Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] film d'avventura, e nel suo insieme quello del ventennio fascista fu un cinema più bianco che nero, vista la buono, il brutto, il cattivo, 1966) e i due film successivi (C'era una volta il West, 1968; Giù la testa, 1971) Leone elaborò un cinema ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] nel caso del cinematografo dei Lumière), la dicotomia realtà-finzione era già in atto. Edison (e per lui i suoi collaboratori sue radici storiche, con il citato All'armi, siam fascisti e con Obyknovenyj fašizm (1965, Il fascismo quotidiano) di ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] , S. Pugliese o V. Tieri. Fu questa l'epopea dei telefoni bianchi, le c. leggere che in epoca fascista si distinsero ‒ mentre la propaganda era riservata ai cinegiornali Luce ‒ per il loro garrulo e luccicante parlar d'altro. Recensendo A che servono ...
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Iugoslavia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
Per 'cinema iugoslavo' si intende il cinema prodotto nella ex Iugoslavia o in parte di essa (dopo il 1991, infra) dal 1918 al 2002. Quando arrivò il cinema, [...] anni il Paese andò progressivamente avvicinandosi all'Italia fascista e alla Germania nazista. Dal 1935 al 1937 il debito estero quadruplicato. Forse la fine della I. era allegoricamente presentita da Paskaljević in quell'anziano capitano di marina ...
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Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] teppistello napoletano che, per redimersi, si iscriveva alle organizzazioni fasciste. Tra i film purgati finirono Il cappello a tre ne intacca il valore commerciale. La norma preesisteva, era stata adottata dalla legge del 1962 e non aveva suscitato ...
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CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] , Terzoli e altri che provenivano dalle redazioni delle riviste satiriche del periodo fascista come Il Bertoldo e Il Marc’Aurelio.
Nel corso di questa evoluzione Chiari era diventato un re dell'intrattenimento leggero sia in televisione sia in teatro ...
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Sala cinematografica
Gian Piero Brunetta
Comunque la si voglia considerare e qualsiasi forma e dimensione abbia avuto ‒ baraccone ambulante, nickelodeon, o palazzo da 6214 posti, come il Roxy di New [...] vera e propria corsa all'oro del Klondike.In genere una sala tipo era ricavata dalla ristrutturazione di un negozio, un ristorante, o una sala da spettatori. L'Europa e paradossalmente l'Italia fascista crearono dalla metà degli anni Venti gli spazi ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] Nino Oxilia, per prolungarsi quindi, con esiti negativi, nel cinema fascista (Acciaio, 1933, di Ruttmann, con m. composte da Gian ancora che musicale.
Teorie
La m. per film era e resta un'attività creativo-produttiva sospesa tra artigianato ...
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Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] 1954, di Gaspare Spontini). Clamoroso fu l'impatto sull'Italia fascista della sua opera prima Ossessione, ispirata a The postman always realizzarsi il proprio sogno e riapparire, dal mistero in cui era scomparso, l'amato bene. A parte la sua natura ...
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Fascismo
Giovanni Gozzini
I rapporti tra fascismo e cinema
La questione dei rapporti tra f. e cinema si muove su un doppio terreno di analisi: quello dell'uso dei nuovi mezzi di comunicazione di massa [...] di allora, Sergio Amidei, "non si può parlare di cinema fascista, ma di cinema italiano" (Le cinéma italien, 1990, pp.
Ma cresceva anche la qualità. Nell'estate 1932 si era tenuta la prima edizione della Mostra internazionale del cinema di ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...