Umanista (Pratovecchio prima del 1328 - Ferrara dopo il 1411); insegnò, fra il 1345 e il 1382, grammatica e retorica a Ravenna e a Venezia; si stabilì quindi a Ferrara, dove fu precettore e dal 1398 referendario di Niccolò III d'Este. Ebbe allievi Giovanni di Conversino e Giovanni Malpaghini, e fu amico del Boccaccio (che gli dedicò il Bucolicum carmen), del Petrarca (che gli dedicò il De sui ipsius ...
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Umanista (Ravenna 1346 circa - Firenze 1417). Discepolo di DonatoAlbanzani e amico di Coluccio Salutati, tra il 1364 e il 1368 fu amanuense in casa di Petrarca, e lo aiutò nel riordinamento delle Familiari, [...] il cui codice è oggi perduto, nella trascrizione di parte del Canzoniere (cod. Vat. lat. 3195) e della traduzione di Omero di Leonzio Pilato (cod. Par. lat. 7880), adoperando una scrittura semigotica esemplata ...
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Umanista (Buda 1343 - Venezia 1408). Suo padre, oriundo del Modenese, era medico di Luigi d'Angiò re d'Ungheria. Portato bambino in Italia, studiò a Ravenna, sotto DonatoAlbanzani, al cui circolo appartenne. [...] Peregrinò come maestro pubblico e privato in molte città del Veneto e dell'Emilia, e anche a Firenze. Fu cancelliere dei Carraresi (1379-82; 1393-1404) e della Repubblica di Ragusa (1383-87). Denunciò ...
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PETRARCA, Francesco
Francisco Rico
Luca Marcozzi
PETRARCA, Francesco. – Di nessun altro uomo vissuto nella sua epoca o nelle precedenti abbiamo simile mole di notizie, e per lo più da sue testimonianze, [...] tornò nuovamente a Pavia, risalendo il Po e il Ticino, e dove intraprese, secondo quanto narra al dedicatario DonatoAlbanzani (Seniles, XIII 5), la composizione della sua più importante opera filosofica, il De sui ipsius et multorum ignorantia ...
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FELICIANO, Felice (Antiquarius)
Franco Pignatti
Nacque a Verona nell'agosto del 1433 da Guglielmo il cui cognome era Da Feno, e da una Caterina figlia di un Francesco da Reggio. Il padre, trasferitosi [...] furono utilizzati per uno dei due tipi di comici della stampa del De viris illustribus del Petrarca nel volgarizzamento di DonatoAlbanzani eseguita dal F. a Poiano l'anno seguente insieme a Innocente Zileto. Alcune carte presentano solo le comici ed ...
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ESTE, Niccolò d'
Antonio Menniti Ippolito
Terzo di questo nome, nacque in Ferrara il 9 nov. 1383 dal marchese Alberto (V), signore di Ferrara, e da Isotta Albaresani.
Una tradizione tardocinquecentesca [...] 'E. a distinguersi particolarmente: affidato in gioventù dal padre Alberto alla tutela e all'insegnamento del celebre letterato DonatoAlbanzani, l'E. non divenne propriamente un principe umanista, e la sua cultura rìrnase ad un livello, secondo i ...
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DOMENICO di Silvestro (Domenico Silvestri)
Paolo Viti
Nacque a Firenze intorno al 1335 da una famiglia di origini modeste - forse il padre Silvestro (e dal patronimico derivò poi il cognome, Silvestri, [...] ora far conoscere ad una più vasta cerchia di lettori (vanno ricordati anche i volgarizzamenti del De viris illustribus di DonatoAlbanzani e del De remediis utriusque jortunae di Giovanni da San Miniato), ma anche, più in generale, per l'argomento ...
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BADOER, Bonaventura
Giorgio Cracco
Per molti autori, nacque da Marino il 22 giugno 1332. Se è giusta la data, la paternità resta da stabilire: Marino morì infatti nel 1324. Il B. entrò giovanissimo [...] agostiniana e della città di Padova", erano i soli (afferma il Petrarca in una lettera da Pavia al grammatico DonatoAlbanzani) capaci di compensarlo, con la loro vicinanza, dai morsi velenosi dei maligni. Perciò molto si dispiacque il Petrarca ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] ultimi anni della vita di Dante e stringeva nuove amicizie letterarie, tra cui quella, a cui rimarrà fino alla fine fedele, di Donato degli Albanzani.
Nel '48 - l'anno della peste - era di nuovo a Firenze, ove si stabiliva dopo la morte del padre per ...
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BARZIZZA, Gasperino (Gasparinus Barzizius; G. Bergomensis o Pergamensis)
Guido Martellotti
Era figlio di un Pietrobono, notaio, oriundo di Barzizza, paesello della Val Seriana presso Bergamo, dove la [...] meglio per la presenza di esse in codici più antichi, quale ad es. il Vat. Lat. 5223, curato probabilmente da Donato degli Albanzani). Esse illustrano l'onestà e l'affabilità del B., i suoi affetti familiari, le sue numerose amicizie (F. Zabarella, D ...
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