Jancsó, Miklós
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Vác (Budapest) il 21 settembre 1921. Il suo nome è legato soprattutto ai film realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta, [...] I quattro film seguenti sono dedicati al potere fascista: Téli sirokkó (1969, Scirocco d'inverno), a Stalin e vari episodi della Storia ungherese) che hanno preparato la nuova era di M.S. Gorbacëv. Il primo film realizzato dopo la caduta del muro ...
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Lux Film
Gaia Marotta
Società cinematografica di produzione e di distribuzione, fondata a Torino il 21 febbraio 1934 dall'imprenditore Riccardo Gualino con il nome di Compagnia italiana cinematografica [...] anche istituita dal regime fascista la Direzione generale della cinematografia, il cui scopo era sostenere e, nello stesso un capitale di almeno 500.000 lire. L'obiettivo era quello di incoraggiare la produzione cinematografica italiana, premiando i ...
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GIORDANA, Emilio (Claudio Gora)
Caterina Cerra
Nacque a Genova il 27 luglio 1913, da Carlo, generale nell'esercito, e da Rosa Zardetto.
Nella città natale, dopo gli studi superiori in un istituto religioso, [...] una donna e Documento Z-3, opera questa di propaganda fascista, alla quale egli lavorò pur con qualche riserva di natura ideologica vera vocazione; il mestiere d'attore, spesso mercenario, non era per lui che un mezzo di sostentamento. Già da tempo ...
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CAMPANILE MANCINI, Gaetano
Sisto Sallusti
Nacque a Napoli il 26 giugno 1868 da Achille e da Elena Mancini. Nel 1892 aveva scritto un bozzetto "napolitano" in un atto, dal titolo N'amica e na mugliera! !... [...] marcia su Roma, il C. si iscrisse al Partito nazionale fascista, dopo aver fatto parte, con D. Oliva, E. Corradini del 1938, che il parlato, per l'abuso che se ne faceva, era stato dannosissimo al cinema che, ormai, tendeva sempre più ad essere teatro ...
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Bianco e nero
Maurizio De Benedictis
Rivista italiana di cinema pubblicata dal 1937 a Roma a cura del Centro sperimentale di cinematografia (ora Scuola nazionale di cinema), con periodicità variabile [...] 7-8 del 1937, interamente dedicato al kolossal del regime fascista, Scipione l'Africano di Carmine Gallone, di cui è riportata Bianco e Nero). Nel maggio del 1939 a Freddi era succeduto Vezio Orazi, con segretario di redazione Francesco Pasinetti. ...
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Rossellini, Roberto
Monica Trecca
Il grande cinema della realtà
Nel 1945 con il film Roma città aperta Roberto Rossellini realizzò la prima compiuta espressione del neorealismo, imponendo a livello [...] nostri tempi
Un giovane dalle intense passioni
Roberto Rossellini, che era nato a Roma nel 1906, sin da ragazzo nutrì due 1943). In queste opere di propaganda bellica volute dal regime fascista, il regista mostrò un’assenza di retorica e un’ ...
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Guerra, Tonino (propr. Antonio)
Serafino Murri
Scrittore e sceneggiatore, nato a Santarcangelo di Romagna (Rimini) il 16 marzo 1920. La sua scrittura cinematografica, lirica e introspettiva, ha trovato [...] ai racconti di G.B. Basile e diretto da Rosi, C'era una volta…, e collaborò all'adattamento che Renato Castellani fece della impietosa e grottesca rappresentazione della mediocrità ideologica del regime fascista. G. tornò a collaborare con Rosi per un ...
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Arcalli, Kim (propr. Franco)
Enzo Siciliano
Montatore e sceneggiatore, nato a Roma il 13 marzo 1929 e morto ivi il 24 febbraio 1978. Eminente figura di cineasta, seppe innovare lo stile del montaggio [...] fu l'apporto di A. a un film di montaggio, Fascista (1974) di Nico Naldini, composto soltanto da materiale documentario dell gli sceneggiatori di Once upon a time in America (1984; C'era una volta in America) di Sergio Leone, per una partecipazione ...
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Shock Corridor
João Bénard Da Costa
(USA 1963, Il corridoio della paura, bianco e nero/colore, 101m); regia: Samuel Fuller; produzione: Leon Fromkess, Sam Firks, Samuel Fuller per F&F/Allied Artists; [...] quest'ultimo voleva denunciare le avances sessuali che l'uomo era solito rivolgere alle pazienti. I deliri di Johnny si ha rappresentato il tipico 'cineasta maledetto', accusato di essere fascista e sostenitore di un'ideologia aberrante. All'uscita di ...
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PITTALUGA, Stefano
Stefania Carpiceci
PITTALUGA, Stefano. – Nacque a Capomorone, presso Genova, il 2 febbraio 1887, da Luigia Lombardo e da Giacinto. Di famiglia benestante e originariamente proprietaria [...] , il 7 novembre.
Ai fini dell’operazione, Pittaluga si era assunto gli oneri della liquidazione, ma aveva anche ottenuto un e poi di Giuseppe Bottai, ministro delle Corporazioni del governo fascista. Fu un connubio tra cinema e regime che segnò non ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...