forza
fòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] . ◆ [MCC] Teorema della conservazione del risultante e del momento risultante delle f.: afferma che la risultante e il momento risultante di tutte le f. agenti su un sistema isolato (discreto o continuo), di qualsiasi natura, sono sempre nulli, cioè ...
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L'Ottocento: fisica. Il caso francese
Matthias Dörries
Il caso francese
A metà del XIX sec., il laboratorio di Henri-Victor Regnault (1810-1878) al Collège de France di Parigi figurava come il più promettente [...] dove svolse anche un discreto lavoro di ricerca. La permanenza a Giessen lasciò una forte e duratura impressione su Regnault lungo termine, creando un lavoro collettivo giornaliero econtinuo; inoltre, esso è stato l'unico a usufruire di un generoso ...
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particella
particèlla [Lat. particella, var. popolare di particula, dim. di pars partis "parte"] [LSF] Generic., parte molto piccola di qualcosa, cioè di un corpo o di una sostanza o di una qualche forma [...] sec. e spec. nel 20° secolo. Grosso modo, questa evoluzione può essere vista, in chiave fenomenologica, come un continuo tendere per es., dei fotoni, è sempre inscindibilmente associato al carattere particellare, discretoe localizzato; nel limite non ...
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Markov Andrej Andreevic senior
Markov 〈màrkëf〉 Andrej Andreevič senior [STF] (Rjazan 1856 - Pietrogrado 1922) Prof. di matematica nell'univ. di Pietroburgo (1886). ◆ [PRB] Catena di M.: processo stocastico [...] in cui lo spazio degli stati è costituito da un insieme discretoe in cui la probabilità di trovare il sistema in un v. processi stocastici: IV 608 e. ◆ [PRB] Processo quantistico di M. con parametro continuo: v. probabilità quantistica: IV ...
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spettroscopia Settore della scienza che ha per oggetto lo studio degli spettri delle radiazioni elettromagnetiche e corpuscolari. Anche, più specificatamente, il metodo relativo alla produzione e all’analisi [...] di ioni in fasci veloci, si può usare una sorgente laser continuae far intersecare al fascio di luce il fascio di ioni: se è immediata in termini di livelli energetici e di transizioni tra di essi: a ciascun nucleo è associato un insieme discreto ...
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In fisica e tecnica, termine usato, con diverse specificazioni, per indicare varie grandezze, scalari o vettoriali, aventi in comune il fatto di poter essere definite come prodotto di una certa altra grandezza [...] di π. La definizione si estende in modo ovvio ai sistemi. Per un sistema discreto il m. statico è la somma algebrica,
dei m. statici dei singoli punti; per un sistema continuo Ω è l’integrale esteso a Ω, ʃΩμhdω, del m. statico elementare (μ densità ...
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Fisica
Variazione temporale del valore o dell’intensità di una grandezza fisica.
In ottica, un raggio luminoso si dice modulato se la sua intensità varia nel tempo secondo una legge nota. La m. della luce [...] ricezione.
Distinguendo i vari casi in cui il segnale m(t) è di tipo analogico (messaggio continuo) o di tipo campionato (messaggio discreto), in cui la portante p(t) è a sua volta continua o numerica, le m. si definiscono analogiche quando i segnali ...
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Nel calcolo delle probabilità (dal gr. στοχαστικός «congetturale»), lo stesso di casuale e aleatorio. Per estensione, nel linguaggio scientifico, si dice di strumento, procedimento, teoria, modello atti [...] diverse; i casi più importanti si hanno quando T è la retta (processi a parametro continuo) o l’insieme dei numeri interi (si ha cioè successione di variabili casuali: processi a parametro discreto). Il parametro t ha spesso il significato di tempo ...
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Centro di gravità di un insieme discreto di n masse m1, m2, ... mi ,... mn, concentrate in altrettanti punti P1, P2, ... Pi, ... Pn, coincidente col centro di un sistema di n vettori paralleli e concordi [...] da
Se, anziché con un sistema discreto, si ha a che fare con un sistema continuo S, valgono formule analoghe che si mi e gli integrali alle sommatorie. Si ha cioè per un sistema continuo:
Se poi il sistema continuoè omogeneo, ρ è costante e nelle ...
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Ottica
Mario Bertolotti
Luigi Alberto Lugiato
Alice Sinatra
(XXV, p. 776; App. II, ii, p. 472; III, ii, p. 338; V, iii, p. 803; v. ottica non lineare, App. IV, ii, p. 701)
Ottica non lineare
di Mario [...] β₂=-2 ps²/km è 10 mW.
È possibile avere anche solitoni spaziali, cioè propagazione di fasci in continua in mezzi non lineari l'energia non può assumere tutti i valori ma è limitata a un insieme discreto di livelli En=(n+1/2)ℏω enumerati da ...
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discreto
discréto agg. [dal lat. discretus, part. pass. di discernĕre «discernere»]. – 1. letter. ant. a. Che ha discrezione, cioè capacità di discernimento: appo coloro che d. erano (Boccaccio); anni d., gli anni della discrezione, l’età...
telemisurazione
telemiṡurazióne s. f. [comp. di tele- e misurazione]. – Misurazione a distanza di una grandezza che varia in modo continuo o discreto, effettuata mediante telestrumenti che ne rilevano il valore con una cadenza fissa o variabile...