Vedi STABIAE dell'anno: 1966 - 1997
STABIAE
O. Elia
Oppidum preromano della Campania (oggi Castellamare di Stabia), aggregato alla federazione nucerina.
La città ebbe probabilmente impianto osco-tirreno-ausone, [...] è oggi ancora ignoto. L'opera devastatrice di Silla, le vicende belliche successive, le catastrofi telluriche, le eruzionivulcaniche e, maggiormente, l'opera delle lave fangose rovesciatesi a più riprese dalla sommità dei monti, nell'alto Medioevo ...
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Pietro Giovanni Guzzo
Pompei
Mai nessuna catastrofe
ha procurato ai posteri
tanta gioia come
quella che seppellì
queste città vesuviane
(Johann Wolfgang Goethe)
Archeologia vesuviana tra scoperte e conservazione
di [...] quanto vi era in uso al momento del seppellimento causato dall'improvvisa eruzione del Vesuvio avvenuta tra il 24 e il 25 agosto del di cortina in opera cementizia di malta e pietre vulcaniche risalgono all'ultima fase di costruzione, poco prima dell ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. L'Islanda
Vibeke Vandrup Martens
L’islanda
Isola vulcanica di 103.000 km2 nell’Atlantico settentrionale. Costituisce [...] . Si suppone che a partire dai cronisti medievali siano state ricordate tutte le principali eruzioni. Sono importanti soprattutto le eruzioni dei maggiori vulcani come Katla e Hekla, le ceneri dei quali si sono disperse su gran parte dell’isola ...
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vulcanico
vulcànico agg. [der. di vulcano] (pl. m. -ci). – 1. Di vulcano, relativo ai vulcani, al vulcanismo: manifestazioni v.; eruzioni v.; lave, materie v.; crateri v.; proietti v. (v. proietto); terreni v.; laghi, isole di origine vulcanica....
eruzione
eruzióne s. f. [dal lat. eruptio -onis, der. di erumpĕre «erompere», part. pass. eruptus]. – In genere, sortita o fuoriuscita improvvisa o violenta di persone e di cose, in senso proprio e fig. È però in uso soprattutto con alcuni...