Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] 'inizio del 20° secolo, la denominazione di danza libera, considerata da un punto di vista essenzialmente dinamico, in una dialettica di forze risultanti dalla messa in valore delle energie naturali del corpo umano. La danza accademica aspira a una ...
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Distribuzione
Sergio Toffetti
La d., o noleggio, è il settore dell'attività cinematografica che si pone tra la produzione (v.) e l'esercizio (v. impresa) per favorire la diffusione commerciale dei film [...] e dall'altro si consorziarono per entrare direttamente nella produzione. Si istituì così, fin da subito, una dialettica tra concentrazioni monopolistiche e imprese indipendenti che tuttora contrassegna l'economia dell'audiovisivo. Grandi conglomerati ...
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Herrmann, Bernard
Ermanno Comuzio
Compositore statunitense, nato a New York il 29 giugno 1911 e morto ivi il 23 dicembre 1975. Fu uno dei musicisti più capaci e ispirati del mondo del cinema per il [...] Gassmann e Oskar Sala, mentre per Marnie (1964) la colonna sonora, affidata alla grande orchestra sinfonica, si basa sulla dialettica continua e febbricitante di due temi, uno per la 'normalità' e l'altro per i turbamenti psichici della protagonista ...
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Découpage
Michel Marie
Il termine découpage è usato in almeno due o tre accezioni, concernenti la tecnica, l'estetica e la teoria del cinema. Esso designa un'operazione tecnica, l'azione di découper [...] tempo, in parte previsto nel corso delle riprese e completato poi durante il montaggio. Secondo Burch, è attraverso questa nozione dialettica di d. spazio-temporale che si può definire e quindi analizzare la forma stessa di un film, il suo divenire ...
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Scena
Michel Marie
Derivata dal termine greco skené, che designava una costruzione in legno provvisoria o molto leggera (come, per es., una struttura di tavole o un'impalcatura) e, in particolare, la [...] i cineasti sovietici, come Dziga Vertov e Sergej M. Ejzenštejn, avevano denunciato l'idealismo di questo procedimento che prescinde dalla dialettica del montaggio, così come più tardi i sostenitori di un cinema 'di decostruzione' (tra cui Godard e le ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] nazionalità sovietiche.
Se si adotta la moderna tassinomia linguistica fondata su più nodi gerarchicamente ordinati (dal phylum al dialetto, cfr. Ruhlen 19912), è possibile osservare all'interno dei confini sovietici non meno di sei phyla linguistici ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] Fu questo il nodo concettuale di fondo del cinema della realtà proposto dai C. du c.: un cinema che esibisce la dialettica di formatività e materiali che ne costituisce il fondamentale paradosso estetico. E fu il nodo che unificò e catalizzò i temi ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] ove domina la medesima estetica di manipolazione competente degli stati di tensione dello spettatore e un analogo interesse verso la dialettica che si instaura tra ordine costituito e mondi dell'illegalità, come nei confronti di una fenomenologia non ...
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Lang, Fritz (propr. Friedrich Christian Anton)
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense nel 1935, nato a Vienna il 5 dicembre 1890 e morto a Los Angeles il [...] disperata autodifesa, le ragioni dell'impulso irrefrenabile a uccidere, cui, pur volendolo, non riesce a sottrarsi. È la grande dialettica del Male e della Giustizia, che ha sempre ossessionato Lang. Il 'mostro' non è solo tra noi ‒ mimetizzato in ...
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Murnau, Friedrich Wilhelm
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Friedrich Wilhelm Plumpe, regista cinematografico tedesco, nato a Bielefeld il 28 dicembre 1888 e morto a Santa Barbara (California) l'11 [...] esterni ricostruiti in studio: dalla Breslavia di Phantom agli avveniristici modelli di Faust. Tuttavia anche la dialettica tra l'ispirazione pittorica e le ardite costruzioni architettoniche esaurisce solo in parte la ricchezza concettuale dell ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...