TORTELLI, Giovanni
Mariarosa Cortesi
(Giovanni Aretino). – Nacque probabilmente ad Arezzo fra il 1406 e il 1411 (Bacci, 2016, pp. 66-72; va dunque corretta la data circa 1400, tradizionalmente accettata), [...] E I 1 con schede tratte da autori classici (Besomi, 1970), al prezioso quaderno di appunti (F VIII 3) derivato dalle sue letture di testi greci, tra i quali Aristofane, Sofocle, Libanio, arricchite dalla composizione di un glossario greco ...
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GIBERTI, Gian Matteo
Angelo Turchini
Nato a Palermo il 20 sett. 1495, era figlio naturale del mercante genovese Franco Giberti e di una certa Maddalena. Il padre tornò a Genova e quindi si trasferì [...] universalis i regolari avevano ottenuto di predicare i dogmi della Chiesa e quindi di guadagnare grandissima popolarità - derivata anche dal modo spesso animato con cui esponevano le tesi delle differenti scuole teologiche - a scapito del clero ...
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EMERY, Carlo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli il 25 ott. 1848 da Luigi e da Giovanna Emery, svizzeri, ed ivi compì i suoi studi medi ed universitari. Si laureò prima in medicina, poi in scienze [...] differenze specifiche tali da far presumere una doppia origine di quelle faune. La fauna europea attuale sarebbe derivata da una fauna straniera immigrata soprattutto dall'Asia attraverso tre strade principali, come suggerisce il confronto di specie ...
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GIOVANNI di Pietro, detto lo Spagna (Spagnia, Spana)
Enrico Parlato
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo pittore, del quale solo il nome di battesimo, il patronimico e l'origine spagnola, [...] minime (tra le quali si nota una veduta del sacro convento di Assisi) di quella di Todi, a sua volta derivata dal prototipo del Ghirlandaio, replica nella quale non si possono non notare semplificazioni e una esecuzione meno attenta che ne evidenzia ...
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VIVALDI, Antonio (Lucio). – Nacque a Venezia il 4 marzo 1678, secondogenito di Giovanni Battista (1655 ca.-1736)
Michael Talbot
e da Camilla Calicchio.
Morta infante la prima figlia, degli altri otto [...] un cimitero rionale. Non poté dunque assistere alla ripresa dell’opera L’oracolo in Messenia (data a Venezia nel 1737, derivata dalla Merope di Zeno), alla riapertura del teatro nel gennaio del 1742.
Dopo un periodo di popolarità pressoché universale ...
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GHERARDINI, Melchiorre, detto il Ceranino
Andrea Spiriti
Nacque presumibilmente a Milano nel 1607.
Zani (1822) registra almeno quindici varianti del cognome del pittore, che si firmava Girardini o Girardino; [...] essere autografo il S. Ambrogio del Christ Church di Oxford, ma va sicuramente espunta la pala di New York che ne è derivata.
L'attività di incisore del G. è attestata fin dal 1630, a parte il dubbio Ritratto di Federico Borromeo, dalla serie di ...
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COLLETTI, Lucio
Giuseppe Bedeschi
Nacque a Roma l’8 dicembre 1924. Si laureò in filosofia all’università di Roma col crociano Carlo Antoni, con una tesi sulla logica di Croce. Ma le sue simpatie non [...] fini. Le alternative sui ‘mezzi’ sarebbero state risolubili solo tecnicamente, scientificamente, in base alle competenze. Da qui la formula – derivata dall’utopista Saint-Simon e poi passata in Engels e Lenin – della fine della politica e della sua ...
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MAGISTRETTI, Ludovico
Dario Scodeller
(detto Vico)
Nacque a Milano il 6 ottobre 1920, primogenito di Pier Giulio e Luisa Tosi.
Il padre, architetto, si affermò negli anni Trenta in Lombardia come un [...] della sua ricerca, accompagnato da un interesse specifico (di matrice razionalista) per la produzione in serie. Ne è derivata un’interpretazione del ruolo del designer come figura di relazione, nel quale l’oggetto, delineato solo nei suoi tratti ...
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FOGOLINO, Marcello
Caterina Furlan
Nacque a Vicenza tra il 1482-83 e il 1487-88 da Francesco, originario di San Vito al Tagliamento, e dalla vicentina Maddalena, figlia di Bartolomeo, calzolaio (Zorzi, [...] per esteso o siglati con il monogramma "M. F.", fatta eccezione per una Presentazione della Vergine al tempio (probabilmente derivata da un' invenzione di A. Aspertini), la cui autografia è ancora oggetto di controversia. Per quanto riguarda i ...
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GUAZZO, Stefano
Giorgio Patrizi
Nacque a Casale Monferrato nel 1530 (ma alcuni storici collocano la nascita nella vicina Trino), ultimo dei quattro figli di Giovanni, fedele funzionario dei Paleologhi [...] ", cui il G. tanto spesso si richiama, all'"opinione" dei molti a cui è costantemente ricondotta e dimensionata una cultura derivata da elevate e composite tradizioni. È l'ideale di mediocritas come misura di vita e di giudizio intorno al quale ruota ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.