Germi, Pietro
Alessandra Cimmino
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico, nato a Genova il 14 settembre 1914 e morto a Roma il 5 dicembre 1974. La figura e l'opera di G. risultano profondamente [...] radicate nell'attualità sociale e in costante relazione dialettica con la realtà italiana, anche per la capacità del regista di esercitare su di essa, attraverso i film, il suo leggendario sdegno e una caustica critica, spesso corrosivamente ironica. ...
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Regista cinematografico (Francoforte sul Meno 1887 - Berlino 1941). Pittore non figurativo, sperimentò il cinema astratto in diversi cortometraggi e collaborò con F. Lang, L. Reiniger, E. Piscator. Del [...] der Grossstadt, descrizione della vita di una metropoli in cui applicò lucidamente quei principî compositivi, basati sulla dialettica di suono e immagine e sul montaggio ritmico, che caratterizzeranno il seguito della sua opera. Tra gli altri ...
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Bolognini, Mauro
Enzo Siciliano
Regista cinematografico e teatrale, nato a Pistoia il 22 giugno 1922 e morto a Roma il 14 maggio 2001. Nella sua attività si mantenne spesso fedele, quanto a fonti di [...] trasferirli sullo schermo, B. diede prova di una sensibilità espressiva che privilegiava lo scavo psicologico senza dimenticare la dialettica dei conflitti sociali. Non a caso si è valso spesso di sceneggiatori che fossero anche narratori, come Pier ...
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Wellman, William Augustus
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico statunitense, nato a Brookline (Massachussets) il 29 febbraio 1896 e morto a Los Angeles il 9 dicembre 1975. Teso alla purezza dell'immagine, [...] della Storia. Nei film di W. spunti narrativi come la violenza criminale (The public enemy, 1931, Nemico pubblico), la dialettica fra legge giuridica e legge umana (The ox-bow incident, 1943, Alba fatale) o il problema dell'integrazione razziale ...
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Goulding, Edmund
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico e sceneggiatore statunitense, di origine inglese, nato a Londra il 20 marzo 1891 e morto a Los Angeles il 24 dicembre 1959. Forte di una notevole [...] a conferire maggiore fluidità alle trame di sapore letterario cui molto spesso s'ispiravano i suoi film. L'esatta comprensione della dialettica mélo fra eleganza di messa in scena ed eccessi visivi e narrativi permise a G. di sfuggire al ruolo di ...
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Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] . E poi vi è la doppia anima di V., cui il regista riuscì, qui come mai più, a dare forza positivamente dialettica: da una parte il cuore con la sconfitta e l'impossibilità della rivoluzione; dall'altra la ragione con l'irrinunciabile fermezza della ...
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Regista cinematografico e teatrale svedese (Uppsala 1918 - Fårö 2007). Esordì nella regia teatrale e a questa attività si dedicò alternativamente anche dopo le sue affermazioni internazionali come regista [...] in scena del rapporto tra salvezza e caduta, autenticità e banalità, realtà e finzione, visto ora in forma di complessa dialettica, ora di insanabile frattura, ora di rebus indecifrabile. Tra i suoi film più noti: Sommarlek (Un'estate d'amore, 1950 ...
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Lelouch, Claude
Alessandra De Luca
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese, nato a Parigi il 30 ottobre 1937. Lontano dall'industria cinematografica e libero dai suoi meccanismi, [...] ', costruito su strutture narrative a incastro e sull'alternanza di diversi piani temporali. Nei suoi numerosi film ha raccontato l'eterna dialettica tra caso e destino e le tante variazioni sul tema dell'incontro tra un uomo e una donna, la 'storia ...
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Erotico, film
Bruno Roberti
Codificazione di una tipologia
Il f. e. rappresenta una tipologia cinematografica, codificatasi come vero e proprio genere tra gli anni Sessanta e Settanta, costantemente [...] l'eros dei personaggi e il voyeurismo del pubblico, e possiede una struttura narrativa che ruota intorno alla dialettica nascondimento-esibizione dell'atto e delle attrattive sessuali, ottenuta mediante angolazioni e sotto luci oblique e soffuse ...
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Güney, Yilmaz
Roberto Silvestri
Nome d'arte di Yilmaz Pütün, regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico turco, di origini curde, nato a Yenişehir (Adana) il 1° aprile 1937 e morto a [...] centro della sua opera la specificità curda nella lotta di classe, nello scontro tra i sessi e i poteri e nella dialettica tra individuo e comunità. Con Yol, realizzato in collaborazione con Şerif Gören, ottenne la Palma d'oro al Festival di Cannes ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...