PESSINA, Enrico
Marco Nicola Miletti
PESSINA, Enrico. – Nato a Napoli il 7 ottobre 1828 da Raffaele (morto nel 1832) e da Carolina Pità, fu avviato agli studi umanistici dallo zio paterno Giuseppe e [...] (1845-46) quelli di Roberto Savarese (diritto romano e civile). Da questo fertile ambiente assorbì l’ Fermatosi a Livorno, su segnalazione di Giuseppe Pisanelli fu chiamato dal dittatore Luigi Carlo Farini (decreto 2 febbraio 1860, Carte Pessina, ...
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Foro Romano
Tommaso Gnoli
Il cuore pulsante di Roma antica
Nella civiltà romana, il foro era il punto d'incontro ufficiale dei cittadini di tutti i territori della Repubblica e poi dell'Impero: lì essi [...] che il più famoso ‒ tanto che infatti è conosciuto come il 'Foro Romano' per eccellenza ‒ è quello che si trova a Roma, nello spazio altare su cui venivano svolti i sacrifici in onore del dittatore. È suggestivo sapere che in quella nicchia, a più di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Sallustio e la riflessione sulla crisi
Mario Lentano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La vita di Sallustio è torbida come i tempi nei [...] suo vice. Con grande abilità, Sallustio scagiona il dittatore scomparso dall’accusa di complicità con Catilina: Cesare dei Parti, in cui è tracciato un quadro impietoso dell’imperialismo romano: i Romani sono guidati solo dalla sete di potere e di ...
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ROSATI, Giuseppe
Matteo Sanfilippo
– Nacque a Sora nel Regno di Napoli il 12 gennaio 1789, da Giovanni e da Maria Vienna Senese.
Nel dicembre del 1804 entrò nel seminario diocesano per passare a quello [...] per una sorta di identità multipla. In quanto ‘romano’ era considerato il rappresentante in loco di Propaganda Fide di Boyer, perché nel frattempo l’isola era insorta contro il presidente-dittatore. A Roma il papa gli chiese di tornare ad Haiti, ma il ...
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CIARLANTINI, Francesco (Franco)
Elisabetta Lecco
Nacque il 28 sett. 1885 a San Ginesio (in prov. di Macerata) da Girolamo e Teresa Ferroni. Negli anni giovanili compì gli studi per conseguire la patente [...] volta magnanimo e autoritario; umano, ma pur sempre dittatore; vicino ai piccoli problemi della gente comune, ma d. fascismo. I libri coloniali, Roma 1934, p. 16; Bibl. dell'Impero romano (Colonie e possedimenti), Roma 1937, pp. 14, 56, 127, 199; P. ...
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MASSEI, Carlo
Antonio Chiavistelli
– Nacque a Lucca il 31 ag. 1793 da Pier Francesco Giuseppe e da Laura Burlamacchi, sposata dopo la morte della prima moglie Rosa Caterina Graziani.
La famiglia Massei [...] 1822 fu iscritto nell’albo degli avvocati di Roma.
Il soggiorno romano fornì al M. l’occasione per allargare le proprie conoscenze e C. Pigli, caduto in disgrazia presso il dittatore.
Proprio l’intensa partecipazione al governo democratico e ...
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SBARDELLOTTO, Angelo Pellegrino
Giuseppe Galzerano
– Nacque a Mel (Belluno) il 1° agosto 1907 dal mugnaio Luigi (1876-1949) e da Giovanna Dall’Omo (1880-1970).
Quintogenito di dieci figli, fu stalliere [...] del figlio, distrusse la lettera. Un altro confidente – il romano Andrea Vari – lo definì «uno dei principali anarchici». Il 29 ore di vita di aver avuto la possibilità di colpire il dittatore, ma di aver rinunciato perché c’era il rischio di ...
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PIOVENE, Agostino Gaetano
Francesco Giuntini
PIOVENE, Agostino Gaetano. – Nacque a Venezia il 17 ottobre 1671, figlio primogenito del conte Coriolano e di Cecilia Soranzo.
Scarse sono le notizie sulla [...] Grimani. Per carnevale scrisse un dramma di soggetto romano, Publio Cornelio Scipione (musica di Carlo Francesco vide Piovene impegnato anche nell’adattamento del Lucio Papirio dittatore di Zeno, sembra cessare del tutto la collaborazione con ...
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MORGAGNI, Manlio
Mauro Forno
MORGAGNI, Manlio. – Nacque il 3 giugno 1879 a Forlì da Andrea, un agente di assicurazioni di sentimenti mazziniani, e da Giulitta Monti, una maestra elementare originaria [...] all’andamento della guerra e alle stesse condizioni fisiche e morali del dittatore. Lo stesso 25 luglio 1943 – unico gerarca a giungere a diede puntuali disposizioni affinché il suo sontuoso immobile romano, situato in via Nibby, fosse donato al ...
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VENERUCCI, Giovanni
Giuseppe Ferraro
– Nacque a Rimini il 2 novembre 1808, secondogenito di Carlo e di Francesca Manfroni.
Di estrazione popolana, sin da piccolo fu costretto a lavorare come operaio [...] e dell’indipendenza d’Italia, Rimini 1911; G. Sforza, Il dittatore di Modena Biagio Nardi e il suo nepote Anacarsi, Milano-Roma-Napoli .; L. Tosi, Nuovi documenti su G. V., in Il popolo romano, 24 luglio 1937; A. Bonanni Caione, I disertori. Vita e ...
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cincinnato
s. m. – Chi, dopo aver prestato la sua opera alla patria, non insuperbisce, ma si ritira a vita semplice e modesta. È un uso antonomastico del nome di Lucio Quinzio Cincinnato, console romano nel 460 a. C., dittatore nel 458, del...
magistrato
s. m. [dal lat. magistratus -us, der. di magister «capo, soprintendente»]. – 1. a. Nel linguaggio amministr., e anche letter., del passato, con sign. generico (che continua quello originario latino), persona, oppure organismo, che...