LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] la coalizione ispano-imperiale. Fra i nuovi porporati non mancavano neppure degni uomini di Chiesa e grandi intellettuali, come EgidiodaViterbo, Tommaso De Vio (il Caetano) e Adriano Florisz di Utrecht (il futuro Adriano VI).
Di pari passo con il ...
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GIULIO II, papa
Alessandro Pastore
Giuliano Della Rovere nacque ad Albisola, presso Savona, il 5 dic. 1443 dalla modesta famiglia di Raffaello e di Teodora di Giovanni Manirola. A essi il Della Rovere [...] presenza di 16 cardinali, 70 vescovi e una trentina di altri prelati. L'orazione di apertura fu tenuta daEgidiodaViterbo, che stigmatizzava duramente la decadenza morale della Chiesa e l'essersi affidata più alle armi che alla fede, incorrendo ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] del V concilio Lateranense e XVIII ecumenico, quello che - dopo l'orazione inaugurale del generale degli Agostiniani EgidiodaViterbo - legge, per conto di uno stremato Giulio II, l'allocuzione papale. Risonante il concilio di ammonimenti solenni ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] della rigenerazione dei costumi. Sotto questo secondo profilo particolarmente importanti furono gli interventi dell'agostiniano EgidiodaViterbo. Egli non contestava in alcun punto la costruzione teologica tradizionalmente formulata dalla Chiesa, né ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] divennero due umanisti come Tommaso Parentucelli ed Enea Silvio Piccolomini. A ordini religiosi appartennero EgidiodaViterbo, il Bandello e Zaccaria Ferreri; da essi uscirono Anton Francesco Doni e Ortensio Lando; a essi ribelli furono Bandello ...
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GUALTERUZZI, Carlo
Monica Cerroni
Nacque a Fano il 5 marzo 1500 da Niccolò da Piagnano e da una certa Diana, morta intorno al 1544.
Il luogo di nascita si deduce dall'appellativo "da Fano" con cui spesso [...] scrupolosi. L'anno successivo il Bembo si prodigò nel ricambiare i favori ricevuti dal G. pregando il cardinale EgidiodaViterbo (Egidio Canisio) di voler aiutare il suo protetto "in certo suo dissegno nella contrada d'Acquapendente" (lettera del 22 ...
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FERRERI, Antonio
Raffaella Cascioli
Nacque a Savona verso la metà del XV secolo da una famiglia di bassa estrazione sociale. Poco si conosce della gioventù del F., finché non divenne domestico e scudiero [...] non fu ricevuto dal Papa e l'11 fu imprigionato in Castel Sant'Angelo, dove si ammalò. Inutilmente il prestigioso agostiniano EgidiodaViterbo, su preghiera dello stesso F., cercò di intervenire presso il pontifice in suo favore. Il 27 ag. 1507 il F ...
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Bonifacio VIII
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B.: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente in Anagni, [...] loro file provengono tre dei più vigorosi assertori del centralismo papale: Egidio Romano (che B. fece vescovo di Bourges, ma volle tener sempre presso di sé), Giacomo daViterbo, Agostino Trionfo. Non trascurò di occuparsi anche degli Ordini più ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] file provengono tre dei più vigorosi assertori del centralismo papale: Egidio Romano (che B. VIII fece vescovo di Bourges, ma volle tener sempre presso di sé), Giacomo daViterbo, Agostino Trionfo. Non trascurò di occuparsi anche degli Ordini più ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] donazione è letta essenzialmente come atto simbolico di riverenza e sottomissione da parte del sovrano: così Egidio Romano, Giacomo daViterbo e Tolomeo da Lucca12. E tale resta da allora l’interpretazione in maggioranza adottata a Roma.
Per queste ...
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