DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] del liberismo; finì però col rinunciare all'impresa. Coprendo il disavanzo del Giornale degli economisti, neassunse di fatto, nel periodo 1897 inferiori. Il D. giustifica il potere impositivo statale con la teoria dello Stato "fattore di produzione ...
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CARLI, Guido
Paolo Savona
Nacque a Brescia il 28 marzo 1914 da Filippo e da Egina Chiaretti.
Il padre, sociologo ed economista, esponente di primo piano del movimento nazionalista, fu per oltre vent’anni [...] Essi respingono la tesi che il rifiuto di finanziare disavanzi del bilancio pubblico (che fanno perdere il controllo della all’uscita dalla Confindustria delle imprese a prevalente partecipazione statale e alla creazione dell’Intersind (1960).
Per ...
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BIANCHI, Riccardo
Franco Bonelli
Nato a Casale Monferrato il 20 ag. 1854 da Giuseppe, ingegnere del genio civile e poi del genio militare, e da Augusta Negri di Sanfront, ultimato nel 1875 il primo [...] retribuzioni; avvalendosi del fatto che l'ordinamento dell'azienda statale gli conferiva poteri non diversi da quelli che nei ai servizi ferroviari, con un esame delle cause del disavanzo e le proposte di una politica che doveva opporre resistenza ...
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COSTA, Angelo
Cinzia Cassani
Piero Craveri
Nacque a Genova, terzo di sette figli, il 18 apr. 1901 da Federico e Beatrice De Ferrari. La famiglia, originaria dal sec. XVI di Santa Margherita Ligure, [...] la stabilizzazione della lira, la riduzione del disavanzo pubblico e la connessa manovra creditizia, il , l'ascesa rampante della nuova borghesia di Stato, dalle partecipazioni statali alla chimica, proprio in quegli anni in pieno sviluppo. Il ...
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