GEZONE
François Bougard
Conosciuto anche come Everardo (sottoscrive: "Heverardus"), G., di cui si ignorano data e luogo di nascita, è passato alla storia grazie al racconto di Liutprando di Cremona [...] passivo in occasione degli avvenimenti del 927.
All'epoca la situazione del Regno era incerta. Pavia era secoli IX e X, Torino 1976, p. 120; A.A. Settia, Pavia carolingia e postcarolingia, in Storia di Pavia, II, L'Alto Medioevo, Pavia 1987, p ...
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GARIBALDO
François Bougard
Figlio di Iso, compare per la prima volta nelle fonti, già titolare della diocesi di Bergamo, nel marzo 867, in occasione di una permuta fondiaria riguardante la chiesa di [...] Nell'estate 883, il soggiorno dell'imperatore, all'epoca ammalato, presso la curtis di Murgula (ora Borgo G.P. Bognetti, Pensiero e vita a Milano e nel Milanese durante l'età carolingia, in Storia di Milano, II, Milano 1954, p. 785; J. Fischer, ...
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GIOVANNI
Andrea Tilatti
Nulla sappiamo delle origini di G. né della sua vita prima dell'ascesa al patriarcato di Aquileia, che è da porre presumibilmente nel 984, giacché in un documento del 1015 G. [...] sovrani della casa sassone, come tutti i presuli aquileiesi dell'epoca, scelti normalmente tra i rampolli di stirpi germaniche.
Fin data la natura del sistema politico, di ispirazione carolingia, che nella prassi concreta dell'amministrazione non ...
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ILARIO
Claudia Gnocchi
Nacque verso la metà del X secolo a Matera, allora facente parte di un tema dell'Italia bizantina.
L'origine lucana di I. è nota dal Chronicon Vulturnense, che dà notizia anche [...] del monastero di S. Vincenzo, insediamento religioso di fondazione carolingia divenuto oggetto di contesa da parte di Bizantini, principi proprio potere. L'inizio di questo processo è precedente l'epoca del governo dell'abate I., ma è ancora in tale ...
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COSMA da Matera
Maria De Marco
La scarsezza e la precarietà della documentazione a noi nota relativa a questo agiografo e traduttore dal greco, originario della regione di Matera e attivo intorno alla [...] santi Teopompo e Sinesio press'a poco nell'epoca stessa in cui per iniziativa dell'abate Rodolfa Più in generale: E. Franceschini, L'epopea post-carolingia, in I problemi comuni dell'Europa post-carolingia. Settimane... II.. 1954, Spoleto 1955, pp. ...
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LANDOLFO Sagace
Paolo Chiesa
Con questo nome è noto l'autore di una compilazione storiografica elaborata con ogni probabilità nell'Italia meridionale nell'ultimo quarto del X secolo. Il titolo originario [...] e Teofane il Confessore, che prendeva le mosse dall'epoca giustinianea e si spingeva fino all'813. Queste due irreversibile la nuova situazione politica creatasi in seguito all'espansione carolingia. Il fatto che la narrazione si arresti ai primi ...
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GAIDERIS (Gaideriso)
Federico Marazzi
Figlio di Radelgario (morto nell'854), successe ad Adelchi nel giugno 878 come sesto principe di Benevento.
G. era membro della famiglia che per iniziativa di Radelchi, [...] il Calvo (6 ott. 877), il tradizionale sostegno della dinastia carolingia alla Chiesa di Roma. G. ricercò pertanto un'intesa tanto nella politica di interferenza verso il Principato beneventano all'epoca governato da Aione (884-891) fautore di una ...
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RAFFAELE da Verona
Serena Modena
RAFFAELE da Verona. – Non esistono documenti d’archivio che possano fornire notizie certe su questo autore attivo nella seconda metà del XIV secolo e autore dell’Aquilon [...] fonti francesi, si ispirò alle interpretazioni che alla materia carolingia hanno dato i poeti e i rimaneggiatori italiani della il suo faticoso lavoro, agli inizi del Quattrocento, l’epoca dei testi franco-italiani era ormai tramontata e i cantari ...
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LIUTVARDO (Liutardus, Lituardus, Liutoardus, Leotoardus)
Andrea Bedina
Nel totale silenzio delle fonti riguardo all'infanzia e alla giovinezza di L., è ragionevole porre la sua nascita intorno agli anni [...] È dunque possibile ipotizzare che il consacrando vescovo a quell'epoca avesse - anche per la sua probabile esperienza a corte - 1929, pp. 307-311; P. Pensa, Dall'età carolingia all'affermarsi delle signorie, in Storia religiosa della Lombardia, a ...
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FLAMBERTO
François Bougard
Mancano sue notizie prima dell'inizio del secolo X, quando risulta presente in qualità di sculdascio alla redazione del testamento del conte di Verona Anselmo (901-911). Nel [...] di rappresentante del potere pubblico. Gli sculdasci a quest'epoca, infatti, non erano scelti in base alla loro diplomatico veronese dalla caduta dell'Impero romano alla fine del periodo carolingio, Venezia 1940, nn. 292, 295; Id., Codice diplomatico ...
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purpureo
purpùreo agg. [dal lat. purpureus, e questo dal gr. πορϕύρεος, der. di πορϕύρα «porpora»], letter. – 1. Di color porpora: cielo p.; tramonto p.; labbra p.; tinto di un colore rosso simile a quello della porpora: manto p.; tendaggio...
lociservator
s. m., lat. mediev. (cioè servator loci «chi tiene il posto di un altro»; pl. lociservatores). – In età bizantina, titolo dei capi militari (detti anche locopositi) delle città e dei castelli, che adempivano in Italia alle funzioni...