FORTI, Angelo
Silvana Galdabini
Nacque a Pesaro nel 1818. Nella città natale studiò con passione discipline diverse, "approfittando anche della Biblioteca di casa Mamiani che il conte Giuseppe, viste [...] matematici del XVIII-XIX secolo (Intorno alla vita e agli scritti diW. e G. Bolyai, in Boll. delle scienze matematiche e fisiche, I [1868], pp. 277-299; Intorno alla vita e alle opere di Luigi Lagrange, Pisa 1868).
Il F. passò gli ultimi anni della ...
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vettoriale
vettoriale [agg. Der. di vettore "inerente a vettori"] [ANM] Analisi, o calcolo, v.: la parte della matematica che s'occupa degli algoritmi con i quali si opera sui vettori (a questi si applicano, [...] , nabla), interessanti sia dal lato teorico, sia per le loro applicazioni. Denotando con f, g funzioni scalari e con v, w funzioni v., le più comuni di tali identità sono espresse dalla tabella. ◆ [FSN] Mesone v.: → mesone. ◆ [LSF] Proprietà v.: ogni ...
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microscopio
microscòpio [Comp. di micro- e -scopio, termine coniato, in analogia con il termine telescopio, dal linceo J. Faber nel 1625 per indicare, dottamente, lo strumento oggi detto m. semplice [...] ottica: III 65 e. ◆ [MCQ] M. a raggi gamma: ideale m. a raggi γ concepito da W. Heisenberg come dispositivo sperimentale per corroborare il principio di indeterminazione: v. misura in meccanica quantistica, teoria della: IV 7 f. ◆ [FSD] M. a raggi X ...
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Michelson Albert Abraham
Michelson 〈màiklsn〉 Albert Abraham [STF] (Strelno, Posen, 1852 - Pasadena 1931) Prof. di fisica nell'univ. di Chicago (1893); ebbe il premio Nobel per la fisica nel 1907 per [...] e fu ripetuta, in collaborazione con E.W. Morley, negli SUA nel 1887. L' di M.-Pease: interferometro stellare di M. ulteriormente perfezionato che, applicato al telescopio di 2.5 m dell'Osservatorio di Mount Wilson, consentì a M. e a F.G. Pease di ...
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fuso 2
fuso2 [Der. del lat. fusus, arnese per filare] [LSF] Qualifica o denomin. di figure od oggetti che somiglino al f. per filare. ◆ [FTC] [FSD] F. granulometrico: il campo di variabilità di un aggregato [...] dalle due curve limite granulometriche: → Fuller, W.B.: Curva di Fuller. ◆ [BFS] F. mitotico: struttura di un numero intero di ore fra il tempo civile di una e quello di un'altra (questa idea era stata precedentemente presentata dall'emiliano G ...
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biologia
biologìa [Comp. di bio- e -logia; il termine è stato coniato dal naturalista ted. G.R. Treviranus (ted. Biologie) nel 1802 e, nello stesso anno, forse indipendentemente da lui, usato anche dal [...] bieticoltura, ecc.). ◆ [BFS] B. molecolare: denomin. (W.T. Astbury, 1939) del ramo della b., sviluppatosi mediante all'attività delle proteine e degli acidi nucleici, cioè di quelle macromolecole che hanno specificità biologica. ◆ [BFS] B ...
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rubidio
rubìdio [Lat. scient. Rubidium, da rubidus "rossiccio"] [CHF] Elemento chimico, appartenente alla colonna a del I gruppo, 2° periodo, grande, del Sistema periodico degli elementi, di simb. Rb, [...] sono noti i due isotopi stabili con numero di massa 85 (abbond. relat. 72.17 %) e 87 (27.83 %) e vari isotopi instabili (v. App. I: VI 669 d); fu scoperto spettroscopicamente nel 1891 da R.W. Bunsen e G.R. Kirchhoff, attraverso le due brillanti righe ...
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fotolisi
fotòlisi [Comp. di foto- e -lisi] [CHF] [OTT] Sinon. di fotodecomposizione: v. cinetica chimica: I 605 a. ◆ [CHF] [OTT] F. a lampi di luce: metodo di ricerca chimico-fisica basato sull'impiego [...] lampo elettronico, il cui effetto è d'innescare perturbazioni di brevissima durata (qualche μs) in un sistema reagente, ., con metodo spettroscopico. Questo metodo, che fu ideato da R.W.Norrish e G. Porter nel 1949, e per il quale a questi autori fu ...
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Wolf Charles-Joseph-Etienne
Wolf 〈vòlf〉 Charles-Joseph-Étienne [STF] (Vorges 1827 - Saint-Servan 1918) Astronomo nell'Osservatorio di Parigi (1862) e anche prof. di astronomia nella Sorbona (1875) ◆ [...] O, sono ora riunite in una classe spettrale speciale indicata con la lettera W e suddivisa nelle due sottoclassi WC e WN: v. stella: V 623 d. Le prime stelle di questa classe furono scoperte nel 1865 da W. e G. Rayet nella costellazione del Cigno. ...
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terrella
terrèlla [Der. del lat. terrella, dim. di Terra] [STF] [GFS] Magnete di forma sferica, uniformemente magnetizzato, usato già da P. de Maricourt (13° sec.) e poi da altri, spec. W. Gilbert e [...] G. Hartmann (16°- 17° sec.), come modello magnetico della Terra per esperimenti sul magnetismo terrestre: v. magnetismo terrestre: III 534 c e magnetostatica nella materia: III 599 a. ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...