Termine generico con il quale si indicano nel loro insieme le diverse tipologie di oggetti mobili che costituiscono l’arredamento degli immobili e ne sono necessario completamento, per gli usi delle persone [...] (m. di ufficio, di laboratorio ecc.), sia per speciali destinazioni, anche saltuarie o temporanee (m. per arredo di edifici religiosi, m. per locali pubblici, ospedali, scuole, abitazioni collettive e così via).
Il materiale più utilizzato per i m ...
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BACINI
A. Ghidoli
Il termine b., accompagnato talvolta dalle specificazioni ceramici o architettonici, è usato in Italia e all'estero - già nei secc. 18° e 19° (Passeri, 1758; Fortnum, 1870) - per indicare [...] il Lazio e la Toscana, sulla quale si considerano gravitare anche la Sardegna e la Corsica. In Toscana sono presenti più di sessanta edifici con b., nel Lazio intorno ai cinquanta.Il caso di Pisa è, come si è detto, il più studiato e molti sono ...
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Architetto di giardini (Parigi 1613 - ivi 1700). Giardiniere capo delle Tuileries (dal 1637), e (dal 1657) soprintendente generale degli edifici del re, è il creatore del giardino "alla francese". Suoi [...] ricerca di larghe prospettive ottenute mediante la severa disposizione di elementi simmetrici (aiuole di fiori in prossimità degli edifici, macchie d'alberi situate solo a distanza e generalmente divise da larghi viali). Opere principali: il parco ...
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Architetto (Parigi 1805 - ivi 1874), figlio di Louis-Pierre. Dal 1860 architetto civico, dal 1870 ispettore generale degli edifici civili di Parigi, restaurò Saint-Germain-des-Prés, S. Eustachio e varie [...] altre chiese. Nella costruzione dei Mercati generali (Halles centrales, 1853-58, demolite nel 1971-72) e nella chiesa di S. Agostino (1860-71) impiegò, tra i primi, strutture in ferro ...
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L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] molto vicini tra loro e con un impianto simile, che vede gli ambienti disporsi attorno ad un peristilio centrale. Entrambi gli edifici si datano all'età di Eumene II ed è possibile che nel minore dei due sia da identificarsi la residenza privata ...
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ROMA - Storia, urbanistica, architettura (da Costantino a Gregorio VII)
F. Guidobaldi
ROMA Città capitale d'Italia e sede del papato, situata nel Lazio, sulle rive del Tevere, a km 23 ca. dal mar Tirreno.
Storia, [...] e Diocleziano (284-305) e Massimiano (286-305) diedero a R. la più grande delle sue terme e ricostruirono buona parte degli edifici del Foro danneggiati dall'incendio del 283, tra i quali la curia e la basilica Giulia (Lugli, 1931-1940, I). Ma solo ...
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CARAVANSERRAGLIO
F. Cresti
Termine derivato dal persiano kārvānsarāy ('palazzo della carovana'), probabilmente attraverso il franc. caravansérail, che indica un edificio o un insieme di edifici destinati [...] si sono conservati. Anche ai c. venne applicato in quest'epoca lo schema costruttivo a quattro īvān già adottato in altri edifici di carattere profano e religioso: al centro di ciascuno dei quattro lati del cortile, cui si accede attraverso un solo ...
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Vedi EPIDAURO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EPIDAURO (v. vol. iii, p. 358)
N. Yalouris
Città della costa argolide. Resti di edifici pubblici sono visibili sull'acropoli e dentro il mare dove si trovano [...] suo santuario da ἄλσος qual'era fino al V sec. a. C., in un luogo pieno di innumerevoli offerte, opere d'arte e splendidi edifici, tra i più elaborati capolavori e i più notevoli dell'arte del IV sec. a. C. Una seconda volta il santuario conobbe una ...
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DECASTILO (dal gr. δέκα "dieci" e στύλος "colonna", lat. decasty̆los)
L. Crema
Si dà tale appellativo agli edifici classici, più particolarmente portici e templi, che hanno sulla fronte dieci colonne. [...] Secondo Vitruvio (iii, 2) i templi di tale tipo erano dipteri e ipetrali. Decastilo era il tempio di Apollo Didimeo, presso Mileto ...
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Nella denominazione di decorazione si comprende l'insieme di ornamenti di oggetti o di elementi architettonici di edifici che hanno un ritmo di linea, o di rilievo geometrico o figurativo, o di colore. [...] in alcuni elementi decorativi del Medioevo; ma il Rinascimento lo porta ad applicazioni, pur non molto ampie, nell'esterno degli edifici oltre che negl'interni, ed il Seicento ed il Settecento se ne valgono per liberare la decorazione da ogni vincolo ...
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edificatore
edificatóre s. m. (f. -trice) [dal lat. aedificator -oris]. – Chi edifica: Dardano ... fu il primo e. della grande città di Troia (G. Villani).