Sistematica. - Le definizioni e delimitazioni degli ordini, famiglie, generi e specie nella classe degli Schizomiceti-raggruppante i batterî - sono periodicamente oggetto di revisione, soprattutto ai livelli [...] . - Essenzialmente lipoproteica, è la sede della permeabilità differenziale e di molte attività enzimatiche. Pertanto non è dissimile degli individui componenti una coltura, ad opera di un agente esterno (chimico o fisico) sono, in tutti i casi noti ...
Leggi Tutto
(App. IV, i, p. 291; V, i, p. 378)
Le conoscenze acquisite sulla struttura e la funzione degli acidi nucleici (v. nucleici, acidi, App. IV e V; riproduzione, XXIX, App. III, IV e V; genetica, XVI, App. [...] correlata alla fase di sviluppo. Tale espressione differenziale si ottiene attraverso l'interazione di fattori trascrizionali genoma con frequenza più alta il gene introdotto dall'esterno. In sistemi sperimentali viene riportato un numero sempre ...
Leggi Tutto
TERMODINAMICA (XXXIII, p. 573)
Mario Ageno
Donato M. Fontana - Gino Parolini
Il secondo principio della termodinamica in biologia - Per la generalità dei suoi principi, la t. costituisce lo strumento [...] tali leggi possono essere espresse sotto forma differenziale.
Conservazione della massa. - Per un risulta, per le [3], [5], [6]
Si definisce anche il "flusso esterno di entropia" come differenza di Jst meno il flusso di entropia dovuto al flusso di ...
Leggi Tutto
Immunopatologia
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 622)
Gli aspetti più rilevanti nell'ambito dell'immunologia hanno riguardato, negli anni Novanta, varie malattie, con una migliore definizione [...] è importante non tanto perché la diagnosi differenziale con altre forme di ipogammaglobulinemia possa modificare intracitoplasmatico, una regione transmembrana, e una componente all'esterno della cellula. Sui linfociti B si trova una molecola ...
Leggi Tutto
Nella sua fase più recente di sviluppo la scienza ecologica si è rivolta a considerare, oltre le relazioni ambientali degli organismi (animali e vegetali) come singoli individui, soprattutto le relazioni [...] fisiologia: per l'ecologo si tratta di definire "l'ambiente esterno" di un organismo, sia come individuo, sia come specie, ; 3) l'attuazione di prove geografiche e l'analisi differenziale dei rendimenti per misurare l'effetto (positivo o negativo) ...
Leggi Tutto
Per quanto riguarda il c. (v. anche citogenetica, in App. IV, i, p. 458; citologia, X, p. 467; App. II, i, p. 626; IV, i, p. 467; genetica, XVI, p. 513; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. [...] citoplasma con il polo centromerico rivolto verso l'esterno dell'embrione, mentre quello telomerico rivolto all'interno fasi del ciclo cellulare e mitotico e permettere un accesso differenziale alla trascrizione di segmenti diversi del DNA. Mentre la ...
Leggi Tutto
NEUROBIOLOGIA
János Szentágothai
Giorgio Macchi e Marina Bentivoglio
Organizzazione neuronale cerebrale e cerebellare di János Szentágothai
sommario: 1. Introduzione generale: formazioni laminari del [...] parecchi strati, subito dopo in un unica fila tra lo strato granulare esterno e i nuclei cerebellari profondi. È quindi al 22° giorno che permane come singola afferenza; 3) una crescita differenziale delle parti neuronali che partecipano alla sinapsi, ...
Leggi Tutto
Evoluzione
Giuseppe Montalenti
Luigi L. Cavalli-Sforza
di Giuseppe Montalenti, Luigi L. Cavalli-Sforza
EVOLUZIONE
L'evoluzionismo nella cultura del XX secolo di Giuseppe Montalenti
sommario: 1. Introduzione. [...] questa evoluzione è indipendente dalla varietà dei fattori esterni di essa; 3) malgrado ciò, l'evoluzione filogenetica non è rettilinea, ma è (dicotomicamente) ramificata per divisioni differenziali che avvengono nell'idioplasma specifico per effetto ...
Leggi Tutto
Adattamento
Giorgio Morpurgo e Richard Ch. Lewontin
di Giorgio Morpurgo e Richard Ch. Lewontin
ADATTAMENTO
Adattamento fisiologico di Giorgio Morpurgo
sommario: 1. Introduzione. 2. L'adattamento fisiologico [...] la temperatura del corpo non scende sotto i 4 °C anche se quella esterna si abbassa notevolmente al di sotto di questo valore.
Come si vede, prevede l'aumento dei genotipi basato sulla riproduzione differenziale dei geni. Così, benché un genitore ...
Leggi Tutto
Embriologia
Alberto Monroy
di Alberto Monroy
Embriologia
sommario: 1. Introduzione generale. 2. La ricerca embriologica nella prima metà del secolo. a) Regolazione e prelocalizzazione. b) Induzione [...] esempio, se la polarità dipenda da una distribuzione qualitativamente differenziale degli mRNA e/o delle proteine nelle varie regioni nell'embrione da una zona del mesoderma situata all'esterno del corpo embrionale (come nei Pesci, Rettili, Uccelli ...
Leggi Tutto
geometria
geometrìa s. f. [dal lat. geometrĭa, gr. γεωμετρία, comp. di γῆ «terra» (v. geo-) e -μετρία «misurazione» (v. -metria)]. – 1. In senso ampio e generico, lo studio dello spazio e delle figure spaziali, originariamente sviluppatosi...
ruota
ruòta (region. o ant. e letter. ròta) s. f. [lat. rôta]. – 1. Organo meccanico a forma di disco, che può ruotare attorno a un asse passante per il suo centro e contemporaneamente, in taluni casi, spostarsi in direzione perpendicolare...