Architetto e archeologo tedesco (Berlino 1827 - ivi 1908), autore di chiese in stile medievale in varie città della Germania e a Gerusalemme, scrisse di archeologia e storia dell'arte, curò il restauro [...] di edifici monumentali e prese parte (1875-81) agli scavi del Curtius a Olimpia, ove costruì il Museo archeologico. ...
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Scultore ceco (Nová Paka, Boemia Orientale, 1866 - Praga 1916), allievo di J. V. Myslbek; insegnò (dal 1892) alla Scuola di belle arti di Praga e (dal 1915) all'Accademia. Eseguì decorazioni per varî edifici [...] di Praga, dove la sua opera principale è il monumento a F. Palacký ...
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Pittore e incisore (Amsterdam 1869 - Bloemendaal 1938). Si dedicò alla pittura decorativa, di significato simbolico-allegorico. Nella sua opera si notano influssi di W. Crane, C. Meunier, J. Th. Toorop. [...] Lavorò spesso per edifici dell'architetto H. P. Berlage (affreschi del Commercio e dell'Industria nella Borsa di Amsterdam); diede disegni per vetrate (aula del liceo di Amsterdam), ecc. ...
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Architetto (n. forse nello Yorkshire 1704 circa - m. Bath 1754); residente a Bath dal 1727, ne curò la sistemazione: tipico esempio di urbanistica settecentesca inglese con strade larghe e piazze. Vi eresse [...] numerosi edifici; scrisse anche di architettura. Suo figlio, John iunior (m. Bath 1782), ne continuò l'opera a Bath ed eresse anche ville nei dintorni. ...
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Architetto italiano (Verona 1818 - Venezia 1895), eclettico, formatosi in ambiente neoclassico seguì la corrente romantica ottocentesca; autore del neoromanico duomo di Lonigo, del monumento Da Schio nel [...] cimitero di Verona e di molti altri edifici. ...
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BATTISTELLA, Simeone (Simone)
Remigio Marini
Nato a Rovigno intorno al 1740, è definito da P. Stancovich "architetto distinto", cioè "celebre" , "illustre", secondo il vocabolario consueto del cronista. [...] ancor meno è rimasto; ma si sa che egli ebbe parte nell'edificazione del tempio ("magnifico" lo dichiara il biografo) di S Eufemia, ". Una cisterna simile per costruzione e disegno il B. edificò nell'istriana Visinada, sei anni dopo, nel 1782. È ...
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Architetto (Roma 1724 - ivi 1781), attivo a Roma. Accademico dei Virtuosi al Pantheon (1769), divenne poi architetto camerale (1771), favorito da G. A. Visconti, di cui condivideva gli interessi archeologici. [...] Ispirandosi alla spazialità degli edifici classici, completò nei Palazzi Vaticani il portico attorno al cortile ottagono del Belvedere (1773, iniziato da A. Dori) e (dal 1776) ampliò il Museo Pio-Clementino (scala d'accesso, sale a croce greca, ...
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Ceramista francese (Mer 1862 - Parigi 1927). Applicò alla fabbricazione del grès un procedimento chimico speciale, ottenendo intense colorazioni; se ne valse per la fabbricazione di vasi e oggetti affini [...] e per materiali di rivestimento d'edifici. ...
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Architetto (Londra 1795 - ivi 1860), massimo rappresentante in Inghilterra degli stili storici; opere in stile neo-rinascimentale d'ispirazione italiana: Traveller's Club (1829) e Reform Club (1838) in [...] Pall Mall a Londra, due edifici che ebbero vastissima risonanza e molte imitazioni; Royal institution of fine arts (1824-35) e Athenaeum (1836-39) a Manchester; ambasciata inglese a Istanbul (1845). Di un gotico accademico è la sua opera più celebre ...
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Architetto (n. forse a Parigi 1520 - m. dopo il 1584). Nel 1539-44 circa visitò l'Italia. Anche in vita fu più noto per le sue incisioni di architetture che non per i pochissimi edifici che costruì, e [...] che andarono tutti distrutti. Le sue opere principali sono: Arcs (1549), due Livres d'architecture (1551 e 1561), Monuments antiques (1560), Traité de perspective (1576), Livre des édifces romains (1584). ...
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edificatore
edificatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. aedificator -oris]. – Chi edifica: Dardano ... fu il primo e. della grande città di Troia (G. Villani).