Scrittore olandese ascetico e mistico (Dordrecht 1360 circa - Beverwijk 1430). Entrato in contatto con l'orientamento spirituale della "devotiomoderna" tramite l'influenza di G. Groote, si ritirò a Deventer [...] tra i "Fratelli della vita comune" e quindi (1395 circa) nella congregazione di Windesheim come professo, senza divenire mai sacerdote. Miniava manoscritti e conduceva vita ritirata e ascetica: lasciò ...
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Umanista e teologo (Groninga 1419 - ivi 1489); discepolo dei Fratelli della vita comune, studente a Colonia, Heidelberg e Parigi, maestro a Colonia (1449), a Parigi (1454-56; 1458-74) e a Heidelberg (1456-58); [...] lux mundi, ma dagli avversarî, magister contradictionis; fu attratto, in età matura, dall'occamismo; fu uno dei propugnatori della cosiddetta devotiomoderna, intensa vita interiore fondata sulla Bibbia presa come criterio della verità. ...
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Comunità di sacerdoti e laici, sorta nel 1381 a Deventer (Olanda) sotto l'ispirazione di G. Groote (1340-1384). Attiva fino al 19° sec., la comunità si caratterizzò per un particolare tipo di spiritualità [...] detta devotiomoderna, e si dedicò a opere di pietà e alla diffusione di testi di ascetica e di teologia. Divenne una congregazione monastica nel 1387. ...
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Fratello della vita comune (Zutphen 1359 - Deventer 1419). Fu uno dei fedelissimi di Geert Groote, e l'erede delle sue dottrine e della sua attività organizzativa. Fu lui a fondare la congregazione di [...] Windesheim, e a rinnovare talune delle fondazioni del Groote. Le sue prediche, tutte in olandese, sono tra i documenti più significativi della devotiomoderna. ...
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Scrittore ascetico (Zutphen 1367 - Colonia 1398). Appartenne al movimento religioso della devotiomoderna. Diresse a Deventer la biblioteca della casa dei fratelli della vita comune, fu amico e consigliere [...] di Florent Radewijns. Scrisse: De reformatione virium animae; De spiritualibus ascensionibus; Scriptum pro quodam inordinate gradus ecclesiasticos et praedicationis officium affectante, e, forse, Super ...
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Mistico (Deventer 1378 - Windersheim 1411); canonico regolare di s. Agostino, discepolo di Ruysbroeck, è autore di due scritti ascetici e mistici (Breviloquium e Soliloquium ignitum), presto tradotti in [...] molte lingue, e di due lettere in nederlandese antico sulla vita spirituale, che lo pongono tra i più insigni rappresentanti della "devotiomoderna". ...
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Predicatore tedesco (Münster 1431 o 1432 - Niesink 1504); entrato nella casa dei "Fratelli della vita comune" a Münster (1451), fu poi a Rostock, quindi rettore a Deventer (1475) e nel monastero femminile [...] di Niesink (1481). Per i suoi sermoni e trattati è uno dei migliori rappresentanti della Devotiomoderna. ...
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Mistico (n. forse a Leerdam 1350 - m. Deventer 1400), uno degli iniziatori, con G. Groote, della Devotiomoderna e dei Fratelli della vita comune. Importante il suo Tractatus devotus de extirpatione vitiorum, [...] in cui sviluppa il tema della contemplazione come "via regia" alla riforma interiore ...
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Riformatore monastico (n. Bruxelles 1460 circa - m. 1501) dei Canonici regolari di Windesheim. Ad Agnetenberg, poi in varî monasteri francesi, fu sapiente direttore spirituale e capace riformatore. Sotto [...] l'influenza della Devotiomoderna scrisse molte opere ascetiche. ...
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Anima
J. Le Goff
J. Baschet
INQUADRAMENTO GENERALE
di J. Le Goff
I problemi filologici, teologici, filosofici e storici posti dall'a. sono di straordinaria complessità. Ci si limita qui a indicare [...] il brabantino Ruysbroek (1293-1381), ispiratore di una corrente di spiritualità che commuove le masse: la devotiomoderna (J. Chantillon, s.v. Devotiomoderna, in DS, III, 1957, coll. 714-716). È una mistica che esalta la discesa nelle profondità ...
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storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...