PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] C.) e forse a Luguvalium (v. carlisle); castra permanenti invece furono collocati a Isca (v. caerleon: Legio II Augusta, c.a 75 d.C.), Deva (Chester: Legio II Adiutrix, c.a 78-86 d.C.; Legio XX Valeria Victrix, c.a 86 d.C.) e Eboracum (v. york: Legio ...
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ROSPIGLIOSI, Giacomo
Irene Fosi
– Nacque a Pistoia da Camillo e da Lucrezia Cellesi il 29 dicembre 1628, quartogenito di diciassette fratelli.
Da quando Giulio Rospigliosi, il futuro Clemente IX, suo [...] in particolare con il cardinale Antonio, al quale ricordava, in occasione della sua promozione al cardinalato, «quanta parte delle mie fortune io deva alla grande, e santa memoria di Papa Urbano, a V.a Em.a et a tutta la sua Ecc.ma Casa» (Biblioteca ...
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Vedi LACCA dell'anno: 1961 - 1995
LACCA (v. vol. IV, p. 442)
L. Caterina
G. Poncini
p. 442). Cina. - I testi cinesi tramandano che la L. era già in uso nel periodo preistorico, all'epoca del sovrano [...] Śākyamuni nel Kōfukuji di Nara, datati al 734, nonché le grandi sculture di lokapāla, dvārapāla («guardiani delle porte», niō) e deva («divinità», ten) del Hokkedō nel Tōdaiji di Nara, risalenti alla metà dell'VIII sec. e il Buddha Vairocana (Roshana ...
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LIMES (genit. limitis)
Wilhelm KUBITSCHEK
*
La parola, di etimologia incerta, ma forse d'origine italica, significa propriamente una linea condotta trasversalmente attraverso una qualsiasi superficie, [...] invece sempre il punto d'appoggio, alloggiate nei grandi campi dietro il limes stesso: a Eboracum (York) e Deva (Chester) in Britannia; a Argentoratum (Strasburgo) e a Vindonissa (Windisch) nella Germania superiore, a Lauriaco e Carnunto in ...
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«Star basso»: l’antropologia religiosa di Alessandro Manzoni
Pier Cesare Bori
Sommario: «Culto razionale» ▭ «Le parole della sapienza divina e i vani discorsi degli uomini» ▭ «La filosofia morale sarà... [...] deve arrivarci «per una necessità logica».
«L’illustre autore non adduce gli argomenti per cui l’unità della fede non deva poter resultare che dalla schiavitù assoluta della ragione alla credenza. Se la cosa fosse così, non si potrebbero conciliare i ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Dacia
Sergio Rinaldi Tufi
Luca Bianchi
Dacia
di Sergio Rinaldi Tufi
La Dacia è l’ultima provincia romana che costituisca una [...] assai noto: la cosiddetta Venere Genitrice; tale copia è stata rinvenuta a Sarmizegetusa ed è conservata nel Museo di Deva. Nello stesso filone, che segue episodicamente e alla lontana influssi dell’arte “colta” urbana, si possono inserire numerose ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Ottocento si compie il processo di modernizzazione dell’editoria italiana, attraverso [...] cosa naturalmente, senza alcuna clausola diretta, e per mezzo dell’altre sue disposizioni; e in questo senso mi par che si deva interpretarne ognuna, quando non ci sia nulla di manifesto in contrario. Poco prima, o poco dopo aver pubblicato il Génie ...
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GHAZNA (v. vol. III, p. 860)
M. Taddei
Città dell'Afghanistan, oggi Ghazni, c.a 140 km a S di Kabul, forse da identificare con una 'Αλεξάνδρεια (Ptol., Geog., VI, 20, 4) ο Άλεξανδρόπολις (Isidoro di [...] la cappella 17 le cui pareti erano decorate di varí ordini di immagini del Buddha, di Bodhisattva, di deva: si trattava probabilmente della rappresentazione di una «Terra Pura» paragonabile a complessi pittorici centro-asiatici come quello della ...
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ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] l'Arieş; quasi tutte le sue acque scendono dalla catena vulcanica dei Hargitta o dal Massiccio transilvano-banatico. Esso è, tra Deva e Arad, un corso d'acqua poderoso, con crescite di primavera, soggetto a forti piene anche in seguito a temporali ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] una fioritura originale. Le nuove ricerche che hanno avuto per oggetto i castra più importanti (Eburacum, Isca Silurum, Deva, ecc.) sedi delle legioni stanziate nell'isola dopo la sua conquista, hanno portato a una conoscenza più approfondita delle ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
devant de robe
‹dëvã′ d ròb› locuz. m., fr. (propr. «il davanti del vestito»). – La parte principale, sfarzosamente ricamata in seta, della terza gonna, nel costume femminile del sec. 17°.