Trasfusione
Giancarlo Isacchi
Il termine trasfusione (dal latino transfusio, derivato del verbo transfundere, "trasfondere") in medicina sta a indicare il provvedimento terapeutico consistente nell'introdurre [...] o Protozoi. Sebbene le donazioni di sangue siano sottoposte per legge a tutta una serie di indagini (per il virus delle epatiti B e C, virus dell'infezione da HIV, sifilide, transaminasi), la prolungata persistenza in circolo di tali agenti (soggetti ...
Leggi Tutto
DNA ricombinante
Rino Rappuoli
Porzione di genoma prelevato da un organismo e trasferito in altri microrganismi così da essere espresso in condizioni controllate ottendo in questo modo le proteine codificate [...] esempio di applicazione della tecnica del DNA ricombinante nel campo dei vaccini è rappresentato dal vaccino contro il virus dell’epatite B (HBV), disponibile oramai da più di 20 anni. Questo vaccino è costituito dall’antigene di superficie del virus ...
Leggi Tutto
vaccino Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, [...] che la presenza di anticorpi contro la tossina è sufficiente a prevenire qualsiasi segno della malattia.
Il v. per l’epatite B è stato messo a punto con le più recenti tecniche d’ingegneria genetica. L’agente immunizzante è rappresentato da una ...
Leggi Tutto
Qualsiasi sostanza capace di indurre una specifica reazione immunologica, umorale o cellulare (➔ immunità). La specificità immunologica di un a. dipende da un particolare sito della sua superficie denominato [...] ottenuti introducendo negli a. naturali piccole molecole che ne alterano la specificità antigenica; sintetici, prodotti in laboratorio, impiegati per la ricerca sui meccanismi immunitari.
A. Australia: subunità del virus B dell’epatite (➔). ...
Leggi Tutto
epidemiologia
Branca della medicina che studia il ritmo con cui si manifestano le malattie e le condizioni che favoriscono od ostacolano il loro sviluppo. L’e. costituisce la base per una razionale profilassi. [...] specialmente quelle che interessano stagionalmente grandi fasce della popolazione (influenza), quelle collegate a fenomeni migratori (tubercolosi, epatite virale, AIDS, colera, ecc.), e quelle potenzialmente epidemiche (per es., in anni recenti, SARS ...
Leggi Tutto
VENEREE, MALATTIE (XXXV, p. 46; App. II, 11, p. 1095; III, 11, p. 1074)
Mario Monacelli
Il settore della patologia umana che si è soliti inquadrare col nome di m. v. ha presentato, nel quindicennio 1960-75, [...] e con possibilità di trasmissione per contagio sessuale sono in costante aumento. Citeremo quelle provocate dal virus B dell'epatite, da Cytomegalovirus e soprattutto dal virus dell'Herpes simplex tipo 2. L'Herpes genitalis dev'essere considerata ...
Leggi Tutto
Fibrosi
Matteo A. Russo
In medicina si definisce fibrosi il processo per il quale in un organo o in un tessuto aumentano le componenti connettivali rispetto a quelle parenchimali. La fibrosi determina [...] a morte la cellula infettata; il risultato è quindi la permanenza del virus integrato nelle cellule infettate. Il virus dell'epatite C agisce in maniera simile al virus B. Nelle fasi avanzate di questo processo di fibrosi riparativa, appare evidente ...
Leggi Tutto
malattia epatica
Malattia a carico del fegato, il più grande organo ghiandolare dei Vertebrati. Nell’uomo, il fegato è disposto trasversalmente nella parte superiore dell’addome, ha colorito rosso bruno, [...] in altri organi e apparati, veicolate dal doppio flusso arterioso e portale dal quale è attraversato. Le malattie epatiche vengono classificate in tre tipi a seconda della loro natura: genetica (epatopatie congenite e disgenopatiche di tipo vascolare ...
Leggi Tutto
glucosio-6-fosfato-deidrogenasi (G6PD)
Enzima che catalizza la prima tappa della via ossidativa dei pentosi fosfati, via principale per la produzione di NADPH. Si ritrova in tutti i tessuti animali e [...] manifestazioni cliniche più comuni sono l’ittero neonatale e l’anemia emolitica acuta, scatenata dalla ingestione di fave (favismo), da alcuni farmaci (sulfamidici, antimalarici, salicilici) e da infezioni (tra cui quella tifoidea e l’epatite acuta). ...
Leggi Tutto
Così il Laënnec designò una speciale lesione del fegato, caratterizzata dal colorito giallo.
Tale lesione era però nota anche agli antichi, e ricordata da Ippocrate (hepar durum, schirrus, marasmus hepatis). [...] 1877; V. C. Hanot e A. Gilbert, Études sur les maladies du foie, Parigi 1888; A. De Giovanni, Intorno alla patogenesi della cirrosi epatica, in Atti Istituto veneto, s. 6ª, V; A. Chauffard, Maladies du foie et des voies biliaires, in J. M. Charcot, E ...
Leggi Tutto
epatite
s. f. [dal fr. hépatite, der. di hépato- «epato-»]. – Genericam., processo infiammatorio a carico del fegato: e. croniche (come l’e. dei bevitori, l’e. dispeptica, l’e. grassa dei tubercolosi e dei diabetici); e. sierosa, forma acuta...
epatica
epàtica s. f. [dal lat. hepatĭcus (v. epatico), per la forma e il colore delle foglie]. – Altro nome dell’erba trinità, detta anche erba epatica o trifoglio epatico.