Scrittore spagnolo (Treceño, Asturie di Santillana, 1480 circa - Mondoñedo, Lugo, 1545); francescano, inquisitore di Toledo e di Valenza, vescovo di Cadice, poi di Mondoñedo; accompagnò Carlo V nei suoi [...] Marco Aurelio, che vuol essere, nella forma narrativa corredata d'immaginarie lettere di Marco Aurelio e in molte parti derivata dalle pagine morali di Plutarco, Valerio Massimo, ecc., una guida dei principi. Il Menosprecio de corte y alabanza de ...
Leggi Tutto
BARDELLINO (Bardellini), Pietro
Paola Ceschi
Nacque a Napoli nel 1731; non si hanno molte notizie sulla sua formazione artistica e sulla sua attività prima del 1756, anno in cui decorò il soffitto della [...] pittorica dei seguaci del Solimena, pur apparendo attratto, nelle cose migliori, verso la maniera di Giacomo del Po, derivata da Luca Giordano.
Nominato membro dell'Accademia di Belle Arti, vi fu chiamato, come assistente senza stipendio, da ...
Leggi Tutto
Matematico italiano (Roma 1896 - ivi 1951), prof. di analisi nelle univ. di Cagliari (1939) e di Bari (1948). Le sue ricerche si svolsero soprattutto nel campo della teoria delle funzioni di variabile [...] , metrizzazione delle funzioni olomorfe in un medesimo campo e continue alla frontiera, applicazioni alla teoria delle equazioni differenziali; nel campo delle funzioni di variabile reale introdusse una generalizzazione della nozione di derivata. ...
Leggi Tutto
Fritsch, Katharina. – Scultrice tedesca (n. Essen 1956). Laureatasi nel 1984 alla Kunstakademie Düsseldorf, la sua ricerca artistica stempera in un linguaggio visivo originalissimo l’iperrealismo newpop, [...] (1993), angosciante cerchio di enormi ratti neri esposto alla Biennale di Venezia nel 1995 da cui le è derivata amplissima popolarità. Tra le sue opere successive – eseguite in poliestere, seguendo processi di lavorazione che coniugano artigianato e ...
Leggi Tutto
Cronisti fiorentini (sec. 13º-14º); di famiglia guelfa, bandita da Firenze dopo Montaperti (1260); pare che Ricordano, ospite a Roma dei suoi parenti Capocci, ne abbia avuto antiche scritture, di cui si [...] dopo la sua morte (1290), per gli anni 1282-86, dal nipote Giacotto. Resta aperto il dibattito tra chi crede l'Historia derivata dall'opera di G. Villani (è l'ipotesi prevalente) e chi la ritiene invece opera autentica e adoperata da Villani stesso. ...
Leggi Tutto
Galliani, Omar. – Artista italiano (n. Montecchio Emilia 1954). Compiuti gli studi all’Accademia di belle arti di Bologna, dalla prima metà degli anni Settanta è stato attivo nell’ambito del citazionismo [...] ritorno alla figurazione in contrapposizione con il concetto di avanguardia. Sue cifre stilistiche sono l’impiego di un’iconografia derivata dalla storia dell’arte e dal raffronto tra tradizione e innovazione e l'utilizzo di una varietà di tecniche ...
Leggi Tutto
Scrittore (Alcalá de Henares 1547 - Madrid 1616). Fu in Italia al servizio del cardinale Giulio Acquaviva (1570), combatté e fu ferito a Lepanto (1571); nel 1575, fatto prigioniero dai Turchi, fu inviato [...] arresti. L'attività letteraria di C. fu multiforme. La Galatea (1585) fonde con la materia consueta del romanzo pastorale, derivata in parte dalla Diana di J. de Montemayor, allusioni a persone reali, novelle, versi in onore di poeti contemporanei ...
Leggi Tutto
Nome degli appartenenti a una gente patrizia romana (lat. Iulia gens) che, già illustre nel 5º sec. a. C., dopo un lungo periodo di oscuramento, ritorna a far parlare di sé con un Sesto Giulio Cesare, [...] . I G. si ritenevano appartenenti a quelle famiglie albane che erano state trasferite a Roma da Tullio Ostilio, tradizione forse derivata dal fatto che a Boville, che era considerata erede di Alba, aveva sede il culto gentilizio dei Giulî. Perciò la ...
Leggi Tutto
CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] , segretario del re Alfonso d'Aragona, che nel 1428 avrebbe rapito dal convento donna Anna Palafox. Dalla loro unione sarebbe derivata in linea diretta la sua famiglia. Molto più attendibile e, invece, come egli stesso affermò nel libello Né amori né ...
Leggi Tutto
Poeta e scrittore svizzero di lingua francese (Cully, Vaud, 1878 - Pully, Losanna, 1947). R. esordì con una raccolta di versi e altri volumi di liriche, che hanno intramezzato la sua copiosa produzione [...] efficacia e sapore. Non di rado però a questa corposità si mescolano eccessiva abbondanza e una ricerca voluta di semplicità e ingenuità, derivata da Ch. Péguy e da P. Claudel, anche dove più R. mira a effetti lirici.
Vita e opere
Dal 1902 al 1914 ...
Leggi Tutto
derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.