parziale
parziale [agg. Der. del lat. partialis, da pars partis "parte"] [LSF] Che riguarda una parte o è solo una parte o si fa solo in parte, e sim., in contrapp. a totale. ◆ [ANM] Derivata p.: per [...] una funzione di più variabili, la derivata rispetto a una sola delle variabili (→ derivata). ◆ [ALG] Insieme p.: lo stesso che sottoinsieme. ...
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dinamo
dìnamo [Abbrev. di (macchina) dinamo(elettrica)] [FTC] [EMG] Macchina elettrica rotante, a induzione e a collettore, per convertire energia meccanica in energia elettrica a corrente continua, [...] macchina stessa, ed è questa la disposizione normale, lo statore essendo di norma in parallelo al rotore (d. in derivazione: v. macchine elettriche: III 510 c). ◆ [GFS] D. ionosferica: modello analogico per la generazione delle correnti elettriche ...
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puro
puro [agg. Der. del lat. purus] [LSF] Di ricerca o di disciplina che s'occupi di problemi scientifici in sé, prescindendo dal considerarne applicazioni pratiche; si contrapp. appunto a pratico, [...] seconda, o di ordine superiore, rispetto a una soltanto delle variabili di una funzione di più variabili; si contrapp. a derivata mista. ◆ [ALG] Numero immaginario p.: numero della forma ia, con i unità immaginaria e a numero reale. ◆ [LSF] Numero p ...
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derivatorederivatóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. di derivazione "che o chi realizza una derivazione"] [ELT] Circuito che trasforma un segnale in un altro che rappresenta la derivata temporale del [...] primo. ◆ [FTC] [EMG] Nell'elettrotecnica, commutatore che serve per porre un circuito o un componente circuitale in derivazione su un altro. ◆ [MTR] [EMG] Lo stesso che moltiplicatore di portata o shunt: v. misure elettriche: IV 23 b. ...
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ordinario
ordinàrio [agg. Der. del lat. ordinarius "conforme all'ordine", da ordo -inis "ordine"] [LSF] Qualifica di un ente che non abbia alcunché di speciale, in contrapp. a enti omogenei provvisti [...] di qualche particolarità. ◆ [ALG] Derivata o.: in contrapp. a derivata covariante, parziale e altre derivate "particolari", usata spec. per distinguere le equazioni alle derivate o. da quelle alle derivate parziali. ◆ [ALG] Punto o.: punto di una ...
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derivabilederivàbile [Der. del lat. derivabilis, da derivare (→ derivato)] [LSF] Che può essere dedotto da altre cose oppure, con signif. specifico, che può essere sottoposto al procedimento matematico [...] della derivazione, e allora detto di ente del quale si può calcolare la derivata. ◆ [FAF] Formula d.: v. logica: III 483 f. ...
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Si è disputato se la danza sia stata originariamente profana e da questa poi sia venuta la danza sacra o se, viceversa, dalla danza sacra sia derivata la profana. Certo è che tra i primitivi - e così si [...] si diffonde in Europa che nel 1918-19. Il black-bottom è come un fox-trot più lento sul ritmo seguente:
Il charleston, derivato dalla città omonima nella Carolina del Sud, ha passi numerosi e variati, in ognuno dei quali è però costante la norma di ...
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convettivo
convettivo [agg. Der. di convezione] [LSF] Che riguarda il fenomeno della convezione o che deriva da esso. ◆ [MCF] Cella c.: la regione di un fluido occupata da una corrente c. chiusa. ◆ [MCF] [...] c. (v. oltre) che si presenti in un fluido con carattere di regolarità. ◆ [ANM] Derivata c.: nella fluidodinamica è generalm. usato come equivalente di derivata sostanziale, ma talvolta si usa per indicare solo il termine spaziale di quest'ultima ...
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iride
ìride [Der. del nome gr. íris -idos dell'arcobaleno, lat. iris -idis] [LSF] Nome con cui è designato talora l'arcobaleno, però più nel linguaggio corrente che in quello scientifico. ◆ [FME] Per [...] analogia di forma e di colorazione con l'arcobaleno è derivata la denomin. i. dell'occhio, membrana a corona circolare e variamente colorata che delimita la pupilla. ◆ [OTT] Dal signif. anatomico precedente deriva, estensiv., il signif. di diaframma ...
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velocità Nel linguaggio scientifico, con riferimento a una determinata grandezza variabile o a un fenomeno, in generale, elemento atto a caratterizzare la rapidità con la quale la grandezza varia in funzione [...] di tempo Δt, il rapporto fra la variazione Δϑ subita dall’anomalia del punto nel tempo Δt e Δt medesimo. Il
con ϑ· derivata temporale della variabile anomalia ϑ(t), misura la v. angolare all’istante t dal quale ha inizio Δt. A seconda che P si ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.