Agraria
L. vegetativa Eccessivo sviluppo erbaceo di alcune colture, che può predisporre le piante all’allettamento; si può in tali casi deprimere il rigoglio con le rullature, con la cimatura o anche con [...] un sollecito pascolo di pecore che determina una specie di cimatura.
L. del riso (anche falsa spiga, gentiluomo) Alterazione della pianta del riso per la quale la pannocchia rimane eretta, stretta, con ...
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Famiglia di piante Monocotiledoni note come Palme, costituenti l’ordine Arecales.
Fiori generalmente diclini, con perianzio erbaceo, o semipetaloideo, di solito formato da 2 cicli trimeri; stami da 3 [...] a molti; il pistillo di 3 carpelli, liberi o saldati (e allora con ovario da mono- a triloculare), dà una bacca o una drupa; il seme contiene abbondante albume, talvolta oleifero, spesso corneo, che racchiude ...
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Famiglia di piante Monocotiledoni, ordine Asparagali, comprendente circa 370 specie rizomatose, con habitus lianoso, arbustivo o, più raramente erbaceo. Spesso le foglie sono ridotte a squame precocemente [...] caduche e la fotosintesi viene svolta da cladodi. I fiori, esameri, possono essere ermafroditi o unisessuati, solitari o aggregati in infiorescenze racemose. Il frutto è una bacca. Le A. sono diffuse prevalentemente ...
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Nome con il quale si designano le specie appartenenti al genere Gossypium (famiglia Malvacee) e i peli che rivestono i semi e che sono utilizzati come materia tessile.
Caratteri botanici
Le specie spontanee [...] , probabilmente una quarantina. I cotoni coltivati meglio caratterizzati sono: Gossypium herbaceum, erbaceo, di origine indiana, con semi vestiti a peluria grigia; G. hirsutum, erbaceo, d’origine americana, con semi a peluria grigia o verdastra; G ...
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Settore dell’agricoltura che comprende l’orticoltura (in piena aria e in serra), la floricoltura (fiori e fronde recisi e piante in vaso, anche in questo caso in piena aria e in serra), il vivaismo (floricolo, [...] a fenomeni di stanchezza del terreno, richiedono interventi di geodisinfezione. Fra le tecniche alternative si è diffuso l’innesto erbaceo su portainnesti resistenti a malattie fungine e nematodi. Per es., l’innesto di piantine di melone e cocomero ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] . Alcuni di essi si eseguiscono molto presto: dalla metà di maggio alla metà di giugno; tali sono gl'innesti inglesi erbacei semplici (cioè senza linguetta) o a doppia fenditura; seguono, in ordine di tempo, gl'innesti a occhio vegetante, in generale ...
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erbaceo
erbàceo agg. [dal lat. herbaceus]. – Di erba, di erbe, che ha natura o qualità di erba: pianta e., pianta che ha consistenza piuttosto tenera, non legnosa; cenosi e., costituita solo da erbe, come i prati o certe steppe; coltivazione,...
stratificazione
stratificazióne s. f. [der. di stratificare]. – 1. L’azione, l’operazione di stratificare e, più comunem., il fatto di stratificarsi e l’effetto; disposizione a strati, e in senso concr. il complesso degli strati sovrapposti,...