TRIPOLI (lat. Oea, neopunica Onîat)
P. Romanelli
Città della Libia di fondazione più probabilmente punica che fenicia, fu dapprima semplice emporio per il traffico dei prodotti scendenti al Mediterraneo [...] per statue: una sola di queste, non completa, è stata trovata: quella verosimilmente di L. Vero, effigiato in "nudità eroica", e derivata da un tipo del V sec. a. C. Le altre due fronti erano invece ornate di rilievi: trofei, gruppi di prigionieri e ...
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ROCCA SAN FELICE
M. Napoli
Santuario di mefite. - Comune della provincia di Avellino nel territorio del quale, nella valle dell'Ansanto, trovasi un cratere semispento ed un laghetto ribollente con sorgenti [...] , sino alla fine del IV sec., anche se presentano una solidità ed una coerenza nella struttura dell'immagine derivata dal gusto artistico greco ormai presente, si ricollegano per chiare ragioni iconografiche all'ambiente italico, ambiente che si ...
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CIRCO E IPPODROMO (circus, ἱππόδρομος)
G. Forni
S. Meschini
G. Forni
Campo ed edificio destinati alle corse dei carri e dei cavalli (il circo servi talvolta anche per lo svolgimento di ludi gladiatorî [...] dicitur omnis ambitus vel gyrus; cfr. Varr., Ling. Lat., v, 153; Cassiod., Var., iii, 51, 10), probabilmente derivata, nonostante la variante della spina e della speciale costruzione dei carceres, dall'ippodromo greco, forse attraverso mediazione ...
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PIAZZA
E. Guidoni
La storia urbanistica e architettonica delle p. medievali deve essere impostata tenendo conto delle testimonianze documentarie e archeologiche, delle caratteristiche funzionali, dei [...] la loro sistemazione finale in età postmedievale.Tra le p. comunali toscane dove tale tipologia si realizzò con più decisione, derivando dalle esperienze maturate nelle p. religiose, sono quelle di Volterra, di Prato, di Firenze. La p. della Signoria ...
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Vedi ASKLEPIOS dell'anno: 1958 - 1958
ASKLEPIOS (᾿Ασκληπιός)
G. A. Mansuelli
Divinità, il cui nome è di etimologia incerta e oscura, che ebbe in origine carattere ctonio (sotterraneo) e fu poi posta, [...] tradizione è il tipo Pitti, con il tronco curvo e la mano sinistra che serve di appoggio al mento, pur esso derivante da precedenti vagamente lisippei. L'arte ellenistica, nella fase dei ritmi centralizzati, ha prodotto il tipo di A. stante e curvo ...
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DOMIZIANO (T. Flavius Domitianus)
B. M. Felletti Maj
Imperatore romano. Nato nel 51 d. C. da Vespasiano e da Flavia Domitilla, regnò, dopo la morte del fratello Tito, dall'81 al 96, cioè fra i trenta [...] Ny Carlsberg di Copenaghen (n. 664), e la testa con corona di quercia nel Museo Naz. di Napoli, forse derivata da un originale eseguito subito dopo l'elevazione al trono, sculture ambedue dovute a un indirizzo classicheggiante prossimo alla ...
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ANDOKIDES, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante entro l'ultimo quarto del VI sec. a. C. Artista notevolissimo, egli costituisce forse la personalità chiave di questo periodo di transizione. [...] del colore e il disegno, anche puro e intenso, non è per lui espressione compiuta. E da questa sua esigenza è derivata certamente l'invenzione della nuova tecnica. In lui le vesti decorate con svariatissimi motivi a croci, spesse o filiformi, a ...
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CALCANTE (Κάλχας, Calchas)
G. Sgatti
Indovino, sacerdote di Apollo, guida dei Greci nella guerra troiana: furono le sue profezie a prevedere i dieci anni di durata della guerra, ad indicare nel sacrificio [...] ). Sembra però di riconoscerla in un'ara circolare degli Uffizî con la stessa rappresentazione, che il Rizzo suppone derivata dal quadro stesso di Timanthes.
In epoca tarda C. compare anche nelle miniature del codice dell'Iliade Ambrosiana; miniatura ...
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MARISSA (ebr. Mārēshā Μάρισα, Μάρισσα)
M. Avi-Yonah
Città di Giuda, circa 60 km a S-O di Gerusalemme, nelle vicinanze di Lachish (v.). M. era una delle città di confine fortificate da Roboamo (II Cron., [...] che i Tolomei avevano in Alessandria; accanto ai vari disegni è scritto il nome del relativo animale, il che sembra possa essere derivato da un testo illustrato di zoologia. Nella sala d'entrata, che una volta aveva una statua e un altare, erano ...
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Cina. Le Dinastie del Nord e del Sud
Xiaoneng Yang
Maria Luisa Giorgi
Chiara Silvi Antonini
Filippo Salviati
Victor H. Mair
Le dinastie del nord e del sud
di Xiaoneng Yang
L'archeologia delle dinastie [...] un identico disegno in negativo, rosso su fondo giallo.
La peculiarità di questa veste è nei motivi decorativi, chiaramente derivati dal mondo classico: il decoro del tessuto, infatti, è composto da sei fasce, divise da alberi di melograno, occupate ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.