Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] . 10, 1-16). La pecorella smarrita è il genere umano del quale il Verbo, attraverso l'incarnazione, ha assunto la natura, riavvicinandolo a Dio. Dell'interpretazione cristologica ci si servì soprattutto contro le teorie ariane e apollinariste: l'a. è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] confini del mondo sensibile, l’azione conservatrice di Dio continua con una specie di creazione assidua e dei suoi atti riformatori viene interpretato dall’autore come l’incarnazione provvidenziale del pontefice da lui stesso preconizzato: ora l’ ...
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LAZZATI, Giuseppe
Nicola Raponi
Figlio di Carlo e Angela Mezzanotte, nacque a Milano il 22 giugno 1909, quarto di otto fratelli.
Dal 1915 iniziò le elementari a Milano, alla scuola Vittoria Colonna, [...] 11 s.). F. Traniello ha sottolineato com'egli abbia incarnato un modello di cristianesimo "irrorato di cultura, ma mai è quello di P. Vanzan, Il mondo, la Chiesa e il regno di Dio nella vita e opera di uno "starez" occidentale, in G. L.: vivere da ...
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BARILLI, Giuseppe (pseudon. Quirico Filopanti)
Luigi Lotti
Nato il 20 apr. 1812 alla Riccardina di Budrio, nel Bolognese, da padre falegname, studiò a Bologna nel seminario arcivescovile e successivamente [...] quali, Emmanuele, si sarebbe più volte incarnato - la più importante incarnazione essendo quella in Gesù Cristo - per 1894; A. Conti, Cenno sopra un libro del Prof. Filopanti "Dio esiste" e sulle opposizioni del materialismo e panteismo,in La Rasse ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...]
28 Nella I Clem. (fine I secolo) viene rilevata solo l’azione soteriologica del Cristo incarnato; nel Pastore di Erma (metà II secolo) si parla del Figlio di Dio anche in riferimento alla sua preesistenza alla creazione del mondo e alla sua funzione ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. La diffusione della scienza europea
Florence C. Hsia
La diffusione della scienza europea
Verso la fine del XVI sec., il pittore fiammingo Jan van der [...] dalla figura di Vespucci, e il nuovo mondo selvaggio, incarnato da una donna seminuda, strappata al sonno dall'arrivo in cui si affermava che la cometa era un segno inviato da Dio ai coloni inglesi per stimolarne il pentimento e il risveglio morale. ...
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Iconografia di Costantino
L’invenzione di una nuova immagine imperiale
Fabio Guidetti
Nel genere della ritrattistica romana il periodo costantiniano rappresenta un importante momento di riflessione [...] caro agli imperatori militari fin dal tempo di Aureliano, e il nuovo dio dei Cristiani, che in questo momento fa la sua prima comparsa come certa pinguedine, ben visibile nella plasticità dell’incarnato, che rende irriconoscibili il profilo del mento ...
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Tradizioni, culto e dottrine nel mondo bulgaro
Krassimir Stantchev
Vassja Velinova
Il tema e l’immagine di Costantino entrano nella cultura bulgara con la conversione del primo impero bulgaro (681-1018) [...] ricorda che il vero grande zar è quello «che è Zar e Signore e Dio sopra tutto e prima di tutto» e che «di Lui ha predicato anche il Figlio il quale, però, più che da Gesù è incarnato dal Santo, cioè da san Costantino. Strettamente legata alla figura ...
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Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] si decidono a rivelare che la croce è il simbolo dell’unico vero Dio, che fu crocifisso a Gerusalemme. La strofa successiva (vv. 129-60 ammonta a tredici «indizioni»29, dieci dalla creazione all’incarnazione e tre dalla venuta di Cristo alla fine dei ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] ’angustissimo Imperadore poteva bene restituire un po’ di terra al Sig. Dio, che gli havea donato un tesoro di paradiso. Erasi già avverata nel di sovrano cristiano – quello che avrebbe incarnato Teodosio, che nella narrazione di Tillemont diventava ...
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incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; usato quasi esclusivam. nel rifl., riferito...
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...