GIRALDI, Giovan Battista (Cinzio Giovan Battista)
Simona Foà
Nacque a Ferrara nel novembre del 1504 da Cristoforo, proveniente da una famiglia ferrarese che vantava remote origini fiorentine; la madre [...] la malattia che nel 1533 lo condusse alla morte.
Nel 1532 era già entrato all'interno di questioni cruciali di retorica e di da Ercole II. Ancora nel 1547 uscì la raccolta di poesie in volgare Le fiamme (Venezia, G. Giolito, 1547, ma vi sono anche ...
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GASPARE da Verona
Paolo Viti
Nacque a Verona forse all'inizio del Quattrocento. Le notizie sulla sua giovinezza sono molto limitate. Sebbene non dovesse essere di una famiglia di particolare rilievo [...] di Niccolò V. Nel frattempo, anche per ragioni di scuola, si era formato una preziosa raccolta di poeti greci, poi venduta nel 1465 a medici, si trovano anche riferimenti alla poesia volgare italiana e soprattutto a quella petrarchesca. Infine ...
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IMPERIALE (Imperiali), Gian Vincenzo
Emilio Russo
Franco Pignatti
Nacque a Sampierdarena nella primavera del 1582 da genitori appartenenti a due delle famiglie più importanti della Repubblica di Genova: [...] latini e greci, oltre che della tradizione volgare, probabilmente alla scuola di privati precettori (" con cui l'I. aveva legato le "sposizioni" delle imprese su cui era scandita la biografia alla stesura di raffinati componimenti in versi.
Da qui in ...
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CINUZZI, Marcantonio
Valerio Marchetti
Figlio di Mariano, erede di una famiglia della nobiltà (iscritta al "monte" dei gentiluomini) che stava allora trasformandosi in famiglia borghese impiegando i [...] lettere, ormai detronizzate dalla tendenza a privilegiare il volgare in ogni forma di comunicazione. Ma quel che una lettera nella quale chiede "buona licentia alla pubblicazione: il libretto era venuto a notitia di molti" e i più l'avevano "persuaso ...
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GUIDICCIONI, Giovanni
Simona Mammana
Nacque a Lucca, da Alessandro di Giovanni e da Lucrezia, figlia del medico Antonio Nocchi. Il battesimo risulta registrato il 25 febbr. 1500.
Il padre, più volte [...] nelle orazioni e negli atti di governo. L'orazione volgare infatti, avvalendosi della "lingua nostra e viva", , nella quale egli si duole di aver perduto "un padrone, che gli era in loco di padre, un signore che lo amava da fratello, un amico ...
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Francesco Petrarca: Rime, Trionfi e Poesie Latine - Introduzione
Natalino Sapegno
I Rerum vulgarium fragmenta del Petrarca si presentano al lettore moderno con un duplice aspetto e consentono, per così [...] equilibrio.
Il mondo della poesia, che in Dante s'era miracolosamente allargato ad esplorare e assimilare tutte le forme della artistica. Nei momenti più alti, cioè nelle rime in volgare, la confessione si trasfigura in canto, ed è poesia; ...
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LANCELLOTTI, Secondo
Emilio Russo
Nacque a Perugia il 19 marzo 1583 da Ortensio e Camilla Sebastiani, secondo di quattro fratelli, e fu battezzato con il nome di Vincenzo. La precoce vocazione religiosa [...] L. annuncia già il paragone degli ingegni antichi e moderni, che era nel decimo libro dei Pensieri tassoniani e di cui il L. 1640 (c. IV), ma anche repertori minori (redatti in volgare, ma con la medesima struttura dell'Acus nautica: il primo ...
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BARZIZZA, Gasperino (Gasparinus Barzizius; G. Bergomensis o Pergamensis)
Guido Martellotti
Era figlio di un Pietrobono, notaio, oriundo di Barzizza, paesello della Val Seriana presso Bergamo, dove la [...] seguita, in alcuni codici, dalla traduzione in volgare bergamasco (questa parte, che è naturalmente la più edizione critica, una raccolta di esse fu fatta nel 1424a Padova, mentre il B. era a Milano, e se ne ha una copia diretta del 1425, di mano di ...
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Prosatori Volgari del Quattrocento – Introduzione
Claudio Varese
Sul Quattrocento in genere, e sulla prosa volgare in particolare, è gravato il peso di un giudizio negativo che, partendo dalla sistemazione [...] Magnifico come nel Sannazzaro, la prosa italiana d'arte, che era stata, anche in Leon Battista Alberti, mobile e mista di sua misura, che, se da una parte è affinamento del nostro volgare, dall'altra è in qualche punto composta immagine di poesia e ...
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PIO, Giovanni Battista
Daniele Conti
PIO (Andalò Plodius, de Plodiis, de Piis, Piò), Giovanni Battista. – Nacque quasi sicuramente a Bologna (nelle sue opere si definì sempre «Bononiensis») da Giacomo [...] il ramo degli Andalò da cui discesero «li Pii» era quello dei Branchetti (Bologna, Biblioteca comunale dell’Archiginnasio, Mss G.B.P. e Mario Equicola, in Id., Gli umanisti e il volgare tra Quattro e Cinquecento, Milano 20032 (I ed. Firenze 1968), pp ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...