Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] esse.
Problema dibattuto è quello che riguarda l’origine delle fiabe: diversamente hanno cercato di risolverlo la teoria mitica – sostenuta da J. e W.K. Grimm, da M. Müller, da G.A. Cox e da A. De Gubernatis –, la teoria indianista – sostenuta da T ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] regionale si fa risalire alla teoria delle località centrali diW. Christaller (1933); nel successivo dibattito metodologico si avverte G. Rocher (1980), non esiste una teoria univoca del f., tanto che sembra più corretto parlare di ‘funzionalismi ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] fornito dalla linguistica comparata indoeuropea. Fondamentali sono gli studi di E. Renan, diW. Gesenius, G.H.A. Ewald, T. Nöldeke. La prima grammatica semitica comparata è quella diW. Wright (Lectures on the comparative grammar of the Semitic ...
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In genere, delle Fiandre, ma con riferimenti geografici di varia estensione: a) delle Fiandre in senso stretto (la regione tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord); b) di tutta la metà settentrionale [...] santi è notevole Het leven van Sinte Lutgart («La vita di santa Lutgarda», 1270 circa) diW. van Afflighem, anch’egli limburghese.
Dal 13° sec di queste cappelle in Francia, Italia, Germania, Spagna. Tra i principali esponenti della musica f.: G. ...
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tipologia Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, omogenei o similari, in gruppi caratterizzati dall’appartenenza a determinati [...] adattava il modello di grammatica generale a base greco-latina. Una classificazione tipologica fu proposta dapprima da F. e A.W. Schlegel (1808 e ciclotimico e del viscoso, di C.G. Jung, in cui il criterio di classificazione dei due tipi fondamentali ...
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In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa che contiene l’enunciato.
Filosofia
P. ed enunciato
Nella logica e nella filosofia del linguaggio contemporanee si distingue p. [...] creduto, aderivano anch’essi a una ontologia di tipo platonico. Ma è certamente a G. Frege che si deve la teorizzazione più criticate da W.V.O. Quine, per il quale esse si fondano sull’accettazione acritica di entità non realmente fornite di valore ...
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Logico e filosofo del linguaggio (Vienna 1889 - Cambridge, Inghilterra, 1951). Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'univ. di Manchester, per dedicarsi alla matematica e ai suoi fondamenti logici; [...] qui la dichiarazione finale diW.: chiunque fosse riuscito a comprenderlo doveva ritenere le sue affermazioni prive di senso. La seconda fase segna un avvicinamento diW. alle tendenze proprie della scuola inglese ispirate da G. E. Moore, e quindi l ...
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Lingua ufficiale del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, di alcuni Stati del Commonwealth (Australia, Canada, Nuova Zelanda), delle dipendenze e degli USA; è inoltre la lingua più usata nella [...] lingua inglese sorse già dalla fine del 14° sec. (J. Wycliffe, G. Chaucer) e nel 16° e 17° sec. la lingua, superato raffinamento della vigorosa lingua diW. Shakespeare e di J. Milton per l’influenza di grandi prosatori e di grammatici (S. Johnson, ...
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In senso generico, realizzazione concreta di un’attività, di un comportamento, di una situazione determinata.
Antropologia
Genere di eventi, quali riti, feste, carnevali, cerimonie, preghiere collettive, [...] V. Acconci, B. Nauman, L. Anderson, C. Burden e gli europei W. Vostell, J. Beuys, H. Nitsch, caposcuola di un importante gruppo viennese, B. d’Armagnac, M. Abramović e Ulay, G. Pane, K. La Rocca, V. Pisani, E. Mattiacci.
Linguistica
In linguistica ...
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Analisi delle forme e delle strutture della narrazione. Il termine, introdotto da T. Todorov nel 1969, è usato per designare un indirizzo di studi critico-letterari di derivazione strutturalista. Come [...] (G. Genette, S. Chatman, G. Prince, M. Bal, P. Hamon) hanno cercato di fondare di romanzieri e teorici anglosassoni estranei alle scuole strutturaliste (H. James, E.M. Forster, P. Lubbock, W. Booth). Di particolare rilievo sono in Italia gli studi di ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...