Antropologia ed etnologia
Fred W. Voget
Introduzione
Il termine antropologia deriva dal greco ἄνθϱωποϚ, uomo, e da λόγοϚ, discorso. Il termine etnologia deriva da ἔθνοϚ, popolo o razza. Alla lettera, [...] , ma tolse ogni aura mitica ai "fatti sociali totali" di Mauss e vi aggiunse un'analisi strutturale di tipo matematico derivata dalle teorie linguistiche di de Saussure e di Jakobson. Lévi-Strauss (v., 1949, p. 136) considerava "la capacità dell'uomo ...
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Irraggiamento
Yuri V. Gulyaev
Il corpo umano è un sistema dinamico autoregolato, la cui stabilità (omeostasi) è assicurata dal funzionamento simultaneo di vari sistemi fisiologici: la neuroregolazione, [...] tempo; le immagini corrispondenti sono mostrate nelle due file più in basso: il colore verde sta a significare che la derivata nel tempo della temperatura è uguale a zero (la temperatura non sta cambiando). Si può osservare anche un raffreddamento ...
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Ingegneria genetica
Vittorio Sgaramella
di Vittorio Sgaramella
Ingegneria genetica
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni storici. 3. Strumenti teorici e sperimentali: a) operazioni in vitro; b) vettori [...] usati per i fini analitici propri dei vari Progetti genoma.
Per interventi sui vegetali si ricorre a vettori derivati dai plasmidi del batterio Agrobacterium tumefaciens - detti 'Ti' in quanto responsabili dell'induzione di tumori benigni - oppure a ...
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Anatomia e medicina
Termine con cui vengono indicate alcune salienze ossee, che per la loro conformazione aguzza o semplicemente per la loro particolare sporgenza ricordano le comuni s.; s. neoformate [...] sono di natura ereditaria: costituiscono le forme di Strümpell-Lorrain.
Botanica
Parte indurita, acuta e pungente derivata dalla trasformazione (detta spinificazione) di un organo delle piante superiori (caule, foglia, radice). Si distinguono: s ...
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NEUROBIOLOGIA
János Szentágothai
Giorgio Macchi e Marina Bentivoglio
Organizzazione neuronale cerebrale e cerebellare di János Szentágothai
sommario: 1. Introduzione generale: formazioni laminari del [...] che la guidava nuovamente verso la periferia.
La conferma sperimentale dell'esistenza di un movimento intra-assonale è successivamente derivata dai classici lavori sperimentali culminati nello studio descritto da P. A. Weiss e H. B. Hiscoe (v., 1948 ...
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Classe (Mammalia) di Vertebrati Amnioti omeotermi. Distribuiti in tutto il mondo, rappresentati da circa 5500 specie complessivamente, e nei più svariati ambienti, la maggioranza terrestri, pochi adattati [...] provvisto di corna anteriori e posteriori; gli ossicini dell’udito, tra cui l’incudine (derivata dal quadrato) e il martello (unito al timpano e derivante dall’articolare), propri dell’orecchio medio di questa classe di Vertebrati. I movimenti della ...
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Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie [...] da due popolazioni precedentemente isolate ha un grado di adattamento (fitness) inferiore a quello della prole derivata da incroci intrapopolazionali, la selezione naturale favorirà le mutazioni e le combinazioni geniche che rendono più probabile ...
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Tecnica
Strumento utilizzato per aprire o chiudere una serratura. Esistono molti tipi di c., anche se la più comune è quella a corpo piatto con scanalature e intagli che si introduce in una fessura praticata [...] c. per determinare la tonalità di un brano musicale e che valgono per tutta la durata di esso.
Religione
Potere delle c. Espressione, derivata dalle parole di Gesù a Pietro (Matteo 16, 19: «io ti darò le c. del regno dei cieli e ciò che avrai legato ...
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Microarray
Armando Felsani
È nozione acquisita che migliaia di geni e i prodotti da essi codificati (RNA e proteine) partecipano in maniera complessa e coordinata ai meccanismi che sono alla base della [...] .
Si passa poi all’analisi esplorativa dei dati, con l’intento di trovare nei dati nuove configurazioni non derivabili dalle nozioni o dai preconcetti dello sperimentatore (unsupervised data analysis). Alcuni obiettivi tipici di quest’analisi sono l ...
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(App. V, i, p. 384)
Le b., intese nel significato più ampio e moderno del termine, possono essere definite come le tecnologie che utilizzano organismi viventi o loro componenti subcellulari, al fine di [...] finalità cioè di ottenere una popolazione di individui geneticamente identici alle singole cellule (e quindi al soggetto) da cui sono derivati, e di cui si vogliono avere copie identiche, prevede il prelievo di nuclei di cellule del soggetto che si ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.