Sigla di light amplification by stimulated emission of radiation, che indica un dispositivo per ottenere fasci intensi ed estremamente concentrati di radiazioni elettromagnetiche coerenti nei campi infrarosso, [...] Prochorov e N.G. Basov attorno al 1958, e il primo l., a cristallo di rubino, fu di applicazione totalmente nuovo a seguito della disponibilità di sorgenti capaci di fornire radiazione con lunghezza d’onda di circa 1 μm e intensità superiori a 1018 W ...
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Parte della elettrologia che ha per oggetto lo studio delle mutue azioni fra circuiti percorsi da corrente ( azioni elettrodinamiche) e, più in generale, delle interazioni fra cariche in moto e campi elettromagnetici. [...] fondamenti dell’e. quantistica furono stabiliti principalmente a opera di P.A.M. Dirac, W.K. Heisenberg, W. Pauli ed E. Fermi tra il 1928 e inferiore. Lo scarto relativo dal valore g=2, cioè la grandezza ae=(g−2)/2 definisce la cosiddetta anomalia del ...
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] ;philosophie) usata per denominare un orientamento filosofico affermatosi all’inizio del 20° sec. con rappresentanti di varia provenienza speculativa: W. Dilthey, G. Simmel, M. Scheler, L. Klages, e specialmente M. de Unamuno, J. Ortega y Gasset, E ...
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Uno dei 4 tipi di interazioni fondamentali tra particelle elementari (forti, elettromagnetiche, d. e gravitazionali) alle quali si possono ricondurre tutti i fenomeni fisici osservati. Derivano il loro [...] , l’angolo ϑW, definito dalla relazione tg ϑW = g′/g, dove g e g′ sono le costanti di accoppiamento relative ai gruppi di gauge SU(2) e U(1) rispettivamente. Per i W± si ottiene, a meno di piccole correzioni radiative,
[15] formule(
dove α è ...
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Matematica
Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza; è tale, per es., la traiettoria d’un punto in moto, l’intersezione di due superfici (per es., di una sfera con un piano) ecc.; [...] prima metà del primo giorno di incubazione.
In genetica, l. pura, termine e concetto introdotti da W. Johannsen per indicare l linea. Le equazioni [1] prendono il nome di equazioni dei telefonisti. Nel caso particolare di L=G=0, la l. è detta RC e le ...
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Fisica
Secondo la definizione introdotta da Newton, e spesso ancora usata, la m. è la quantità di materia contenuta in un corpo. Questa definizione non ha però un significato preciso in quanto non è basata [...] sono espresse di solito, anziché in kg o in g, in unità di m. di un gruppo. Con l’intento di mediare fra queste posizioni e ottenere una definizione largamente denotativa del concetto di m., dopo averne passato in rassegna i possibili significati, W ...
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Ente fisico cui è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive, cioè la possibilità, da parte dell’occhio, di vedere gli oggetti. Si distingue generalmente la l. naturale, emessa da una sorgente [...] notizia, erano state sperimentalmente già stabilite (1615) da W. Snellius. Il principio di Fermat (enunciato da P. Fermat intorno al 1640), emergenti da d; questi, raccolti da una terza lente g, vanno a riflettersi su uno specchio h, ripercorrono in ...
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Biologia
In embriologia sperimentale, p. indica il divenire di una parte dell’uovo o dell’embrione, inteso come ‘possibilità’ anziché come ‘capacità’ o ‘potere’. Si distingue dalla competenza (➔) in quanto [...] di misura della p. nel sistema internazionale di unità di misura (SI) è il watt (simbolo W), p. di un sistema che produce il lavoro di un joule in un secondo (1 W pressione, g l’accelerazione di gravità, z la quota della sezione; b) nel caso di un ...
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ultravioletto Termine riferito alla radiazione elettromagnetica avente frequenza maggiore di quella massima delle radiazioni visibili, pari a 7,5∙1014 Hz, corrispondente al colore violetto.
Fisica
Con [...] J.W. Ritter e da W.H. Wollaston, i quali osservarono che facendo cadere su una striscia di carta imbevuta di una soluzione di cloruro G), questo genere di analisi è stato eseguito con grande dettaglio, allo scopo di comprendere i meccanismi di ...
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spettro In varie discipline scientifiche e tecniche, termine frequentemente usato per indicare la composizione armonica di una grandezza variabile nel tempo.
Botanica
S. biologico Lo s. ottenuto dalle [...] in classi spettrali. La classe (o il tipo) spettrale indica ognuna delle categorie (W, O, B, A, F, G, K, C, M, S) in cui sono raggruppati, per somiglianza di caratteristiche, gli s. delle stelle.
Analisi spettrale
L’analisi spettrale consiste nell ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...