Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio Scialoja
Gabriella Gioli
Antonio Scialoja è considerato un protagonista di primo piano della politica economica risorgimentale. Stretto collaboratore di Cavour prima e dei governi della Destra [...] . Convinto sostenitore di un’economiadimercato nelle sue pubblicazioni, nella pratica di uomo di governo dovette spesso della distribuzione e dello sviluppo economicodi un Paese (Introduzione a I principi della economiasociale, cit., pp. LXII- ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Ludovico Antonio Muratori
Francesco Boldizzoni
Capita di rado, nella storia della cultura economica, di imbattersi in intelligenze che coniughino in maniera assoluta passione scientifica e impegno civile, [...] sfrutti i meccanismi dimercato per ottenere l’effetto voluto, costituendo scorte di grani negli anni d’abbondanza per poi riversarle sulla piazza in tempo di carestia.
Il governo dell’economia è, in quanto ramo della politica sociale, non soltanto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pietro Custodi
Gianluca Albergoni
Giacobino, giornalista, funzionario, editore di testi. Pietro Custodi è un personaggio al quale la storia del pensiero economico italiano ha assegnato un posto di primo [...] sul lusso, alla lezione di Ferdinando Galiani nella critica ai fisiocrati circa l’equilibrio naturale del mercato e l’infatuazione per p. 127). Un collegamento tra sfera politica e sfera economico-sociale dai tratti un po’ grossolani ma che, oltre a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Demaria
Aldo Montesano
Nel periodo centrale del Novecento, Giovanni Demaria si colloca tra gli economisti italiani di maggiore rilievo. È stato uno studioso di grande attività e ampi interessi [...] anche la teoria statica dell’equilibrio economicodimercato, che è condizionata dall’indeterminazione logica loro implicazioni di politica economica sono La politica economica dei grandi sistemi coercitivi (1937) e Lo Stato sociale moderno (1946 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Melchiorre Gioia
Francesca Sofia
Considerato ai suoi giorni il grande «restauratore» delle scienze economiche e l’«instauratore» di quelle statistiche, Melchiorre Gioia fu il principale interprete della [...] Gioia sembra rispecchiare la situazione del mercato italiano, asfittico, povero di capitali e ancora lontano dai moderni mobilità sociale, è in grado di trascendere gli sconfortanti dati offerti dalla realtà economica che Gioia si trova di fronte, ...
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ARDIGÒ, Achille
Roberto Cipriani
La formazione
Nacque a San Daniele del Friuli (provincia di Udine) il 1° marzo 1921. Il padre, Mario, era nipote del filosofo positivista, dapprima prete e poi ateo, [...] dipartimento, divenendo Dipartimento di sociologia e diritto dell’economia.
Il suo pensiero politico-religioso fu di fatto una proposta alternativa al marxismo e anche al socialismodi Bettino Craxi, nei suoi anni di maggior vigore e presenza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Giustino Fortunato
Claudia Sunna
Tra i primi a cogliere con chiarezza e a inserire in un quadro unitario di riflessione l’analisi dell’arretratezza del Mezzogiorno, Giustino Fortunato rappresenta un [...] definito da Fortunato come «una piaga misteriosa», «un fenomeno di oscura malattia sociale», «un enigma pauroso del nostro avvenire» (Scritti vari e non esisteva una vera e propria economiadimercato. Quest’arretratezza non era stata però sconfitta ...
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FAINA, Carlo
Franco Amatori
Nacque a Perugia il 12 ott. 1894 dal conte Napoleone, di famiglia eminente in campo economico e politico, e da Caterina Mocenni. Combattente durante la prima guerra mondiale, [...] e propria potenza dell'economia italiana. A cinquant'anni dalla fondazione, nel 1938, poteva vantare un capitale socialedi lire, 1.300. dei fertilizzanti fosfatici, la cui quota dimercato veniva progressivamente erosa dai concimi complessi, ...
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CONIGLIANI, Carlo Angelo
Marco Cupellaro
Nato a Modena il 25 giugno 1868 da Giusto ed Aristea Ravà, fu allievo di G. Ricca Salerno alla locale università e si laureò in giurisprudenza nel 1889, con [...] economica assoluta" e convinti di "come la conservazione degli ordini sociali abbia a condizione sine qua non l'appoggio, non di pochi sfruttatori ultrapotenti, ma di dei mutamenti che si svolgono nel mercato del lavoro", anziché come causa essa ...
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PELLA, Giuseppe
Walter E. Crivellin
PELLA, Giuseppe. – Nacque a Valdengo, nei pressi di Biella, il 18 aprile 1902, secondogenito di Luigi e di Viglielmina Bona, gestori con un contratto di mezzadria [...] della tradizionale visione liberale, ma, «pur ispirata al liberalismo e all’economiadimercato, differiva dal liberismo classico, e risentiva delle istanze sociali e solidaristiche presenti nella cultura politica dei cattolici» (Malgeri, 2004, p ...
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economia
economìa s. f. [dal lat. oeconomĭa, gr. οἰκονομία, comp. di οἶκος «dimora» e -νομία «-nomia» (propr. «amministrazione della casa»); la voce si è diffusa per il tramite del fr. économie (così come i der. economico, economista, economizzare...
mercato delle idee
loc. s.le m. La comunicazione e lo scambio delle idee, ispirati a modelli che si richiamano al mercato economico e finanziario. ◆ Il problema della «tecnologia e economia della comunicazione» costituisce, insieme ad altre...