Movimento di spiritualità mistica sorto nei Paesi Bassi nella seconda metà del 13° sec. e da lì propagato da varie istituzioni religiose (‘fratelli’ e ‘sorelle della vita comune’, canonici regolari di Windesheim) nella Germania occidentale, dove si sviluppò fino al 16° sec., facendo sentire il suo influsso anche in altri paesi. Ne furono ispiratori G. Groote e F. Radewijns, seguiti da Gerardo di Zutphen, ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] sintesi della sapienza medievale e, insieme, una introduzione alla filosofia dell'età moderna, sono avvertibili gli influssi del platonismo, del misticismo della devotiomoderna e del naturalismo dell'ambiente padovano. Ma suoi e nuovi sono il tema ...
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Termine inizialmente legato alla concezione cristiana ma poi usato nella storia delle religioni per indicare un fenomeno presente in diverse aree e culture: quel modo di vita e quel complesso di pratiche [...] appaiono varie scuole, in corrispondenza a un sorprendente pluralismo teologico. Nell’età moderna prende forma anche un’ascetica per la vita familiare e di società (➔ Devotiomoderna). Dopo il Concilio ecumenico vaticano II (1962-65), ha preso forma ...
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Scrittore ascetico (Kempen, Colonia, 1380 circa - Agnietenberg 1471). A Deventer, dove studiò (1392-99), subì l'influenza dei Fratelli della vita comune e divenne amico di Florens Radewijns: entrò poi [...] . I suoi scritti (che ebbero larghissima influenza nella spiritualità cristiana) sono una delle più belle testimonianze della devotiomoderna: la sua mistica è squisitamente affettiva e si svolge attorno ai temi dell'amore e della grazia come ...
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Prelato, umanista (Schelklingen, Svevia, 1478 - Norimberga 1543); dopo gli studî a Tubinga, Friburgo in Brisgovia, Bologna e Ferrara, ove conseguì il dottorato in diritto, tornato in Germania, ad Augusta, [...] , anche se la sua attività episcopale lo rivelò deciso avversario di Lutero. Amico di Erasmo e di molti altri umanisti, fautore della devotiomoderna, S. si adoperò molto per il miglioramento spirituale e morale del clero e per i suoi fedeli. ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] culto della Sacra Scrittura gustata senza intermediario. Una delle testimonianze più famose di questa ricerca e di questa ‘devotiomoderna’ è l’Imitazione di Gesù Cristo.
Rinascimento e Riforma
Mentre la cristianità medievale manifesta tutti i segni ...
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Ciascuno dei figli nati dagli stessi genitori, nel reciproco rapporto dell’uno con gli altri.
Con riferimento a una comune filiazione divina, già nell’antichità si designarono come f. gli appartenenti [...] il centro di una congregazione monastica assai diffusa. Lì si affermò il particolare tipo di spiritualità detto devotiomoderna di cui fu espressione caratteristica l’Imitazione di Cristo.
F. delle scuole cristiane Congregazione religiosa di laici ...
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Mistico (Deventer 1340 - ivi 1384). Studiò in varie università acquistando fama di grande cultura; in seguito a una conversione mistica (secondo alcuni nel 1370; secondo i più nel 1373-74), sotto l'influsso [...] Hendrik van Calcar, si ritirò in una certosa presso Arnhem. Promosse e propagò il movimento spirituale della devotiomoderna, e, ordinato diacono (1377), predicò contro il clero simoniaco e concubinario (sermone contro i "focaristi"); ma per ...
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Il più celebre libro di pietà del cristianesimo medievale, che trae il titolo dal primo capitolo del libro I (De imitatione Christi et contemptu omnium vanitatum mundi). Contiene – in stile incisivo e [...] il problema dell’identificazione dell’autore (è stato attribuito, senza argomenti definitivi, a Gersone di Vercelli, a Jean de Gerson, a Tommaso da Kempis, all’ambiente della devotiomoderna). L’opera non sembra comunque anteriore al 15° secolo. ...
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Genericamente ogni aspirazione, di individui e di gruppi, a praticare la vita religiosa secondo lo spirito del Vangelo. In particolare, nella storiografia (P. Imbart de la Tour e H. Jedin), l’orientamento [...] e non ha definizioni programmatiche, ma è piuttosto un atteggiamento spirituale, le cui origini si possono far risalire alla devotiomoderna, al messaggio di G. Savonarola e di altri mistici (da Juan de Valdés agli Alumbrados), fino all’aspirazione ...
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storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...