Termine greco («ostetricia») che nell’ambiente socratico-platonico indicò il magistero di Socrate, il quale, figlio della levatrice Fenarete, si dichiarava egli stesso simile all’ostetrico in quanto non [...] presumeva di produrre o inculcare agli altri la verità, ma voleva piuttosto aiutare gli altri a ritrovarla in sé stessi e a trarla fuori dalla propria anima (la m. è evidentemente connessa alla dottrina ...
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MICHELSTAEDTER, Carlo
Gaetano Chiavacci
Pensatore e poeta, nato a Gorizia, da famiglia appartenente al gruppo intellettuale e patriottico italiano di quella città, il 3 giugno 1887, uccisosi a Gorizia [...] critiche su Platone e Aristotele (specialmente importanti le prime due) e uno scritto Il prediletto punto d'appoggio della dialetticasocratica. Inoltre: altre poesie, scritti e disegni in numero speciale di Il Convegno, 25 luglio 1922, e 11 piccoli ...
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(fr. académie; sp. academia; ted. Akademie; ingl. academy).
Accademia platonica.
'Ακαδημία (Acadēmĭa) o 'Ακαδήμεια (Acadēmīa) o, ancora, secondo una forma più antica, ‛Εκαδήμεια, fu il nome che dall'eroe [...] cercando di non combattere il dogmatismo platonico, e anzi pensando di rimaner fedele allo spirito della dialetticasocratica, egli aderì di fatto, sostanzialmente, alla critica scettica del problema gnoseologico, dirigendola anch'egli a preferenza ...
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PARMENIDE (Παρμενίδης, Parmenĭdes) di Elea
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Federigo ENRIQUES
Pensatore greco, massimo rappresentante della scuola eleatica. La sua acme (quarantesimo anno dell'età, [...] ) tutti i problemi fondamentali della logica e della dialettica (rapporto di essere e non-essere, affermazione e tutto il grande pensiero logico greco, dalla sofistica alla socratica e da Platone ad Aristotele. Indirettamente (e cioè attraverso ...
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paradosso
paradosso (dal greco pará, «oltre, contro», e dóxa, «opinione») termine applicato, nella sua accezione più ampia, a qualsiasi affermazione o ragionamento che contrasti con l’opinione comune [...] risalire la scoperta dei paradossi quale esito del tentativo di mostrare come, portata alle sue estreme conseguenze, la dialetticasocratica finisca per decretare il fallimento stesso degli strumenti linguistici di cui si avvale. Una versione di tale ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] intermedie, come la Sfinge.
Con il mito della morte di Omero, con la sfida tra Mopso e Calcante, con la dialetticasocratica, però, alle forme sapienziali di enigma se ne affiancarono altre, in cui la sfida si faceva umana (da indovino a indovino ...
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CALOGERO, Guido
Mauro Visentin
Nacque a Roma, il 4 dicembre 1904, da Giorgio, di origini siciliane, professore di lingua francese nelle scuole secondarie, spirito di sentimenti progressisti, di simpatie [...] mutevoli, dominabili solo per mezzo di un atto di volontà, cioè di interlocuzione e confronto comunicativo – alla dialetticasocratica che, diversamente da quella moderna, tanto poco atta a essere l’organo o lo strumento di questa disposizione ...
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Stato soggettivo d’incertezza, da cui risulta un’incapacità di scelte teoretiche o pratiche, essendo gli elementi oggettivi considerati insufficienti a determinarle in un senso piuttosto che in quello [...] le forme di d. sono presenti nella filosofia greca. Al d. come metodo può essere assimilata la dialetticasocratica, che contempla nella riduzione all’assurdo delle opinioni dell’interlocutore l’inizio del processo costruttivo del sapere. Aristotele ...
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Eubulide di Mileto
Filosofo (4° sec. a.C.). Fu seguace di Euclide di Megara e forse maestro di Demostene. Abbandonando la dialetticasocratica fondata sul procedimento maieutico, E. tende verso una dialettica [...] che non ammette gradi intermedi tra due posizioni estreme e mira a ridurre all’assurdo le posizioni degli avversari su affermazioni di senso comune apparentemente ovvie. Più che dalla violenta polemica ...
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Dal gr. διαλεκτικὴ (τέχνη), propr. «arte dialogica». In senso generico significa l’arte del dialogare, del discutere, intesa come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, [...] ininterrottamente la sua forza di persuasione, mirava a convincere chi ascoltava.
Nella originaria versione socratica, come osservava Aristotele, il metodo dialettico approdava più alla consapevolezza di «non sapere», che a quella di sapere. La d ...
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metodo
mètodo s. m. [dal lat. methŏdus f., gr. μέϑοδος f., «ricerca, indagine, investigazione», e anche «il modo della ricerca», comp. di μετα- che include qui l’idea del perseguire, del tener dietro, e ὁδός «via», quindi, letteralmente «l’andar...