BERNERIO, Giovanni Battista
Gerhard Rill
Nato non prima del 1550, apparteneva con probabilità a una famiglia proveniente da Arco (Trento). Tuttavia, a quel che pare, già i suoi genitori, che erano al [...] spagnolo, e in particolare con il cardinale Granvelle. Il B. godeva anche, secondo il giudizio dei suoi nemici, della protezione particolare del ducadiMantova.
Quando negli anni 1570-1571 il conte Prospero d'Arco fu coinvolto in un processo del ...
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Monferrato
Regione storica del Piemonte, quasi interamente compresa nella provincia di Alessandria e in parte in quella di Asti. Il marchesato di M. si costituì (10°-11° sec.) per lo smembramento della [...] M., che nel 1575 era stato trasformato in ducato dall’imperatore Massimiliano II, succedeva il ramo Gonzaga-Nevers. L’ultimo ducadiMantova e M. fu Ferdinando Carlo, che per due volte (1681 e 1701) cedette Casale ai francesi, provocando la reazione ...
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Figlio (Parigi 1580 - Mantova 1637) di Ludovico, capostipite della linea Gonzaga-Nevers, e di Enrichetta di Clèves; assai in vista alla corte francese, fu per molto tempo nell'orbita del père Joseph, col [...] una crociata e fondò l'ordine della Milizia cristiana. Più tardi, mirò ai ducati diMantova e del Monferrato, con alterne vicende a seconda del gioco internazionale; ne prese possesso nel 1628, ma solo nel 1631 questo divenne incontrastato ...
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DI SOMMA, Tommaso
Vladimiro Sperber
Nacque a Napoli il 2 marzo 1737 da Gennaro Maria principe di Colle e Maria Spinelli dei marchesi di Fuscaldo; secondogenito, ereditò il feudo di Circello e il relativo [...] lo portò seco a Mantova per compiacere Ferdinando IV). Nel marzo 1786 venne nominato ambasciatore a Parigi. In quell'anno sposò Cristina Ruffo dei principi di Scilla, vedova di Giuseppe Piccolomini principe di Villareale e ducadi Arnalfi, "moglie ...
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Giuliano della Rovere (Albissola 1443 - Roma 1513), francescano, fu creato cardinale dallo zio Sisto IV nel 1471; dopo aver assolto numerosi incarichi politici e diplomatici, divenne potentissimo con l'elezione [...] Venezia (1510) e mosse guerra, personalmente, al ducadi Ferrara alleato della Francia. Occupata Modena e conquistata Mirandola diMantova (ag. 1512) che segnò il sorgere della potenza spagnola in Italia. Fu munifico mecenate, protettore di artisti ...
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Signore di Verona (n. 1291 - m. Treviso 1329). Figlio di Alberto I, associato nel 1308 alla signoria dal fratello Alboino, con questo fu nominato vicario imperiale di Verona da Enrico VII nel 1311; con [...] di Padova a ricorrere alla signoria di Iacopo da Carrara (1318) e quindi a quelle straniere di Enrico conte di Gorizia (1319-21) e di Ulrico di Valse ducadi e ottenendo da Lodovico il Bavaro il vicariato diMantova. L'anno dopo entrava in Treviso. Il ...
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Patriota (Migliarina, Carpi, 1798 - Modena 1831). Commerciante, di idee liberali, entrò, per il tramite di E. Misley, in contatto col duca Francesco IV di Modena e si adoperò perché questi si facesse capo [...] coi compagni di cospirazione gli accordi definitivi di azione. Fatto trasferire a Mantova dal duca in fuga per il sopravvenuto scoppio della rivoluzione, fu processato sommariamente e giustiziato (26 maggio 1831) al ritorno del ducadi Modena. ...
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Dinastia, originatasi tra il 10° e l’11° sec., che regnò sull’Italia dal 1861 al 1946. Trae nome dall’omonima regione dove inizialmente ebbe propri possedimenti, poi estesi anche al di qua delle Alpi fino [...] diMantova e che videro il coinvolgimento di Spagna e Francia e poi anche di Inghilterra e Venezia, Vittorio Amedeo I ottenne (Pace di figlio di Carlo Alberto, ducadi Genova; diresse l’assedio di Peschiera; nel 1848 rifiutò la corona di Sicilia. ...
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Nome dell’unità monetaria italiana fino al 1° gennaio 1999, data in cui è entrato in vigore l’euro (➔). La transazione dalla l. all’euro si è svolta gradatamente nel periodo compreso tra il 1° gennaio [...] (1498), toscana (1539, di Cosimo I), di Savoia (1561, di Emanuele Filiberto), anselmina (dei Gonzaga, duchi diMantova), di Modena (1611) e di Bologna (1655), da 20 bolognini, ducale (1631, di Vittorio Amedeo I, ducadi Savoia) ecc. Nella Repubblica ...
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Disco di metallo, con iscrizione e figura, coniato a ricordo di un fatto o di un personaggio (v. fig.). Si distingue dalla moneta per la mancanza di potere di scambio, per la possibilità di essere emessa [...] del 14° sec., citate nell’inventario del ducadi Berry e imitanti nel dritto monete imperiali romane, Milano e Francesco Laurana, attivi tra il 1461 e il 1466. A Mantova fiorì una scuola di medaglisti (P.I. Alari Bonacolsi detto l’Antico; G.C. Romano ...
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solino2
solino2 s. m. [der. di sole, con riferimento al tipo del sole raggiante]. – In numismatica: 1. Moneta d’argento del valore di un soldo, fatta coniare da Luigi III Gonzaga marchese di Mantova (dal 1444 al 1478), che ha per tipo il sole...
Tizio
Tìzio s. m. [dal lat. Titius]. – Nome proprio adoperato per indicare una persona indeterminata; è spesso accompagnato da altri nomi con funzione analoga (Caio e Sempronio), per indicare, anche come nome comune, una persona qualsiasi...