Alzheimer, morbo di
Pietro Calissano
Il morbo di Alzheimer (mdA) è una malattia che colpisce il cervello provocando un progressivo declino delle funzioni intellettuali. La diagnosi della malattia si [...] prima dei 40-50 anni. Nel caso delle forme su base genetica vi sono tre geni che sono causalmente coinvolti. Mutazioni del gene modo anomalo o eccessivo, il peptide β-amiloide che ne deriva viene secreto e tende ad aggregarsi in fibrille che si ...
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Osteoporosi
Gaetano Crepaldi
Sandro Giannini
L'osteoporosi è una malattia dello scheletro, caratterizzata da una riduzione della densità e da un'alterazione microarchitetturale del tessuto osseo, tali [...]
Qualunque sia la causa scatenante, l'osteoporosi deriva da un sostanziale disequilibrio e disaccoppiamento tra l ossea ottimale alla maturità sembra subire anche una specifica influenza genetica ed eredofamiliare: i figli di genitori con un adeguato ...
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Pancreas
Daniela Caporossi
Livio Capocaccia
Il pancreas (dal greco πάγκρεας, composto di πᾶν, "tutto", e κρέας, "carne") è un organo retroperitoneale privo di capsula, non palpabile e di difficile [...] delle quali si sviluppano gli acini pancreatici. Le isole di Langerhans derivano da gruppi di cellule che si distaccano dai tubuli e si differenziano di recente è stata identificata l'alterazione genetica (mutazione sul cromosoma 7935, ove viene ...
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Emorragia
Giovanni de Gaetano
Emorragia (dal greco αἱμορραγία, composto di αἷμα, "sangue", e ῥήγνυμι, "rompere") indica la fuoriuscita del sangue dai vasi sanguigni, che può avvenire verso l'esterno [...] . Porpora è una parola di origine latina (il nome deriva da un tipo di gasteropode marino, Purpura lapillus, che produce emofilia, ma ne differisce per le modalità di trasmissione genetica (autosomica dominante) che colpisce ugualmente uomini e donne, ...
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Gotta
Bernardino Fantini ed Eugenio Del Toma
La gotta primaria (il cui nome deriva dal latino gutta, in riferimento alla sovrabbondanza di liquido nella regione colpita che risulta gonfia) è una malattia [...] ', di cui è difficile individuare le componenti etniche o genetiche e quelle alimentari e culturali.
Aspetti clinici
di Eugenio gottoso. Il ridimensionamento dell'importanza della dieta deriva anche dall'acquisizione di un prezioso sussidio ...
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Digiuno
Luigi A. Cioffi
Gianni Carchia
Il vocabolo, che deriva dal latino ieiunus, "a stomaco vuoto, digiuno", indica lo stato di non-assunzione di alimenti, intenzionale o per necessità. A livello [...] fenomeno con ciclicità variabile entro limiti definiti, regolato dalla genetica di specie e di individuo, e una psicofisiologia del informazioni scientifiche sul digiuno protratto (v. fame) derivano da studi su popolazioni sottoposte a fenomeni di ...
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Pene
Gabriella Argentin e Red.
Il pene (dal latino penis, "coda, pene"), detto anche asta, verga o membro virile, è l'organo esterno dell'apparato urogenitale maschile (v. Pelvi, Organi genitali maschili). [...] e nelle razze, l'organo copulatore o gonopodio deriva dalla modificazione della pinna pelvica: si tratta di un viene sottoposto all'azione degli androgeni, indipendentemente dal sesso genetico, cioè dall'avere come cromosomi sessuali due cromosomi X ...
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sessualità Complesso dei caratteri sessuali e dei fenomeni che concernono il sesso.
Nel genere umano, il complesso dei fenomeni psicologici e comportamentali relativi al sesso. Tali comportamenti sono [...] riferimento da un lato alle conoscenze anatomo-fisiologiche e alla genetica, dall’altro ai dati forniti dall’etnologia e dalla normale dell’amore sessuale.
L’estensione del concetto di s. deriva sia dagli studi compiuti, già alla fine del 19° sec., ...
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Lo studio dell’insieme dei quadri morbosi causati, direttamente o indirettamente, dall’intervento del medico; anche, stato patologico provocato da un intervento del medico. Negli ultimi decenni del 20° [...] di eliminazione del farmaco; le variabili fisiopatologiche, i fattori genetici e le interazioni con altri farmaci, fattori in grado in 2 gruppi. Nel primo gruppo tali effetti derivano da un’esagerata risposta alla normale azione farmacologica, spesso ...
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Tumore del sistema nervoso periferico, relativamente raro, a carattere benigno. I n. sono a lenta evoluzione, ma in una certa percentuale di casi degenerano in trasformazione maligna. Neurofibromatosi [...] spinale e dei nervi periferici. Le analisi di associazione genetica e gli studi citogenetici hanno permesso di mappare il gene denominata schwannomina o merlina. Questa seconda denominazione, che deriva da myosin, ezrin, radixin-like protein, è stata ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
genetico
genètico agg. [der. di genesi; il gr. aveva γενητικός, come variante di γεννητικός, der. di γεννάω «generare»] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’origine, la formazione, la riproduzione, l’eredità biologica: caratteri g., contrapposti...