Filosofo ungherese (Budapest 1885 - ivi 1971). Fu uno dei principali esponenti del marxismo del Novecento. In Storia e coscienza di classe (1923) sottolineò il profondo nesso tra G.W.F. Hegel e K. Marx [...] duramente condannato dall'Internazionale comunista. L. allora lo sconfessò, avviando la seconda fase del suo pensiero, ispirata al 'materialismo dialettico' e volta a creare un'estetica marxista. Tra le sue opere: Der junge Hegel und die Probleme der ...
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Filosofo marxista russo (Kaunas 1881 - Mosca 1963); fu più volte arrestato, finché (1903) lasciò la Russia recandosi a studiare filosofia a Berna. Tornato in Russia (1908), fece parte della corrente menscevica [...] che abbandonò nel 1917, per entrare alcuni anni dopo (1928) nel partito comunista bolscevico. Concepisce la dialettica marxista come metodologia universale che deve servire da guida nell'indagine della società, del pensiero e in particolar modo della ...
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Fotografo svizzero (n. Basilea 1936). Terminati gli studî di fotografia, ha iniziato molto presto a operare nel campo della pubblicità. Dall'inizio degli anni Settanta, ha sviluppato una ricerca personale [...] che, portando alle estreme conseguenze la dialettica implicita nella immagine pubblicitaria, affronta l'analisi di concetti universali (identità, differenza) o di generi della cultura fotografica (ritratto, nudo, ecc.) attraverso la mediazione di una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le dispute eucaristiche
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Già a partire dall’età carolingia, l’intelligenza spirituale [...] dignità senza avere più la possibilità di essere rinnovato giorno per giorno a immagine di Dio.
in A. Cantin, Fede e dialettica nell’XI secolo, Milano, Jaca Book, 1996
Nell’XI secolo, l’esigenza di rinnovamento religioso che si esprime nella riforma ...
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SABATO, Ernesto
Ruggero Jacobbi
Scrittore argentino, nato a Rojas (Buenos Aires) il 23 luglio 1911. Dopo studi irregolari di fisica e di filosofia, che lasciarono comunque un segno indelebile nella [...] sua mente riflessiva e dialettica, si dedicò al giornalismo e visse a lungo a Parigi, dove entrò in contatto con A. Breton e col gruppo trotzkista-surrealista degli anni della guerra civile spagnola e del Fronte Popolare. Rientrato in patria allo ...
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Architetto statunitense (n. Newark, New Jersey, 1932). Profondo conoscitore del razionalismo italiano, teorico del gruppo newyorkese dei Five architects, ha progettato piani residenziali e di urbanistica, [...] innovative abitazioni private e edifici pubblici, ricercando sempre una dialettica fra opposti architettonici.
Vita e opere
Fondatore (1967) e direttore dell'Institute for architecture and urban studies di New York, E. ha sviluppato un metodo di ...
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Giurista, nato a Firenze il 20 agosto 1867, ivi morto il 19 giugno 1935. Insegnò diritto civile, come titolare, successivamente nelle università di Messina (1920), Modena (1921), Firenze (1924).
Severa [...] impostazione dei problemi, acuta dialettica per risolverli sono i pregi che fanno apprezzare le sue opere, tra le quali segnaliamo: Il delitto civile (Firenze 1906), Norme e regole finali nel diritto (Torino 1913). Scritti giuridici vari (voll. 4, ...
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Diritto
In diritto costituzionale, proposizione normativa (o enunciato) contenuta in un testo, usualmente distinta dalla norma, che risulta invece dall’attività interpretativa delle diverse disposizioni.
La [...] distinzione tra una d. e una norma riflette la dialettica tra legislazione e interpretazione (lex e interpretatio, secondo la terminologia utilizzata dai giuristi medioevali) o, per dirla in altri termini, tra il «diritto astratto» e il «diritto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I maestri di San Vittore e la teologia mistica
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Mentre i grandi maestri di dialettica [...] e del materialismo, può offrire un sostegno fondamentale alla fede, difendendola da ogni forma di eterodossia. In rapporto dialettico con la teologia abelardiana, Guglielmo si affida principalmente alle verità scritturali e pone alla base della sua ...
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Filosofo greco, nato a Soli (o, secondo una versione meno attendibile, a Tarso) in Cilicia tra il 281 e il 277 a. C., e morto ad Atene tra il 208 e il 204. Fu successore di Cleante nello scolarcato della [...] (VII, 180), 705 libri in cui gli antichi ammiravano, se non la trascurata prosa letteraria, la vivacissima dialettica. Contribuì con dottrine originali allo sviluppo dello stoicismo soprattutto nel campo della logica, ampliando, nel senso di un ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...