Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] modo ordinato occorre, infatti, definire, per prima cosa, l'oggetto della propria indagine (il quid sit); ma, ancora prima di definire, il dialettico deve stabilire se la cosa di cui parla è o non è, così come deve essere attento, alla maniera di un ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] C-475 A), e il discepolo gliene chiede ragione; questi risponde che le ha omesse perché entrambe sono articolazioni della dialettica e perché trattano non della natura delle cose, come le altre arti, ma di invenzioni umane (argumenta [...] ex humanis ...
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Scrittrice inglese (Londra 1929 - Louth 1995). Sin dai primi romanzi (Hackenfeller's ape, 1953; The king of a rainy country, 1956), di stampo prettamente naturalistico, la B. dispiega una notevole capacità [...] dialettica che sfocia spesso in un atteggiamento di tipo didascalico. La sua concezione della vita vista come lotta dinamica fra eros e morte è di derivazione freudiana; dell'uomo, animale distruttore destinato a sua volta all'autodistruzione, ...
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VEGIO, Maffeo
Angiolo Gambaro
Umanista, nato a Lodi nel 1407, morto a Roma nel 1458.
Compiuti gli studî di lettere a Milano, passò all'università di Pavia per attendere alla dialettica e alla giurisprudenza [...] e vi strinse grande familiarità con molti illustri personaggi. Ammiratore di Virgilio, compose (1427) un XIII libro da aggiungere all'Eneide, i poemetti Astyanax (1430), Velleris aurei libri IV, e la satira ...
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SABATO, Ernesto
Ruggero Jacobbi
Scrittore argentino, nato a Rojas (Buenos Aires) il 23 luglio 1911. Dopo studi irregolari di fisica e di filosofia, che lasciarono comunque un segno indelebile nella [...] sua mente riflessiva e dialettica, si dedicò al giornalismo e visse a lungo a Parigi, dove entrò in contatto con A. Breton e col gruppo trotzkista-surrealista degli anni della guerra civile spagnola e del Fronte Popolare. Rientrato in patria allo ...
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VERGERIO, Pietro Paolo, il Vecchio
Angiolo Gambaro
Umanista, nato a Capodistria nel 1370, morto a Budapest l'8 luglio 1444.
Fatti i primi studî nella città natale e a Padova, nel 1386 va a Firenze a [...] insegnar dialettica e vi contrae amicizia con Coluccio Salutati e con Francesco Zabarella, futuro cardinale. Dal 1388 al 1390 è lettore di logica nello Studio di Bologna, dove scrive la commedia di tipo terenziano Paulus. Dal 1390 al 1397 lo ...
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Filosofia
Nel linguaggio filosofico, originariamente indicava un generale rapporto di opposizione fra due concetti. Aristotele per primo ne teorizzò i vari aspetti. Da Kant in poi, a. significa il termine [...] dell’opposizione stessa. Precisamente, per Kant, l’a. è la proposizione che, in un’antinomia, contraddice la tesi. Nella dialettica hegeliana, l’a., generatasi in seno alla tesi, si risolve con essa nella sintesi, conciliatrice e insieme superatrice ...
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La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] precettistica retorica successiva, ma fu letto in particolare come un testo di politica, psicologia ed etica (e certamente anche di dialettica) più che per la teoria retorica in sé, anche se aprì filoni (come quello dello studio della metafora e in ...
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ALLEGRETTI, Giacomo
Filippo Valenti
Nacque, presumibilmente, a Ravenna, da Leonardo Allegretti, appartenente a famiglia guelfa di Forlì, in un anno da porsi tra quelli immediatamente precedenti il 1326. [...] abbastanza fondata (cfr. Massera, p. 156) che nel 1357 leggesse filosofia nello Studio bolognese; certo, nel 1358-59 fu lettore di dialettica e di filosofia a Firenze, dove rimase almeno fino al 1365.Benché se ne perdano poi le tracce, è indubbio che ...
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MAGNANINI, Ottavio
Lorenzo Carpané
Ottavio Nacque a Ferrara il 14 febbr. 1574 da Giovanni Filippo e da Giulia Coati.
Frequentò le scuole dei gesuiti e proseguì gli studi di filosofia sotto la guida [...] (Ferrara, Biblioteca comunale Ariostea, Mss., cl. I, 175), tra cui la prolusione tenuta nel 1595, quando iniziò l'insegnamento di dialettica (cc. 271r-276r) e altre probabilmente del 1610-13.
Il M. ebbe un ruolo di primo piano nella vita culturale e ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...