Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] non muta e non perisce. Di qui la "crisi" del socratismo che si manifesta nel Menone e nel Gorgia, il primo dei da un lato elaborare una nuova e compiuta descrizione del metodo dialettico come "divisione" (διαίρεσις) dei generi e delle specie e ...
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Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate [...] della tragedia e del passaggio dalla filosofia presocratica a quella socratica e platonica è infatti la storia dell'inizio della decadenza curare i mali dell'uomo con la ragione e con la dialettica, ossia "dicendo di no" alla vita invece di esplicarne ...
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(gr. τὰ Μέγαρα) Cittadina della Grecia orientale, nell’Attica. Nell’antichità fu il centro politico della regione compresa fra l’istmo di Corinto, l’Attica e la Beozia (Megaride). Fu fondata verso la [...] tra il 5° e il 4° sec. la scuola filosofica megarica, di logica e dialettica, fondata da Euclide di Megara. I Megarici interpretarono la dottrina socratica in senso eleatico, identificando il suo concetto del bene con quello parmenideo-zenoniano dell ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] parte razionale e irrazionale dell'anima. Il centro della speculazione socratica è l'idea di fine, egli inclina quindi a quella , questo loro essere uno e diverso è la dialettica: con la dialettica si dimostra l'impossibilità di concepire l'uno senza ...
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La grandiosa opera filosofica e scientifica di Aristotele segna il punto a cui fa capo il movimento scientifico e speculativo di oltre due secoli della cultura greca, e donde muove tutto un ampio e vario [...] Eschilo e di Sofocle. Se non che, dal libero dialogo socratico-platonico, con A. il pensiero filosofico passa a una forma dall'altra per i suoi intenti morali; poiché se la dialettica è una disciplina che tenta (πειραστική), mentre la filosofia ...
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LOGICA
Guido Calogero
. Il termine di "logica" λογικὴ τέχνη, ἀρετή "arte abilità logica": oppure τὸ λογικόν, sottinteso μέρος τῆς ϕιλοσοϕίας "la sezione logica della filosofia") entrò nell'uso specialmente [...] dell'ἐσῖν connetteva, comunque, il diverso? A molti tra i socratici non apparve chiara la varietà di principî e di problemi che dell'essere: e ciò, se fece passare in ombra quella dialettica di cui Platone aveva scorto per primo la più profonda ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] nel pensatore che, dopo gl'incerti preludi della sofistica e della socratica, si pone per la prima volta ex professo il problema cui soggetto e oggetto sono insieme mantenuti, nella loro dialettica relazione. Ora, come il terzo momento, che è ...
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METAFISICA
Guido Calogero
Il nome di questa scienza, che si presenta nella tradizione come quella che occupa il vertice della gerarchia dello scibile, in quanto suprema scienza filosofica, deve la sua [...] o con la gnoseologia o con la logica o con la dialettica, o anche con l'etica, quando il regno dell'assoluto ταὐτὰ μένοντα). D'altra parte, attraverso la sopravalutazione socratica del mondo dei concetti umani rispetto a quello della natura ...
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La letteratura classica. - Naturale ed essenziale strumento d'arte per ogni forma letteraria dei Greci - almeno del buon tempo, che ogni loro intuizione traducevano in mimesi drammatica, in vita sensibile, [...] politici, rarissimi i privati, dell'alta società, che parlando tra loro si distanziano, di norma, dalla vivacità dialettica dei socratici come dalla pesantezza degli aristotelici. Costì si rispecchia lo spirito di discussione nato fra i Romani nel ...
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Figlio d'un Ateniese e d'una schiava di Tracia, solo per metà greco quindi, discepolo, in età matura, di Socrate e, già prima, di Gorgia e d'altri sofisti, Antistene fu il fondatore della scuola che chiamarono [...] e della corruzione della società nella quale vive; ai mali della società urge provvedere; la definizione socratica non serve allo scopo, è un vano esercizio dialettico.
Il suo metodo vuol essere, come altri ha detto, un empirismo concreto. La scuola ...
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metodo
mètodo s. m. [dal lat. methŏdus f., gr. μέϑοδος f., «ricerca, indagine, investigazione», e anche «il modo della ricerca», comp. di μετα- che include qui l’idea del perseguire, del tener dietro, e ὁδός «via», quindi, letteralmente «l’andar...