Cristianesimo
Bruno Forte
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il Nord del mondo: la crisi della modernità occidentale e la teologia come riserva di senso: a) Europa: verso la sintesi teologica e i ‛sistemi [...] muro di Berlino). Questa deriva è così rappresentata da Max Horkheimer e Theodor W. Adorno all'inizio della loro Dialettica dell'illuminismo: ‟L'illuminismo, nel senso più ampio di pensiero in continuo progresso, ha perseguito da sempre l'obiettivo ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] (note solo attraverso quest'opera di B.) e di Cicerone. Nel quarto si espongono le somiglianze e le differenze fra loci dialettici e loci retorici.
Nel De Divisione vengono distinti quattro tipi di divisione: del genere in specie, del tutto in parti ...
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Sacro
Giovanni Filoramo
Introduzione
Una presentazione della categoria del sacro non può non iniziare constatando la contraddizione di fondo di fronte a cui si trovano oggi le scienze sociali. Per un [...] a cogliere le costanti delle sue manifestazioni, indagandone i tipi di relazioni con le varie realtà umane. Nella sua peculiare dialettica, esso è il fondamento della vita religiosa, che in questo senso si presenta come l'insieme dei rapporti tra l ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] in seno al cattolicesimo. Dopo la Prima guerra mondiale prende forma, nella t. protestante, la nuova corrente della ‘t. dialettica’, legata ai nomi di K. Barth, R. Bultmann, F. Gogarten, E. Brunner, i quali parlano di ‘rivoluzione copernicana’ in ...
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BANDUR (Bandurović), Matteo (Banduri Anselmo Maria)
Salvatore Impellizzeri
Salvatore Rotta
Nacque da Matteo e da Deša Volanti, sorella del vescovo di Stagno (Ston) Francesco Volanti, a Ragusa (Dubrovnik) [...] dei SS. Giacomo e Filippo presso Ragusa "ad graviora litterarum studia totum se impulit" (Cerva). Ascoltò prima dialettica nel monastero suddetto dal domenicano Alberto de Taddei; studiò poi filosofia ("philosophiae curriculum absolvit") in quello di ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] estranee all’individualismo liberale divenuto regola di Stato, per chieder la loro completa interdizione. Il risultato di questa dialettica fu alla fine una sorta di compromesso, che tolse agli istituti di vita consacrata ogni forma di riconoscimento ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] di un austero rigorismo religioso. Il giansenismo non è, peraltro, l'unico movimento con cui la Chiesa entrò in dialettica nella seconda metà del sec. XVII. Correnti di profondo misticismo e di richiamo alla purezza evangelica maturarono nel corso ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] Mediante tale distinzione la mente umana tenta di cogliere i momenti del descensus e del reditus, seguendo i due procedimenti della dialettica: la διαιρετική (metodo della divisione) e l'ἀνάλυσις (metodo risolutivo che riconduce al principio); tale ...
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ANSELMO da Besate
Cinzio Violante
Nacque probabilmente a Besate (località sulla riva sinistra del Ticino, fra Milano e Pavia), che gli diede la denominazione, mentre l'appellativo di "peripatetico", [...] forma di lettera indirizzata al cugino Rotilando e ritorce contro di questo accuse morali e polemiche circa la retorica e la dialettica,accuse e polemiche che l'autore immagina già rivolte a lui stesso dal suo antagonista. P, al tempo stesso un testo ...
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BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] la guida dei precettori Galeazzo Capra e Bruto Guarini da Fano e frequentò le pubbliche lezioni di filosofia logica e dialettica di Federico Pendasio e Fiaminio Papazoni. Ma dal punto di vista intellettuale il periodo bolognese non lasciò in lui ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...