BELLESMANZA (Blasmanta)
Raoul Manselli
Originario di Verona e, come sembra, colà residente "in domo Gerardelli a Glara", fu vescovo cataro della Chiesa di Desenzano (anche detta Albanese, forse perché [...] (Dragowitza?), nella quale residui pauliciani, si erano fusi con elementi bogomili; in B. l'adesione al mito del dualismo radicale continuò anche quando si verificò, verso il 1230, la diffusione delle idee opposte di Giovanni di Lugio, principale ...
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MORIANI, Luigi
Floriana Colao
MORIANI, Luigi. – Nacque a Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena, il 2 gennaio 1845, da Giuseppe, ingegnere, e da Carolina Ferruzzi.
Nella facoltà giuridica senese [...] proprietà, centrale anche nell’esperienza giuridica a Roma, nel «triplice aspetto filosofico, storico, giuridico» e nel dualismo di «proprietà naturale e politica». Cogliendo i temi principali della dottrina romanistica di quegli anni, mostrò la ...
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BUCCELLA, Filippo
Domenico Caccamo
Nipote di Niccolò, che era chirurgo alla corte di Stefano Báthory, raggiunse lo zio a Cracovia quando questi, consolidata la propria posizione economica, cominciò [...] del bene: "unusquisque appetit illud, quod ipsi sit bonum". Distingueva tra "bonum apparens" e bene autentico, ma escludeva ogni dualismo tra essi: faceva infatti del vero bene l'oggetto della ragione, che deriva dai sensi ma li supera, mentre al ...
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ORLANDO, Vittorio Emanuele. – Nacque a Palermo il 19 maggio 1860, da Camillo, avvocato appartenente a una famiglia di antiche tradizioni forensi, e da Carmela Barabbino.
Compiuti gli studi classici, si [...] nel sistema del diritto positivo e affidando la costruzione scientifica del sistema al concettualismo giuridico.
A sua volta, il dualismo tra diritto e legge generava nella dottrina l’ipostatizzazione dei principi e degli istituti del sistema, con il ...
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PIETRO d'Ibernia
Michael Dunne
PIETRO d’Ibernia (de Hibernia, de Ybernia). – Nato probabilmente in Irlanda verso l’inizio del Duecento da famiglia gaelica o normanna, dopo un primo avvio agli studi [...] non appare meramente astratto visto che abbiamo prove della presenza di Catari in Campania nel Duecento). Pietro rifiuta il dualismo sia sul piano teologico sia su quello filosofico, in quanto eretico e assurdo allo stesso tempo: assurdo perché il ...
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FERRI, Luigi
Luca Lo Bianco
Nacque a Bologna il 15 giugno 1826 da Domenico e Clementina Nicoli. Appena quattordicenne, seguì la famiglia in Francia, ove il padre, scenografo e architetto decoratore, [...] in cui appaiono già tracciate le linee fondamentali della sua elaborazione, improntata fin da allora a un deciso dualismo.
Partito dall'esame delle teorie della conoscenza per affermare l'importanza della scienza moderna in opposizione al platonismo ...
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GIOVANNI da Lugio (Luio)
Gabriele Archetti
Nacque nel Bergamasco, secondo quanto afferma Raniero Sacconi, che lo chiama "Iohannes de Lugio Bergamensis" (p. 51). Molto probabilmente infatti G. proveniva [...] allo scopo di opporsi meglio all'azione dei predicatori. Oltre ad accogliere molte istanze bibliche, contestò quindi il dualismo moderato, troppo incoerente e fragile e perciò indifendibile, e volle ridurre il ruolo dei miti, largamente impiegati dal ...
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FINZI, Bruno
Roberto Maiocchi
Nato ad Inzino di Gardone Val Trompia (Brescia) il 12 febbr. 1899 da Filiberto, avvocato, e da Gisella Mauri, compì gli studi secondari in varie città italiane, seguendo [...] 1933], pp. 460-482) si occuparono del tanto discusso dualismo ondacorpuscolo presente nella teoria quantistica: per le generiche onde di in evidenza un parallelo, che serviva ad illuminare il dualismo onda-corpuscolo, tra gruppi di onde e sciami di ...
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AMENDOLA, Giovanni
Giampiero Carocci
Nacque a Napoli, da famiglia di Sarno, il 15 apr. 1882. Dopo un primo tirocinio giornalistico fatto, giovanissimo, sotto la guida di E. Arbib, l'A. prese le mosse [...] si svolse intorno al tentativo di stabilire i fondamenti di una morale formale e autonoma, pur sforzandosi di superare il dualismo kantiano, fra ragione pratica e teorica, sottolineando il concetto di volontà che l'A. derivava da Maine de Biran. Il ...
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GRAZIANO
Diego Quaglioni
Poche personalità nella storia del pensiero e dell'esperienza giuridica dell'età intermedia sono così avvolte dall'oscurità, e al tempo stesso così presenti alla tradizione, [...] in collegamento con Pasquale II" (ibid.), appare perciò come un manifesto del dualismo fondamentale tra il sacro e il secolare, nell'età in cui quel dualismo si palesa come la nervatura della costituzione nascente dell'Europa cristiana.
Quand'anche ...
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dualismo
s. m. [der. di duale; il termine compare come lat. mod., dualismus, nell’opera Historia religionis veterum Persarum (1700) di Th. Hyde]. – 1. a. Presenza, in un’organizzazione o in una concezione, di due principî fondamentali cospiranti...
dualista
s. m. e f. [der. di dualismo] (pl. m. -i). – Seguace o sostenitore del dualismo, di una concezione dualistica (in religione, in filosofia, in politica, ecc.).