Frank, Anna
Ermanno Detti
Una testimone della Shoah
A tredici anni, la piccola ebrea Anna Frank, rinchiusa in un alloggio segreto per sfuggire alle persecuzioni naziste, cominciò a scrivere il Diario [...] era nata nel 1929 a Francoforte, in Germania, da una famiglia ebrea. Poco dopo la sua nascita, nel 1933, andò al potere fuggire il clima di odio della Germania nazista nei confronti degli Ebrei (nazionalsocialismo). Fra la fine degli anni Trenta e l' ...
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Scrittore francese (Parigi 1871 - ivi 1922). Figlio di Adrien, prof. universitario di medicina, e di Jeanne Weil, di ricca famiglia ebrea, donna sensibile e colta alla quale restò morbosamente legato, [...] all'età di nove anni cominciò a soffrire d'asma, malattia che lo tormentò tutta la vita. Frequentò il liceo Condorcet di Parigi (1887-89), dove strinse le prime amicizie importanti e collaborò al periodico ...
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Alderman, Naomi. – Scrittrice britannica (n. Londra 1974). Ha esordito nel 2006 con Disobedience (trad. it. 2007), pungente romanzo su una comunità ebrea ortodossa che nello stesso anno gli è valso il [...] prestigioso Orange Prize for New Writers 2006. Una scrittura agile e spontanea e la capacità di affrontare temi complessi come la religione e le relazioni di genere sono state pienamente confermate anche ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] ebbe a subire delle vessazioni. Nicola (che già in passato era stato ostacolato nei suoi studi dalle limitazioni poste agli ebrei) fu il primo a emigrare, temendo di essere richiamato alle armi, in un momento particolarmente difficile per la Russia ...
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FINZI, Ida
Franco Laicini
Nata a Trieste il 1° sett. 1867 da Giuseppe e da Anna Clerle, in una famiglia benestante di origine ebrea emigrata dall'area veneta. Appena sedicenne, ancora allieva delle [...] magistrali, scrisse una novella che F. Martini nel 1883 pubblicò nel Fanfulla della Domenica. Nello stesso anno iniziò l'attività giornalistica collaborando al quotidiano triestino L'Indipendente. Poi ...
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Orlev, Uri
Margherita d’Amico
L’arte della sopravvivenza
Cresciuto in mezzo agli orrori della persecuzione nazista, Uri Orlev, scrittore polacco di famiglia ebrea, ha tratto da esperienze di vita la [...] , talvolta, con il velo dell’umorismo. Così, in I soldatini di piombo, del 1956, i protagonisti Yurek e Kazik sono due fratellini ebrei cui la furia nazista strappa parenti e amici. In un mondo che si disfa sotto i colpi dell’odio e della violenza, l ...
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Scrittore di lingua tedesca, nato a Rustschuk (Bulgaria) il 25 luglio 1905, premio Nobel 1981 per la letteratura. Di famiglia ebrea di radice sefardita, si è formato a Vienna, dove anche ha scritto o almeno [...] iniziato le sue opere più significative. Trasferitosi in Inghilterra dopo l'Anschluss, nel 1938, da allora ha vissuto a Londra. Le sollecitazioni più forti gli vennero dal clima disordinatamente vitale ...
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CONTI (Conte, Fliscus Contes), Lorenzo
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova nella contrada di S. Donato intorno al 1540 da Giacomo.
Giacomo era figlio di un medico di origine ebrea e apparteneva al ceto [...] mercantile: commerciava in sete ed era patronus di una galera; strettamente legato ai Fieschi (benché non nobile, il C. usa nella sua prima opera e nei documenti di dottorato il cognome gentilizio dell'"albergo" ...
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Scrittore tedesco (Beuthen, Alta Slesia, 1903 - Berlino 1942). Figlio di un pastore protestante, ed egli stesso di formazione teologica, esercitò la professione di giornalista a Berlino; si suicidò insieme [...] alla moglie ebrea e alla figlia di lei, per evitare la reclusione in campo di concentramento. Narratore e lirico delicato e profondo, si segnala soprattutto come autore di romanzi storici d'ispirazione cristiana. Ha scritto i romanzi Der Kahn der ...
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Scrittore tedesco di origine polacca, nato a Łódź il 30 settembre 1937 e morto a Sieseby (Schleswig-Holstein) il 14 marzo 1997. Di famiglia ebrea, crebbe nel ghetto della sua città occupata dalle truppe [...] superstite, che emigra in Israele dove muore in combattimento. In Bronsteins Kinder l'attenzione è rivolta alla generazione degli ebrei nati dopo la fine della guerra che, cresciuti in uno Stato che ha rinnegato il passato nazista, vogliono avere ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
cisessuale
agg. e s. m. e f. Nell'àmbito degli studi di genere, che, chi percepisce in modo positivo la corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. ◆ Le donne cisessuali e le donne transessuali operate vengono...