CAPCASA, Matteo
Alfredo Cioni
Nato a Parma, fu tipografo a Venezia negli ultimi due, decenni del sec. XV. Egli si sottoscrisse indifferentemente con la forma originale del patronimico: Capodicasa, Capcasa, [...] . Il 14 sett. 1489 pubblicò l'opuscolo di Domenico Spreti De amplitudine vastatione instauratione Ravennae;senza note di stampa 1493; se ne conoscono copie che hanno l'insegna di Lucantonio Giunta ed altre che hanno quella del C.: ciò dimostra come l ...
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FOSSATI, Maurilio
Maurilio Guasco
Nacque ad Arona, presso Novara, il 24 maggio 1876, da Giacomo e Domenica Destefanis.
Il F. percorse il normale itinerario del candidato al sacerdozio: nel seminario [...] XIX: non è certo casuale che i più noti siano giunti agli onori degli altari, con la conclusione del loro processo 1934, Giuseppe Cafasso nel 1947, suor Maria Mazzarello nel 1951, Domenico Savio nel 1954. Mancava solo L. Murialdo, che sarebbe ...
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FABIANICH, Donato
Rita Tolomeo
Nato a Pago (Dalmazia) da Giovanni, ancora ragazzo entrò nel convento dell'Assunta dei frati minori osservanti situato nella parte vecchia dell'isola, dove frequentò le [...] , in cui asseriva che sulle coste dalmate l'eresia era giunta non dal retroterra, ma via mare.
L'opera di maggiore testo, vanno ricordate: Opere edite e inedite di Gian-Domenico Stratico Zaratino, Venezia 1843; Memorie storico letterarie di alcuni ...
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GUIDOTTI, Giovanni
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1410, secondogenito di Bartolomeo di Filippo e di Chiara Guastavillani.
Il padre Bartolomeo, ricevuta nel 1371 la prima tonsura clericale, [...] erede del suo ingente patrimonio, che comprendeva anzitutto i beni giunti a lei dalla famiglia d'origine, i Guastavillani, come ancora in costruzione, nella navata sinistra della chiesa di S. Domenico e si impegnò a condurla a termine. Affidò l'opera ...
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GRIMALDI, Giacomo
Massimo Ceresa
Nacque a Bologna nel novembre 1568, da Domenico e Maddalena Gallinaria, primo di dieci figli. Poco dopo la sua nascita i genitori si trasferirono a Roma. Qui, fin dalla [...] tutto l'archivio. Compilò i seguenti indici, tutti giunti a noi in copia autografa: Index omnium scripturarum che il G. aveva conosciuto, riconobbe gli aiuti offertigli da Domenico Ranaldi, custode della Vaticana. Ancora nel 1611 intraprese la ...
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DEL ROSSO, Paolo
Simona Foà
Figlio di Pierozzo, nacque a Firenze nel luglio 1505. La famiglia, detta dei "vajai", di origine' fiorentina, apparteneva alla media borghesia artigiana della città ed era [...] il D. si ricava dalla lettera di dedica che Domenico Gamucci inviò a Giovanvincenzo Belprato conte d'Aversa: pp. 1445-58; III, p. 868; Magl. IX.78: A. M. Biscioni, Giunte alla Toscana letterata del Cinelli, t. 10, pp. 33-36; Ibid., Filze Rinuccini 27 ...
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MALERBI (Malermi, Manermi), Nicolò
Edoardo Barbieri
Nacque verosimilmente poco dopo il 1420; nulla sappiamo sulle sue origini e sul periodo della formazione e della maturità. Probabilmente "Venetus" [...] tutti spicca però la figura di Mauro Lapi, di origini toscane giunto a S. Mattia dopo una travagliata esperienza a Camaldoli, connessa Appendix, col. 264; Atti degli apostoli volgarizzati da fra Domenico Cavalca, a cura di F. Curioni, Milano 1847, pp ...
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CIBO, Gherardo
Augusto De Ferrari
Nacque a Genova nel 1512 da Aranino e da Bianca Vigeri Della Rovere, parente di Francesco Maria I duca d'Urbino e nipote di Marco Vigeri, vescovo di Senigallia. La [...] rispettivamente il conte Antonio Maurugi di Tolentino e Domenico Passionei, gonfaloniere di Urbino. Da questa famiglia natale, il C. trascorse l'adolescenza' a Roma, dove era giunto al seguito della duchessa di Camerino, Caterina Cibo da Varano, sua ...
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GARELLI, Pio Nicola
Beatrice Maschietto
Figlio del medico bolognese Giovanni Battista (1649-1732), nacque a Bologna nel 1670, e ivi ricevette la sua prima educazione nel collegio Poeti (Fantuzzi, p. [...] società colta della capitale asburgica, al punto che si è giunti a definirlo "per così dire il Papa della Repubblica degli eruditi con Nicolò Forlosia, Giuseppe Riva, Giuliano Sabbatini, Domenico Brichieri Colombi (cfr. L.A. Muratori, Epistolario ...
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DELLA TOSA, Meliorello
Massimo Tarassi
Figlio di Catalano, nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XII da una delle più ricche e potenti famiglie cittadine. Suo padre, personaggio di spicco nella [...] ricevette, l'8 giugno, gli inviati di Siena, giunti a chiedere, sulla base degli accordi che legavano in Rer. Ital. Script., 2 ed., XV, 5, p. 143; Cronaca di Luca di Domenico Manenti, ad a. MCCXXVIII, a cifra di L. Fumi, ibid., p. 293; Codice diplom ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...
termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: presso del Carnaro Ch’Italia chiude e suoi...