Letterato indiano (sec. 17º) e studioso di sanscrito, seguace del misticismo lingaita, ovvero di un induismo monoteistico ortodosso incentrato sul dio Śiva e sul simulacro fallico, liṅga, simbolo della potenza attiva nell'universo. A lui si deve una delle più famose opere canaresi, Rājaśekharavilāsa ("I trastulli di Rājaśekhara"), composta nel 1657 in stile campū, misto di prosa e versi ...
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Narasimha Deva Raya
Re indiano di Vijayanagara (regno 1485-1491). Influente notabile di Chandragiri (od. Andhra Pradesh), si legò al grande tempio di Tirupati (il maggiore nell’India meridionale) e alla [...] morte dell’ultimo sovrano Sangama salì al trono, fondando la dinastia Saluva. Allargò la regione sotto il diretto controllo della capitale al Coromandel settentrionale, che affidò a comandanti di sua fiducia ...
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- Fondatore della dinastia Tuluva. Fu re (1509-29) di Vijayanagar, nel Sud dell'India, nel periodo di massima fioritura ed estensione del regno. Al momento della sua massima potenza il Regno di Vijayanagar assolse la funzione di baluardo contro l'avanzata musulmana nel Sud. Grande condottiero, K.D.R. promosse anche il commercio con i portoghesi ...
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Zoologo ungherese (Magyaró 1852 - Déva 1884). Studiò la struttura dei Miriapodi Diplopodi, di cui descrisse l'organo di senso che è conosciuto col suo nome, e l'embriologia di alcuni Muscidi. ...
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Teologo (Kolozsvár, Transilvania, 1510 - Déva 1579). Prima luterano (occupò, fino al 1560, cariche elevate), poi calvinista, divenne infine antitrinitario estremista (rifiuto dell'adorazione di Cristo). [...] Per aver persistito in questa opinione, nonostante gli sforzi di F. Socino per convincerlo, fu messo in prigione dove morì. I suoi seguaci, davidisti, si diffusero in Olanda e in Inghilterra ...
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Riformatore ungherese (Deva 1500 circa - Debrecen 1545). Fu nel 1529 a Wittenberg e vi frequentò la casa di Lutero; tornato in patria (1531) vi predicò la riforma. Costretto a fuggire per l'invasione turca, [...] si rifugiò presso Melantone e di lì a Basilea dove divenne calvinista. È autore di Ortographia Ungarica (1544), prima opera del genere ...
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Silivas, Daniela
Alessandro Capriotti
Romania • Deva, 9 maggio 1972 • Specialità: Corpo libero, Parallele asimmetriche, Trave
La federazione romena annotò come suo anno di nascita il 1970 perché, come [...] si scoprì in seguito, l'atleta sarebbe stata altrimenti troppo giovane per partecipare ai Mondiali del 1985; Mondiali nei quali peraltro vincerà alla trave con una votazione altissima. Dedicatasi alla ...
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PAPPACENA, Enrico
Cesare G. de Michelis
– Studioso di religioni, scrittore poligrafo, slavista, antroposofo e da ultimo docente universitario, Enrico Pappacena nacque a Napoli da Roberto e Clelia Casalini [...] ).
Autore di prose, di versi e di traduzioni (anche con trasparenti pseudonimi ariani come Saro Giudice, Rama-Deva, Teodoro Ljubotvorskij, Henry Robertson), Pappacena dedicò il maggior impegno pubblicistico al periodico I nostri Quaderni. Rivista di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Galileo Galilei
Mariano Giaquinta
Galileo Galilei è una delle figure fondamentali della rivoluzione scientifica del 17° secolo. I suoi contributi in matematica, fisica e astronomia, la sua opera in [...] solo biasimo il darsegli in preda in maniera che alla cieca si sottoscriva a ogni suo detto e, senza cercarne altra ragione, si deva avere per decreto inviolabile; il che è un abuso che si tira dietro un altro disordine estremo, ed è che altri non si ...
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DE TORRES, Giovanni
Pietro Messina
Discendente da nobile famiglia di origine spagnola, nacque a Roma nel 1618 da Ludovico che "pigliò moglie una sorella de Maria Cenci" (Caffarelli, f. 166). Studiò [...] sul D.; scriveva il nunzio: "l'Amb. di Venetia non è giorno, che non mi travagli con dire, che S. San.tà deva concorrere nel dar danari" (Nunziatura Polonia 53, f. 113r). L'atteggiamento di Roma, comunque, non mutò molto; ci si limitò, nell'aprile ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
devant de robe
‹dëvã′ d ròb› locuz. m., fr. (propr. «il davanti del vestito»). – La parte principale, sfarzosamente ricamata in seta, della terza gonna, nel costume femminile del sec. 17°.