Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] realtà ben vive. La morte è scontata per V. come condizione preliminare, cosmica, della vita stessa. Ormai era ben lontano dall'idea epicurea che "la morte è nulla"; anzi il regno dei morti è ben più ampio di quello dei vivi, e questo, in certo modo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] così considerata come superamento delle dottrine antiche riguardanti la virtù e il piacere, ma ricondotta in definitiva al principio epicureo che vede anche l’azione virtuosa non come fine a se stessa, ma mirata al raggiungimento del sommo piacere ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] del Fantoni è qui, fra gli imitatori e i traduttori d'Orazio, singolare esempio di un singolare orazianesimo tra il Settecento epicureo e l'età della rivoluzione.
È possibile del resto, non per il Fantoni soltanto, che segna una punta estrema del ...
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ARCO, Nicolò d'
Gerhard Rill
Nacque nel 1492 o 1493 forse ad Arco dal conte Ulrico e da Susanna, nata contessa Collalto-Credazzo. Studiò all'università di Padova fra il 1511 ed il 1521, nel qual periodo [...] religioso laddove non esiste che entusiasmo per l'imitazione dei classici (speciabnente dei neoterici) e dove anche l'epicureo trova una mediazione letteraria nella poesia di Orazio. Critico appassionato di tutti i pedanti e i poetastri dell'epoca ...
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CORTESI (Cortese, Cortesius), Antonio
Gianni Ballistreri
Nacque agli inizi del sec. XV, probabilmente a San Gimignano, da Bartolomeo.
La sua famiglia si era trasferita da Pavia a San Gimignano, dove [...] affari, raggiungendo una notevole agiatezza. Da un aneddoto narrato a questo proposito dal figlio sembra che il critico dell'"epicureo" Valla si atteggiasse per suo conto a stoico: a chi gli chiedeva perché, pur così ricco, rinunciasse finanche a ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] massoneggiante romanzo storico dei Giovagnoli e dei Castellazzo, le scoperte dei papiri ercolanesi di Filodemo o della scuola epicurea, l'esempio straniero del Guyau, tutto parve felicemente cospirare a re-immettere il poema di Lucrezio nell'universa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] Lucrezio e l’Eunuchus di Terenzio. Rilevantissima è l’attestazione lucreziana, che rivela peculiari affinità machiavelliane con il poema epicureo, poi rifluite nei suoi capolavori.
Fra metà giugno e metà luglio del 1498 (appena poche settimane dopo l ...
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CONTARINI, Elisabetta
Vera Lettere
Nacque a Verona nel 1752. Divenne allieva, insieme con I. Pindemonte, Silvia Curtoni Verza e Paolina Grismondi - in Arcadia Lesbia Cidonia - del famoso grecista G. [...] componimenti inediti a lei ispirati, le dedicò IlCanto della sera che troviamo nel primo tomo degli Idilli. Ma presto l'abate "epicureo" si volse ad altri amori, trovando accoglienza tra le stesse amiche della C., la Grismondi e la Verza. Tuttavia il ...
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DELLA TORRE DI REZZONICO, Carlo Gastone (Carlo Castone, Castone)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Como nel palazzo di famiglia l'11 ag. 1742, unico figlio maschio del conte Antonio Giuseppe e di Giustina [...] du. Tillot a lasciare Parma, il O. cominciò a mostrare quel certo fastidio dell'impegno morale e quel distacco epicureo che saranno in qualche modo il suo limite. Continuò invece a dimostrarsi molto attivo nell'organizzazione artistica delle feste di ...
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GIUSSANI, Carlo
Michele Coccia
Nacque a Milano il 6 nov. 1840 da Giovanni e da Angela Carrera. Compiuti i primi studi a Milano presso il liceo ginnasio S. Alessandro (poi Beccaria), prese parte come [...] natura libri sex…, I-IV, Torino 1896-98), accompagnata e seguita da un'ampia messe di contributi sul pensiero epicureo, alcuni dei quali formano il primo volume, Studi lucreziani, dell'edizione stessa, che si apre con due ampi saggi introduttivi ...
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epicureo
epicurèo agg. e s. m. [dal lat. Epicurēus, gr. ᾿Επικούρειος, dal nome di Epicuro]. – 1. In senso proprio, di Epicuro e della sua scuola: filosofia, dottrina e.; come s. m., seguace di Epicuro: le concezioni etiche degli epicurei....
epicureggiare
v. intr. [der. di epicureo] (io epicuréggio, ecc.; aus. avere). – Fare l’epicureo, comportarsi da epicureo, nel sign. estens. della parola.