Membrana derivata da una piega cutanea che parte dall’arco ioideo e si rivolge caudalmente a coprire le fessure branchiali dei pesci ossei. I raggi ossei che fungono da sostegno alla b. sono detti raggi [...] branchiostegi ...
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Geografia
Voce germanica derivata dal termine warda «posto di guardia» o «luogo di osservazione», di derivazione gotica (o meno probabilmente longobarda), diffuso in Lombardia, nel Veneto e nell’Italia [...] meridionale come appellativo di insediamenti, anche nelle forme guarda e garda (Garda, Guardabosone, Guardamiglio ecc.).
Sport
In alcune competizioni sportive, la posizione di difesa o di attesa che assume ...
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modelli estremali
Luca Tomassini
Classe di automi cellulari derivata dal modello di Per Bak e Kim Sneppen di evoluzione di un ecosistema composto da un numero fissato di specie distinte. Esse interagiscono [...] tra loro per mezzo, per es., di catene alimentari e soprattutto coevolvono: la mutazione o l’estinzione di una influenza le altre a essa legate. L’evoluzione è supposta darwiniana, con mutazione o estinzione ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] e libro da viaggio, tra tazza di caffè e tazza da caffè, ecc.;
(b) è la lingua romanza in cui sono più numerosi i derivati (parasintetici e no) che hanno per base il nome di una parte del corpo:
(1) a. braccio → abbracciare, imbracciare, sbracciare ...
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primitiva
primitiva [s.f. dall'agg. primitivo] [ANM] Di una funzione f, è ogni funzione la cui derivata sia f. ◆ [ELT] [INF] L'insieme di dati che viene fornito a un calcolatore elettronico dal suo utente, [...] e viceversa, oppure che viene inviato da un calcolatore a un mezzo di comunicazione, e viceversa: v. calcolatori, sistemi di: I 400 c. ◆ [MCC] Lo stesso che curva primitiva: → primitivo: Superficie primitiva ...
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Tendai shū Setta buddhista giapponese fondata da Saichō (o, con altro nome, Dengyō Daishi) nel 9° sec. e derivata dalla scuola cinese fondata nel 6° sec. da Zhiyi sul Monte Tiantai, da cui trae il nome [...] (➔ Tiantai). Concepiva le varie forme storiche del buddhismo come tappe successive dell’educazione buddhista. Come altre sette dell’epoca, anche il T. promosse la vita monacale; ai suoi seguaci si consigliava ...
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derivazione 1
derivazióne1 [Der. del lat. derivatio -onis, dall'agg. derivatus (→ derivato)] [ANM] L'operazione che, seguendo apposite regole di d., dà come risultato una derivata, nei vari signif. di [...] da una linea o da un circuito principale, alimentando con essa una linea o un circuito che si chiamano linea derivata o circuito derivato. Il termine è usato anche per qualificare dispositivi che servono a tale scopo: per es., scatola di d., quella ...
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semifenomenologico
semifenomenològico [agg.(pl.m. -ci) Comp. di semi- e fenomenologico] [LSF] Quasi fenomenologico, spec. di una teoria di un fenomeno che sia derivata a partire da assunzioni non direttamente [...] legate a principi primi ...
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Fisica
È la grandezza cinematica che descrive la variazione della velocità di un punto P nel tempo. Detta v la velocità istantanea di P, si definisce il vettore a. a come la derivata temporale del vettore [...] se il moto è rettilineo e uniforme. In ogni caso a è contenuto nel piano osculatore alla traiettoria. A. angolare La derivata prima rispetto al tempo della velocità angolare (➔ moto).
Economia
Il principio di a. è la relazione che indica come la ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.