Rashōmon
Dario Tomasi
(Giappone 1950, Rashomon, bianco e nero, 88m); regia: Kurosawa Akira; produzione: Minoru Jingo per Daiei; soggetto: dai racconti Rashōmon e Yabu no naka (Nel bosco) di Akutagawa [...] delle scene di testimonianza, la penombra del bosco in cui accade l'omicidio. Tutto il film è in realtà pervaso da questa dialettica di luci e ombre che rinvia a quella di bene e male, realtà e menzogna, ragione e passione. Il gesto finale del ...
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Saikaku ichidai onna
Dario Tomasi
(Giappone 1952, Vita di O-Haru, donna galante, bianco e nero, 148m); regia: Mizoguchi Kenji; produzione: Kōi Hideo per Shin-Tōhō; soggetto: dal romanzo Koshoku ichidai [...] di unirsi per un'ultima volta al figlio ‒ è contrassegnata da movimenti di macchina che conducono a un'espressiva dialettica di stasi e movimento, ripresa probabilmente dal teatro tradizionale nipponico. Tra i tanti long takes del film, infine, si ...
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Lettura in pubblico o dizione a memoria di un testo, o interpretazione di un’opera o di parte di un’opera teatrale, cinematografica, radiofonica o televisiva.
La r. teatrale
È l’arte di rendere fisicamente [...] ha mosso Brecht per la teoria della r. ‘straniata’: l’interprete non deve diventare il personaggio ma presentarlo allo spettatore nella sua dialettica. Da ricordare, inoltre, la teoria della r. di E.G. Craig, che definisce l’attore una sorta di super ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] da una parte all'idealizzazione di matrice classicista (si tratti del bello e del sublime); dall'altra, a una dialettica adesione all'hic et nunc di stampo prima barbarico, poi più raffinatamente mediato (basti pensare alla cultura artistica romanica ...
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Dispositivo cinematografico
Lucilla Albano
Per 'dispositivo cinematografico' si intende una delle forme simboliche in cui si è organizzata la rappresentazione del mondo tramite la visione (e l'ascolto) [...] e che giustifica la formazione del concetto di illusione, concetto molto vicino a quel processo di scissione dell'Io, di dialettica tra "sapere" e "credere", tra presenza vissuta e assenza reale (dell'oggetto filmato) che sta alla base del feticismo ...
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Kurosawa, Akira
Dario Tomasi
Regista e sceneggiatore cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 23 marzo 1910 e morto ivi il 6 settembre 1998. A K. spetta innanzi tutto il merito di aver aperto al [...] finale tra il protagonista e il suo rivale, in mezzo a un campo battuto dal vento, è contrassegnata da quella dialettica di stasi e movimento che avrebbe contribuito a rendere grande l'opera futura del regista. Ancor più legato alle necessità di ...
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La règle du jeu
Giorgio De Vincenti
(Francia 1939, La regola del gioco, bianco e nero, 106m); regia: Jean Renoir; produzione: Claude Renoir per NEF; sceneggiatura: Jean Renoir, Carl Koch; fotografia: [...] Renoir sembra indicare un unico punto di consistenza, quello che dà il titolo al film: la regola del gioco, vale a dire la dialettica di Apollo e Dioniso che è costante nelle sue opere, e che assurge qui a struttura stessa e a senso profondo del film ...
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The Servant
Roberto Chiesi
(GB 1963, Il servo, bianco e nero, 117m); regia: Joseph Losey; produzione: Joseph Losey, Norman Priggen per Springbok/Elstreee; soggetto: dall'omonimo romanzo di Robin Maugham; [...] sociali che stavano fermentando nella Gran Bretagna dell'inizio degli anni Sessanta non sono calati da Losey e Pinter in un dialettica astratta e didascalica, ma in una torbida scacchiera di inganni e sopraffazioni, in un gioco al massacro dove le ...
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Die Büchse der Pandora
Paolo Cherchi Usai
(Germania 1928, 1929, Lulu, bianco e nero, 116m a 24 fps); regia: Georg Wilhelm Pabst; produzione: Seymour Nebental per Nero-Film AG; soggetto: dai drammi Erdgeist [...] una stanza adiacente. La macchina da presa è quasi sempre ferma, ma la dinamica dell'episodio è prodotta da una sapiente dialettica fra la disposizione dei personaggi e delle comparse sulla scena, gli angoli di ripresa e l'illuminazione. La luce di ...
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Curtiz, Michael (forma anglicizzata di Kertész, Mihály)
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico ungherese, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Budapest il 24 dicembre 1888 e morto [...] in cui le atmosfere noir si mescolano alla struggente storia d'amore, risulta particolarmente evidente l'intrinseca dialettica tra le modalità di produzione di un'opera cinematografica, legata a precisi condizionamenti economico-industriali, e le ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...