Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] scritta della lingua italiana. Analisi di testi dalle origini al secolo XVIII, Roma, Bonacci.
Ferguson, Charles A. (1959), Diglossia, «Word» 15, pp. 325-340.
Fiorelli, Pietro (1994), La lingua del diritto e dell’amministrazione, in Serianni & ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] .
Secondo un’opinione condivisa, la scrittura del volgare è preceduta e poi accompagnata da una situazione di diglossia (➔ bilinguismo e diglossia), in cui le parlate romanze si vanno formando sullo sfondo di un persistente uso del latino come lingua ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Scienza e cultura popolare
Tony Hunt
Scienza e cultura popolare
Nonostante le difficoltà di definire e di giustificare l'espressione [...] in una stessa comunità di due lingue socialmente differenziate e gerarchizzate è un fenomeno noto come 'diglossia' e spesso è proprio una situazione di diglossia che permette alla cultura popolare di conservarsi. Il concetto di 'scienza popolare' in ...
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Sistema linguistico di ambito geografico o culturale per lo più limitato, che non ha raggiunto o che ha perduto autonomia e prestigio di fronte agli altri sistemi con i quali costituisce geneticamente [...] ., specie se questo ha molti punti di contatto con quella; spesso, in questi casi, si determinano piuttosto situazioni di diglossia, nelle quali il d. si pone come varietà diastratica bassa di comunicazione all’interno di cerchie familiari o comunque ...
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Si dice spesso che la lingua franca parlata dal X secolo negli ambiti marittimi e mercantili del Mediterraneo avesse una base italiana o spagnola nel bacino occidentale e una base veneziana in quello orientale [...] cadde presto sotto i Franchi (1192), i Genovesi (1374) e i Veneziani (1474), ma mantenne a lungo la diglossia (➔ bilinguismo e diglossia) con il francese lingua alta e il ciprioto lingua parlata, poiché i Franchi insediati nell’isola erano un quarto ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] può quindi considerare come una forma molto avanzata di commutazione di codice e di competenza comunicativa bilingue (➔ bilinguismo e diglossia). L’altra accezione di mistilinguismo rimanda al concetto di lingua mista. Si tratta in questi casi non di ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] dirigistici dall’alto. Tra gli obiettivi della censura fascista, l’uso del dialetto arretrò, ma la diglossia (➔ bilinguismo e diglossia) rimase diffusa, se nel 1951 «per oltre quattro quinti della popolazione italiana il dialetto era ancora ...
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diglossia
diglossìa s. f. [comp. di di-2 e del gr. γλῶσσα «lingua»; per il sign. 1, cfr. il gr. mod. διγλωσσία, der. di δίγλωσσος «bilingue»]. – 1. In linguistica, coesistenza, in una stessa comunità sociale, di due sistemi linguistici, di...
-glossia
-glossìa [der. del gr. γλῶσσα «lingua»]. – Secondo elemento di parole composte derivate dal greco o formate modernamente, nelle quali indica riferimento alla lingua, sia come organo anatomico (per es. anchiloglossia, macroglossia),...