In senso ampio e generico, ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali.
Cenni storiciL’antichità
- L’origine della g. è legata a concreti problemi di misurazione del terreno (nacque [...] , o, dal nome del suo ideatore, metodo di Cartesio), cioè associando a ciascun entegeometrico di una certa famiglia un insieme ordinato di numeri, che siano individuati da quell’ente e che a loro volta lo individuino. Per es., un punto in un piano ...
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Anatomia
Muscolo volontario o involontario che ha la funzione di tendere un organo o una formazione anatomica: t. del palato, contrae il palato molle; t. del tarso, nell’orbita, comprime i punti lacrimali [...] seguente:
Si suole anche dire che le componenti vi del vettore si trasformano con legge di controvarianza. Quando un entegeometrico è rappresentato da un insieme di N2 quantità a due indici, Thk, che in un cambiamento di coordinate si trasformano ...
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Agraria
Entità comprese in una specie (dette anche spesso razze). Per la nomenclatura delle piante coltivate il Congresso internazionale di orticoltura del 1952 stabilì alcune norme e propose il termine [...] e 2 dimensioni; da questo punto di vista intuitivo una v. si presenta come un entegeometrico a n dimensioni (n intero positivo arbitrario) ovvero come una figura geometrica il cui punto è funzione di un numero n (arbitrario) di parametri. Così, per ...
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riferiménto, sistèma di Schematizzazione geometrica dello spazio al quale si riferisce un ente o fenomeno (per es. il moto di un corpo); più precisamente, insieme di elementi (origine, assi coordinati, [...] unità di misura), che permette di associare a ogni entegeometrico (punto, retta ecc.) uno o più enti analitici (coordinate, equazioni ecc.). I s. di r. più usati sono quelli delle coordinate cartesiane e polari. In fisica, il s. di r. inerziale o ...
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Biologia
Elemento genetico
trasponibile Unità genetica in grado di inserirsi in un cromosoma, uscirne e reinserirsi successivamente in una diversa posizione. Con tale locuzione sono altresì indicate le [...] dell’arco; analogamente si parla di elemento di superficie, di elemento di volume ecc.
In geometria differenziale, elemento lineare (per semplicità nel piano) è l’entegeometrico formato da un punto e da una direzione uscente da esso, insieme che può ...
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Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] locuzione o. di grandezza è usata nel linguaggio scientifico per indicare il valore numerico approssimativo di una grandezza fisica, di un entegeometrico ecc.: per es., dire che l’o. di grandezza della massa di un atomo è di 10−23 g significa dire ...
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L’azione, il fatto e il modo di orientare, cioè di stabilire la posizione rispetto ai punti cardinali. Nell’uomo, la capacità di riconoscere il luogo in cui ci si trova, la direzione che si sta seguendo [...] degli studi superiori ovvero dell’attività professionale.
Matematica
O. (o orientazione) è l’attribuzione convenzionale a un dato entegeometrico di un senso, un verso o una qualità che generalizzi tale nozione; per o. s’intende anche il verso ...
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Struttura architettonica fissa, parte integrante dei fabbricati a vari piani, costituita da una serie di gradini (nei quali l’altezza è detta alzata e la profondità pedata) disposti secondo un piano inclinato, [...] si ricollega in metrologia a quella di scala di misurazione: fissare una scala di misurazione significa generalmente fissare su un entegeometrico a una dimensione (di solito su una retta) un’origine, un’unità di misura e spesso anche un verso ...
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Ecologia
Ambiti di tolleranza o limiti di tolleranza,, l’ampiezza o i limiti, inferiore e superiore, di una particolare variabile ambientale entro cui un organismo può sopravvivere. Organismi con ampi [...] , piano) assunti come riferimento; c) t. di posizione, che stabiliscono i limiti di variazione di una superficie o altro entegeometrico rispetto a una posizione ideale stabilita dal disegno e a uno o più elementi assunti come riferimento; d) t. di ...
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In matematica, termine coniato nel 1975 dal matematico francese B. Mandelbrot per indicare un particolare entegeometrico la cui forma è invariante nel cambiamento della scala delle lunghezze (proprietà [...] in alcuni casi, può non coincidere con DF). Si deve sottolineare che DF può essere non intera e che per un oggetto geometrico regolare essa coincide con la dimensione topologica. I f. sono oggetti per i quali DF è maggiore della dimensione topologica ...
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ente
ènte s. m. [dal lat. tardo ens entis, in funzione di part. pres. del verbo esse «essere»]. – 1. a. Nel linguaggio filos., ciò che esiste, ciò che è in assoluto senz’altra determinazione: e. reale, finito, creato; e. immaginario, ideale;...
riferimento
riferiménto s. m. [der. di riferire2]. – La azione di riferire, il fatto di venire riferito, e il modo o il mezzo stesso con cui si attuano, soprattutto nei seguenti sign. e usi: 1. Rimando, rinvio a persona o a cosa diversa, ad...