DI CRISTINA, Giovanni
Giuseppe Armocida
Nacque il 12 sett. 1875, da Pietro e da Maria Antonia Pincitore, a Palermo, ove nel 1902 si laureò in medicina e chirurgia. Si dedicò già da studente a studi [...] Nelle università tedesche fece anche esperienze di clinica: a Berlino conobbe F. Leyden, I. Boas, G. Alexander e seguì corsi di idroterapia con L. Brieger e di ematologia con E. Grawitz; a Würzburg fu interno nella clinica diW. O. von Leube.
Si recò ...
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DI MATTEI, Eugenio
Giuseppina Bock Berti
Nato a Messina da Pietro e Anna Rapisarda il 23 genn. 1859, si laureò in medicina all'università di Catania nel 1883 e in tale sede iniziò la sua carriera accademica [...] all'epoca nel campo della patologia: da quello di A. Maffucci a Pisa, a quelli diG. Bizzozero e P. Foà a Torino.
Qui una borsa di studio di perfezionamento all'estero, si recò a Monaco di Baviera, dapprima presso l'istituto di K. W. Kupffer, ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] percezione, non già della percezione originaria conservata. Se Locke riduceva la m. a un potere di rivivere percezioni già avute, a G.W. Leibniz e T. Reid questo potere sembrava inconcepibile senza presupporre qualcosa che si conserva in seguito ...
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Scienza biologica che studia la forma e la struttura degli esseri viventi: deve il suo nome al metodo di indagine, la dissezione, che ancora oggi, pur integrato da moderni e perfezionati metodi di ricerca, [...] per la successiva grande sintesi morfologica, operata per primi da G.-L. Buffon e W. Goethe; Buffon, sebbene confusamente, anticipò i concetti di unità del piano di organizzazione del mondo animale e di mutabilità della specie; Goethe, cui si deve il ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire [...] post-cartesiana, né l’impostazione mutò sostanzialmente con G.W. Leibniz, nonostante la distinzione tra l’ appercezione autocoscienza tutto il reale. G.W.F. Hegel ha indicato nella Fenomenologia dello spirito un processo di sviluppo dialettico della c ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei [...] di numerose aree corticali separate tra loro. Esperimenti di commissurotomia (split-brain) condotti da R.W H.-I. d’Holbach, D. Diderot), fino alla psicologia fisiologica di P.-J.-G. Cabanis. Il parallelismo psicofisico e l’epifenomenismo sono i due ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] pieno sviluppo il concetto kantiano di libertà, ponendo come suprema norma etica l’obbedienza alla pura convinzione razionale della propria coscienza, mentre G.W.F. Hegel vede il superamento della moralità individuale nell’ eticità (Sittlichkeit ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] in quello francese (valgano come esempio le teorizzazioni diG. Marcel). Una distinzione tra p. e individuo ha natura degli stati mentali tipico della filosofia analitica (➔ mente), soprattutto da W. Sellars, S.N. Hampshire e P.F. Strawson, che con ...
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Il complesso delle trasformazioni chimiche che avvengono nelle cellule degli organismi eucarioti e procarioti in modo coordinato e finalizzato, al quale cooperano molti enzimi e sistemi multienzimatici [...] diG. Hurler (tipo I) da deficit di L-iduronidasi con gravi dimorfismi, epatosplenomegalia ecc.; sindrome di C.H. Hunter (tipo II) da deficit di molto basso; sindrome di M. Lesch-W. L. Nyhan da deficit di ipoxantina-guanosina-fosforibosil-transferasi ...
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Istologo e patologo italiano (Corteno, Brescia, 1843 - Pavia 1926). Figlio di un medico, studiò medicina a Pavia ed ebbe tra i suoi maestri B. Paninza ed E. Dehl. Dopo la laurea (1865), entrò [...] (termine coniato nel 1891 da W. Waldeyer), che si opponeva sia alla teoria dell'italiano (col quale ebbe una vivace polemica), sia alle altre teorie reticolariste dominanti in quegli anni. Tra gli altri contributi diG. ricordiamo la scoperta (1898 ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...