sintesi In generale, composizione, integrazione di parti o elementi che ha per scopo o per risultato di formare un tutto unitario (in contrapposizione ad analisi).
Chimica
Il complesso di reazioni mediante [...] ., reazioni in pratica non realizzabili, per es. a causa di problemi di stereoselettività. Un’altra regola è che prima si costruisce lo leibniziana (ma già chiaramente enunciata in Cartesio e G.W. Leibniz), un metodo sintetico o ‘progressivo’ proprio ...
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Biologia
Elemento genetico
trasponibile Unità genetica in grado di inserirsi in un cromosoma, uscirne e reinserirsi successivamente in una diversa posizione. Con tale locuzione sono altresì indicate le [...] della formazione di nuclidi molto leggeri (2H, 3He, 4He, 7Li). La nucleosintesi stellare, al cui studio hanno dato nel 1957 contributi fondamentali E.M. Burbidge, G.R. Burbidge, W.A. Fowler, F. Hoyle (teoria BBFH) e indipendentemente A.G.W. Cameron ...
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Secondo le teorie fisiche dell’antichità, particella di materia assolutamente semplice e non ulteriormente divisibile, dotata di qualità e quantità determinate. Nel linguaggio scientifico odierno, la più [...] ’estensione al processo del salto quantico della relazione di Einstein W=hν tra l’energia Wdi un fotone e la frequenza ν della radiazione fece più precisa per merito in particolare diG. Galilei, di R. Descartes e di P. Gassendi, che si può ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] per sé stessa.
Con Goethe nasce la linea ‘classica’ del s.: vi si riconobbero F.W.J. Schelling, K. Solger e poi le estetiche classicistiche, come quella diG. Lukács; le si opposero invece la tradizione romantica del simbolismo mistico e l’estetica ...
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La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente in sé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] a definire la m. ricorrendo a concetti come quelli di energia e di forza. In questa linea si inserisce non solo G.W. Leibniz, per il quale la m. è il risultato di una forza passiva di resistenza chiamata antitypia, ma anche I. Newton, che rende ...
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Matematico, fisico, astronomo e geodeta tedesco (Brunswick 1777 - Gottinga 1855), considerato uno dei più grandi genî scientifici di tutti i tempi. Taluni aneddoti su G. fanciullo testimoniano di una sua [...] , 1828). Col 1828 iniziò a Berlino e proseguì poi a Gottinga (dal 1831 in collaborazione con W. Weber) un nuovo periodo di attività scientifica diG., che s'incentra intorno alla scoperta (1830) del principio meccanico detto "del minimo sforzo" o ...
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tungsteno Elemento chimico, anche denominato wolframio, di simbolo W, peso atomico 183,85, numero atomico 74, appartenente al VI gruppo del sistema periodico.
Caratteristiche
Gli isotopi naturali sono [...] stato compatto solo nel 1909 (W.D. Coolidge); da allora è stato sfruttato sia puro, specialmente in virtù del suo alto punto di fusione (3410 °C, il una densità di 19,3 g/cm3, punto di ebollizione di circa 5930 °C, e presenta, specie in forma di fili ...
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Medico e chimico (Ansbach, Baviera, 1659/60 - Berlino 1734). A vent'anni si immatricolò all'univ. di Jena come studente di medicina, venendo in contatto con la tradizione di iatromedicina e iatrochimica [...] questo tema S. fu coinvolto in polemiche con la cultura medica e filosofica del tempo (G. W. Leibniz, in particolare). S. criticò duramente la tradizione di chimica meccanicista e ritornò alla tradizione paracelsiana dei principî o elementi portatori ...
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Chimico (Varel 1830 - Tubinga 1895), prof. al politecnico di Karlsruhe (1868) e all'univ. di Tubinga (1876). Allievo di R. W. Bunsen, G. R. Kirchoff e di J. F. Gmelin, con i suoi importanti studî contribuì [...] nel sangue; seguace della teoria atomico-molecolare di S. Cannizzaro, determinò i pesi atomici esatti di molti elementi, spinto anche dal desiderio di verificare l'ipotesi dei pesi atomici interi diW. Prout. La ricerca delle regolarità nei numeri ...
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Chimico e tecnologo tedesco (Berlino 1861 - Baden-Baden 1923). Allievo di R.W. Bunsen e capo della fabbrica Theodor Goldschmidt AG. di Essen, è noto soprattutto per aver ideato il processo di riduzione [...] di ossidi metallici con polvere d'alluminio, caratterizzato da elevatissima esotermicità e noto col nome di alluminotermia o processo G., oltre che per un processo di ricupero dello stagno per via elettrolitica. ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...