconfitto in modo decisivo dal re longobardo Autari - in tutto l'esarcato i Bizantini si erano posti sulla difensiva. Sotto il predecessore di C., Romano, il re Agilulfo era riuscito persino ad interrompere ...
Leggi Tutto
Successore (710) del re Vitiza, fu in lotta coi partigiani del figlio del re defunto, Achilla, che erano alleati con Giuliano, probabilmente esarcabizantino di Ceuta, personaggio semi-leggendario al quale [...] si attribuisce la responsabilità di aver chiamato in Spagna gli Arabi (711). Tradizioni diverse fissano in diverse battaglie la morte sul campo di Roderigo ...
Leggi Tutto
GREGORIO III, papa, santo
Paolo Delogu
Di origine siriaca, apparteneva probabilmente a una famiglia giunta a Roma dall'Oriente a seguito dell'occupazione araba di quelle province dell'Impero bizantino. [...] raggiunto un accordo fra il re longobardo Liutprando e l'esarcabizantino Eutichio, consistente nel reciproco riconoscimento delle due sfere di sovranità longobarda e bizantina in Italia; in particolare al re Liutprando dovette essere riconosciuta ...
Leggi Tutto
Giovanni III
Maria Cristina Pennacchio
G., originariamente Catelino, era nato a Roma ed era figlio di un senatore romano e governatore provinciale, il cui nome, Anastasio, farebbe pensare a un'origine [...] del cimitero di Pretestato è solo ipotizzabile, dato che non è stato individuato alcun resto monumentale con questa funzione.
L'esarcabizantino morì a Roma molti anni dopo e fu celebrato con grandi onori. Il racconto delle sue gesta si conclude con ...
Leggi Tutto
GRIMOALDO, re dei Longobardi
Andrea Bedina
La prima testimonianza relativa a G. è contenuta nella più ricca fonte su di lui, l'Historia Langobardorum di Paolo Diacono (l. IV, cap. 37). L'episodio descritto, [...] dell'incarico ducale e a respingere non poche incursioni slave ai confini orientali ma, tratti in inganno dall'esarcabizantino Gregorio (I), vennero attirati a Oderzo e uccisi. I due sfortunati duchi, nei loro anni friulani, erano probabilmente ...
Leggi Tutto
LIUTPRANDO, re dei Longobardi
Luigi Andrea Berto
Nacque in data ignota da Ansprando e da Teoderada. In base a un'osservazione di Paolo Diacono, secondo il quale verso il 701 L. fu ritenuto troppo giovane [...] . Verso il 724 le truppe longobarde, schierate a protezione di Roma, fecero fallire la spedizione punitiva dell'esarcabizantino Paolo contro il pontefice Gregorio II, oppostosi all'autorità imperiale. Poco dopo, L. trasse vantaggio dalla confusione ...
Leggi Tutto
DROCTULFO (Drocton, Droctulfus)
Stefano Gasparri
Svevo o alamanno di stirpe, crebbe, secondo quanto afferma Paolo Diacono, presso i Longobardi e, poiché era "fórma idoneus", aveva ottenuto da loro la [...] a D.) contenuta in una lettera di Gregorio Magno del settembre-ottobre 598, scritta all'esarcabizantino d'Africa, Gennadio. In essa il papa raccomanda all'esarca un certo Droctulfò, latore dello scritto, "de hostibus ad rempublicam veniens".
Non è ...
Leggi Tutto
GISULFO
Andrea Bedina
Duca del Friuli (circa 590-circa 610), secondo di questo nome: l'estrema povertà di notizie offerte dalle poche fonti disponibili non consente che supposizioni, specie per quanto [...] il destino degli altri due figli maschi di G., Grimoaldo e Radualdo: dopo l'assassinio dei fratelli da parte dell'esarcabizantino Gregorio I e una volta insediatosi al potere (625) in Friuli Grasulfo (II), fratello del defunto G., dovettero riparare ...
Leggi Tutto
GIOVANNI
Andrea Bedina
Arcivescovo di Ravenna di cui non si hanno notizie precedenti la sua ascesa alla cattedra arcivescovile come successore di Felice, ma sulla data di inizio del suo episcopato gli [...] rifugiandosi probabilmente nella laguna veneta. Tuttavia, grazie ai preesistenti accordi diplomatici stipulati tra Gregorio III e l'abile esarcabizantino, la situazione ben presto si capovolse. Ma il pericolo non si esaurì; pochi anni dopo, nel 739 ...
Leggi Tutto
esarcato
eṡarcato s. m. [dal lat. mediev. exarchatus, der. di exarchus: v. esarca]. – 1. In senso ampio, territorio sottoposto alla giurisdizione di un esarca; fu in partic. nome del governatorato militare che dalla fine del sec. 6° alla metà...
esarca
eṡarca s. m. [dal lat. tardo exarchus, gr. ἔξαρχος «comandante, capo»] (pl. -chi). – 1. Titolo dei dignitarî che, dalla fine del 6° alla metà dell’8° sec., governarono le province d’Italia e d’Africa per conto degli imperatori bizantini...