L'Ottocento: matematica. Geometria superiore
David E. Rowe
Geometria superiore
Per gran parte del XIX sec., i matematici non ebbero un'idea ben definita del campo di ricerca che è possibile chiamare [...] come strumento per lo studio dei sistemi di equazionidifferenziali, mentre la passione di Klein per le ebbe come argomento la geometria birazionale delle curve e le serie lineari, una teoria sviluppata vent'anni prima da Alexander Wilhelm von Brill ...
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MIRANDA, Carlo
Franco Palladino
Nacque a Napoli il 15 ag. 1912 da Giovanni, medico e professore all’Università di Napoli (di cui fu rettore nel 1921-23) e da Elena Nimmo.
Compiuti gli studi secondari, [...] si occupò di importanti questioni relative ai sistemi di tipo ellittico e all’integrazione delle forme differenziali esterne di grado n-1 in n variabili, alle equazionilineari ellittiche in applicazione del metodo di completezza di Caccioppoli, alle ...
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sistema
sistèma [Der. del lat. systema, dal gr. sy´stema "insieme di cose", che è da synístemi "riunire"] [LSF] (a) Oggetto che, pur essendo costituito da più elementi interconnessi e interagenti tra [...] lineare: (a) [LSF] generic., s. governato da leggi ed equazionilineari; (b) [ELT] con signif. specifico: v. segnali, analisi dei: V 129 f. ◆ [ANM] S. lineare piano perturbato: v. equazionidifferenziali ordinarie nel campo reale: II 456 d. ◆ [ELT] S ...
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GRAFFI, Dario
Adriano Morando
Nacque il 10 genn. 1905 a Rovigo da Michele e da Amalia Tedeschi. Nella città natale frequentò la sezione fisico-matematica dell'istituto tecnico, diplomandosi nel 1921. [...] pp. 262-271; Sulle oscillazioni forzate nei sistemi non lineari a due gradi di libertà, in Rendiconti dell'Accademia dei del G. riguarda l'elettromagnetismo: Sopra alcune equazionidifferenziali della radiotecnica, in Memorie dell'Accademia delle ...
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PASCAL, Ernesto
Maria Rosaria Enea
PASCAL, Ernesto. – Nacque a Napoli il 7 febbraio 1865 da Stefano, membro di una famiglia francese di commercianti tarasconesi, e da Maria Gaetana Zapegna.
Compì i [...] applicazioni agli integrali di prima e seconda specie), ma anche all’integrazione di alcune classi di equazionidifferenziali, non solo lineari, del primo ordine e di ordine superiore. Gli strumenti originali, di modeste dimensioni, erano conservati ...
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CHERUBINO, Salvatore
Francesco Saverio Rossi
Nato a Napoli il 3 giugno 1885 da Alessandro e Stella Europeo, in una famiglia non abbiente, compì gli studi medi nel 1903 frequentando gli istituti tecnici [...] dal Comessatti in occasione dei suoi studi sulle equazionidifferenziali fuchsiane. Il C. ritornò poi di tanto osservazione compiuta nel 1927 da M. Picone (Sulla integrazione delle forme differenzialilineari, in Rend. d. R. Acc. naz. d. Lincei, ...
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generatore 2
generatóre2 [Der. dell'agg. generatore] [LSF] (a) Generic., chi dà origine a qualcosa, in partic. a un ente fisico o matematico: g. di gas, g. di gruppi, ecc. (b) Specific., dispositivo [...] , è in realtà al secondo ordine negli spostamenti: v. equazionidifferenziali stocastiche: II 467 e. ◆ [ELT] G. di forme .); i più potenti sono i dispositivi realizzati come acceleratori lineari di particelle (acceleratori di van de Graaff e di ...
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CHINI, Mineo
Nicoletta Janiro
Nacque a Massa l'8 maggio 1866 da Biagio e da Vittoria Baldi. Studiò e si laureò in matematica a Pisa; in seguito si dedicò all'insegnamento medio; nel 1910 ebbe la nomina [...] C. espose i concetti di progressioni, logaritmi, calcolo combinatorio, determinanti, sistemi di equazionilineari e loro risoluzione, elementi di geometria analitica, calcolo differenziale ed integrale, cercando di dare subito un'idea di come si può ...
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biforcazione
Luca Tomassini
Termine utilizzato per descrivere situazioni nelle quali soluzioni S=S(λi) di equazioni di varia natura dipendono da uno o più parametri λi (i=1,2...) e sono tali che nelle [...] una biforcazione conserva il suo carattere per una piccola perturbazione delle funzioni f(λ;.,.) stesse e non del parametro. È questo il problema della stabilità strutturale della biforcazione stessa.
→ Equazionidifferenziali: problemi non lineari ...
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punto fisso
Luca Tomassini
Un punto x di un insieme X tale che F(x)=x per una determinata mappa F:X→X, ovvero di X in sé. Un tale punto si dirà anche punto fisso per F. La dimostrazione dell’esistenza [...] generalità è costituito dal teorema di punto fisso di Brouwer. In questo caso X è un disco (o un qualunque sottoinsieme chiuso e limitato del piano) e per la mappa F è richiesta la semplice continuità.
→ Equazionidifferenziali: problemi non lineari ...
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sovrapposizione
sovrappoṡizióne (meno com. soprappoṡizióne) s. f. [der. di sovrapporre, soprapporre]. – 1. L’atto, l’operazione di sovrapporre; il sovrapporsi, l’essersi sovrapposto: s. di due figure; s. d’immagini in una fotografia; in senso...
wronskiano
〈vro-〉 agg. e s. m. – Che si riferisce al matematico polacco J. M. Wroński-Hoene (1778-1853). Determinante w., o semplicem. wronskiano, di n funzioni in una variabile x, è il determinante della matrice quadrata avente le varie righe...